8 Dicembre 2020 09:57

Sotto18 2020: il programma della giornata conclusiva

Sottodiciotto Film Festival & Campus si avvia alla conclusione con l’ultima giornata ancora densa di appuntamenti.  Le proiezioni si aprono nel pomeriggio con #iogiroincasa Collection (ore 16.30, MYmovies.it – Sala 1), una selezione dei brevi video realizzati dai giovanissimi autori che hanno risposto alla call con cui nello scorso aprile il Festival ha invitato bambini e ragazzi dai 4 ai 18 anni a raccontare per immagini la propria esperienza di confinamento tra le mura domestiche. La raccolta dei cortometraggi, realizzati a due o più mani  – nel caso dei più piccoli con l’aiuto di genitori o fratelli maggiori, nel caso dei più grandi in autonomia o in collaborazione a distanza con amici o compagni di scuola – si presenta quindi come una sorta di diario collettivo del periodo emergenziale che ha costretto anche bambini e ragazzi a ripensare e reinventare la propria quotidianità, confrontandosi con situazioni eccezionali. Al termine, verrà proposta la proiezione speciale del cortometraggio Noi, gli Alberi: un’esperienza teatrale confluita in un racconto audiovisivo, frutto del percorso laboratoriale del triennio del Liceo Berti di Torino. Il lavoro sarà presentato da Francesca Cinalli e Paolo De Santis della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, autori e curatori del progetto, dalla docente Carla Baracco, referente del progetto teatro del Liceo Berti di Torino, e da una rappresentanza dei ragazzi del gruppo teatro.

Sempre nel pomeriggio, il Festival propone l’ultimo appuntamento con l’animazione e in particolare, in sintonia con il tema dell’edizione 2020, dopo tante famiglie sgangherate o capovolte, presenta finalmente un nucleo (in apparenza) modello: Mézga család ovvero La famiglia Mezil (ore 16.30, MYmovies.it – Sala 2). La celeberrima serie animata prodotta e trasmessa dalla televisione ungherese tra il 1968 e il 1980, esportata con successo anche in Occidente, vede infatti protagonista la perfetta famiglia degli anni Settanta, prototipo della sonnacchiosa normalità d’Oltrecortina interrotta da punte di imprevedibile bizzarria. Il Festival, in collaborazione con l’Accademia d’Ungheria a Roma e la società MTVA di Budapest, rende omaggio al cartone animato d’epoca, ancora amatissimo dai cultori dell’effetto nostalgia e al tempo stesso perfettamente godibile per i bambini del terzo millennio, riproponendo i primi tre episodi delle altrettante storiche serie. La proiezione sarà introdotta da Sebestyén Terdik, referente culturale dell’Accademia d’Ungheria.

Nel tardo pomeriggio, la sezione Wikicampus, realizzata dal Festival in collaborazione con il DAMS dell’Università di Torino, si conclude con l’incontro dal titolo “We are Family” (ore 18.30, in diretta Facebook @Sottodiciotto). L’ultimo appuntamento prende spunto dal fenomeno, sempre più intenso negli ultimi anni, del recupero degli archivi cinematografici familiari per esaminare come e quanto questi siano in grado di restituire e immortalare rilevanti mutamenti sociali e culturali del nostro Paese. Sul tema si confronteranno diverse realtà (Archivio Home Movies, Superottimisti, Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa) attive nella valorizzazione dei materiali audiovisivi “di famiglia”, diventati materiali preziosi e fonti storiche indispensabili per gli studiosi e non solo.

In serata il Festival propone gli ultimi due film della sezione “That’s all Families!”. Samp (ore 20.10, MYmovies.it – Sala 2), il nuovo lavoro cinematografico di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, è un film con l’andatura del viaggio e la dinamica della performance, girato in Puglia, terra densa di tradizioni arcaiche mescolate a una modernità inflitta con la violenza dal potere economico. Thriller fantasy di cui è protagonista un killer, il film è la metafora di uno sgretolamento culturale senza prospettiva, un lungometraggio on the road che frantuma la sceneggiatura, cogliendo al volo le location e gli attori. La proiezione sarà introdotta dai registi Flavia Mastrella e Antonio Rezza.

Opera d’esordio di Domiziana De Fulvio, Sisterhood (ore 22.30, MYmovies.it – Sala 2), collega idealmente tre storie di “sorellanza” in altrettanti angoli del pianeta: Roma, New York e Beirut. Nelle storie di tre squadre femminili di basket non professionistico, si intrecciano mondi differenti ma visti con gli occhi di donne che si scoprono e si riconoscono attraverso lo sport, diventato nella realtà di strada anche presidio di resistenza contro la discriminazione di genere e la marginalizzazione sociale, mezzo per riprendersi spazi di libertà e condividere energie e passioni. La proiezione sarà preceduta da un incontro con la regista Domiziana De Fulvio e le protagoniste del film, in collegamento da New York, Roma e Beirut: Amber, Mo, Jewelz, Laura e Rola con l’allenatore Majdi.

Sempre in serata, il Festival presenta, come titolo ufficiale di chiusura, il film Martha: A Picture Story (ore 20.30, MYMovies.it – Sala 1) diretto dall’australiana Selina Miles. La regista, specializzata in street art e graffiti, si concentra con il suo ultimo lavoro su una figura ormai leggendaria, la “fotografa dei writer” Martha Cooper, alla quale il Festival aveva dedicato una mostra fotografica nell’edizione 2018. Ritratto intimo e divertente della pioniera della street photography, il documentario ripercorre la lunga e intensa carriera della “Kodak girl” che, oggi settantacinquenne e ancora in attività, si confronta con le trasformazioni della sua arte in un mondo socialmente e culturalmente molto diverso da quello dei suoi esordi negli anni Settanta. La proiezione sarà introdotta da Enrico Bisi, direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus.

L’ultimo titolo in cartellone, in seconda serata, conclude l’omaggio ad Alexandre Rockwell, a cui è stata data “carta bianca” per inserire nel cartellone del Festival un film a lui caro in linea con il tema-guida di quest’edizione. Il regista ha scelto Una moglie (ore 22.30, Mymovies.It – Sala 1) di John Cassavetes: un film considerato un classico e un capolavoro della storia del cinema, che racconta le difficoltà di una coppia e dei rispettivi tre figli. La protagonista, Gena Rowlands, è la moglie di Cassavetes e nel film compare anche Nick, il loro figlio naturale. Proprio nell’uso degli attori così “familiari” e nello stile di Cassavetes, che lascia spazio all’improvvisazione e alla caducità della vita stessa, si possono leggere le forti analogie con l’opera di Rockwell, riproposta nell’omaggio del Festival. La proiezione sarà introdotta da un intervento del regista Alexandre Rockwell.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ORE 16.30, MYMOVIES.IT – SALA 1

#io giro in casa Collection

Pingu di Ettore Alonge (Torino, 25”); Il gioco per farli lavorare di Diego e Leo (Collegno, 2’52”); Lockdown in Bardo di Rebecca Indemini (Bardonecchia, 2’40”); Un piccolo film di Emma Panariti (Torino, 1’41”); Freedom di Sofia Lanza Giulia (Torino, 43”); Il virus birbone dei bambini della Scuola dell’Infanzia C.P.B.L. (Torino, 2’32”); Che aria tira di Alessandro Sasha Masieri (Genova, 1’41”); Cosa succede là dentro di Francesco Massari (Bologna, 3′); Che fare di Elena Scognamiglio (Torino, 1’28”); 40ena di Beatrice Orlando (Alpignano, 2’58”); Sogni da quarantena di Gianmarco Puglisi (Udine, 3′); The Blue Ball di Filippo Maria Pontiggia (Aosta, 1’37”); 2020 di Olmo Corti (Albese con Cassano, 2’52”); Assoggettato di Giovanni Scarpa (Torino, 1’50”); Obliterazioni del subconscio di Andrea Crivoi (Torino, 1’36”); Dal tramonto all’alba della classe II B S.A. dell’I.I.S. G.B. Ferrari (Este, 2’56”); Dpcm & Us di Martina Caputo e Andrea Condello (Opera 3’07”); Storie da Quarantena di Thomas Castiello (Cinisiello Balsamo, 2′10”); Datti una svolta di Claudio Belli (Milano, 2’10”); Covid-19 di Giorgia Della Rupe (Milano, 2’06”); The Lockdown 2020 di Shaniya Weeraratna (Milano, 2’46”)

A seguire:

Noi, gli Alberi dell’istituto Berti di Torino (Italia 2020, 22’)

Un’esperienza teatrale confluita in un racconto audiovisivo, frutto del percorso laboratoriale del triennio del Liceo Berti di Torino.

Al termine della proiezione, incontro con Francesca Cinalli e Paolo De Santis della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, autori e curatori del progetto, la docente Carla Baracco, referente del progetto teatro del Liceo Berti di Torino, e da una rappresentanza dei ragazzi del gruppo teatro.

ORE 16.30, MYMOVIES.IT – SALA 2

La famiglia Mezil

Contatto con il futuro / Il pianeta a due dimensioni / Le vacanze di József Nepp, Romhányi József, Béla Ternovszky (Ungheria 1968 – 78, 24’ x 3, V. ITA)

Vivono a Budapest e costituiscono, apparentemente, una normale famiglia degli anni Settanta: un padre stanco del solito lavoro d’ufficio, una madre che tiene le redini della vita domestica, due figli adolescenti tutt’altro che banali, un cane e un gatto. Ecco a voi Mézga család ovvero La famiglia Mezil, protagonista dell’omonima serie televisiva ungherese che tra il 1968 e il 1980 ha divertito mezza Europa con la sua escalation di improbabili avventure.

Vengono proposti tre episodi, più precisamente il primo di ogni serie. Nella prima serie i Mezil entrano in contatto con un pronipote il quale, dal futuro, invia loro incredibili marchingegni con lo scopo di aiutarli a semplificarsi la vita. In realtà l’effetto sarà quello opposto, complicando ancor di più il loro quotidiano. Nella seconda Aladár costruisce un’astronave gonfiabile con la quale intraprende viaggi spaziali verso pianeti ignoti all’insaputa dei familiari. E infine, nell’ultima, i Mezil partono per una vacanza che si rivelerà un avventuroso giro del mondo.

In collaborazione con l’Accademia d’Ungheria a Roma e la società MTVA di Budapest

Introduce la proiezione Sebestyén Terdik, referente culturale dell’Accademia d’Ungheria

ORE 18.30 FACEBOOK @SOTTODICIOTTO

We are family

Gli archivi di famiglia emersi negli ultimi anni hanno raccolto materiali preziosi che restituiscono e immortalano rilevanti mutamenti sociali e culturali del nostro paese. L’incontro prevede un dialogo tra diverse realtà (Archivio Home Movies, Superottimisti, Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa) che hanno fatto dell’archivio di famiglia un inestimabile deposito di materiali audiovisivi e di fonti storiche indispensabili per lo studioso e non solo.

ORE 20.10, MYMOVIES.IT – SALA 2

Samp. L’epopea rituale di un killer che uccide le tradizioni di Flavia Mastrella e Antonio Rezza (Italia 2020, 78’, V. ITA)

Antonio Rezza è Samp, killer di professione che viene ingaggiato da un potente presidente per uccidere i tradizionalisti. L’uomo Samp è affetto da turbe psicologiche che cura con la musica. Dopo aver ammazzato la madre, vaga nella terra di Puglia alla ricerca della donna ideale; durante il suo vagabondaggio incontra persone che conducono una vita naturale, personaggi alla ricerca delle proprie origini e un singolare musicista. Improvvisamente si innamora. Non una ma più volte. Di donne inconsistenti. Uccide ancora e torna un poco umano, di quell’ umanità che finirà per stroncare le sue ambizioni di potere.

Introducono il film i registi Flavia Mastrella e Antonio Rezza

ORE 20.30, MYMOVIES.IT – SALA 1

Martha: A Picture Story di Selina Miles (Usa, Australia, 2019, 82′, V.O. ENG sott. ITA)

Martha Cooper è un’icona del movimento della street art, una figura minuta dai capelli grigi che corre accanto a squadre di writer mascherati. Negli anni 70, quando i quartieri di New York andarono in fiamme, lavorò come fotografa per il “New York Post”, trovando l’arte dove altri vedevano solo crimine e povertà. Così ha catturato alcune delle prime immagini dei graffiti di New York. Mentre la città dichiarava guerra a questa cultura, Martha raccoglieva le sue fotografie nel libro “Subway Art”. Vent’anni dopo Martha scopre di essere diventata una leggenda del mondo dei graffiti e “Subway Art” si classifica come uno dei libri più venduti – e rubati – di tutti i tempi.

Introduce la proiezione Enrico Bisi, direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus

ORE 22.30, MYMOVIES.IT – SALA 2

Sisterhood di Domiziana De Fulvio (Italia 2019, 53’, V.O. ARA, ENG, ITA sott. ITA)

La storia di tre squadre di basket femminile che giocano nei campi di strada a Beirut (Campo di Shatila), a Roma e a New York. Racconti in soggettiva e riprese dei corpi in gioco mostrano come le protagoniste – con o senza il velo, nere o bianche, di quindici o quaranta anni – mettano quotidianamente in campo un’accesa e vitale sfida a stereotipi e discriminazioni di genere e sociali, riprendendosi lo sport.

Introducono il film la regista Domiziana De Fulvio e le protagoniste del film Amber, Mo, Jewelz, Laura e Rola con l’allenatore Majdi

ORE 22.30, MYMOVIES.IT – SALA 1

Una moglie (A Woman Under the Influence) di John Cassavetes (USA, 1974, 155’, V. ITA)

Protagonista è una famiglia americana composta da Nick, capocantiere, sua moglie Mabel e tre bambini. La donna ha un esaurimento nervoso. Ricoverata in una clinica neuropsichiatrica, ne esce dopo sei mesi. L’impatto con la vita “fuori” è molto forte e Mabel non ce la farebbe se non fosse per i tre bambini, che la sostengono e la proteggono con il loro affetto.

Introduce la proiezione il regista Alexandre Rockwell

PRENOTAZIONI E ACCESSI. Tutte le proiezioni e tutti gli eventi del Festival sono ad accesso gratuito. Le prenotazioni per proiezioni, eventi e masterclass si possono effettuare attraverso il sito www.sottodiciottofilmfestival.it.

I film verranno diffusi sulla piattaforma streaming di MYmovies.it nel giorno e nell’orario indicato nel programma e rimarranno disponibili per 6 ore.

INFO: Sottodiciotto Film Festival & Campus c/o Aiace Torino, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino; tel. 011 538962; info@sottodiciottofilmfestival.it; www.sottodiciottofilmfestival.it

Facebook @sottodiciotto; Instagram @sottodiciottofilmfestival; Twitter @Sottodiciotto