5 Dicembre 2014 13:00

Sotto18 pills: da domani si comincia a fare sul serio

Riceviamo:

Sottodiciotto entra nel vivo domani, sabato 6 dicembre, oltre che con l’avvio delle proiezioni della sezione competitiva Sotto18 OFF (dalle 14.30, al Massimo 1), riservata ai video realizzati autonomamente dai giovanissimi under 18, con il primo pomeriggio di programmazione dedicato, come tradizione, ai più piccoli. Anticipato dalla “comica” proiettata nella serata di apertura, l’omaggio del Festival al centenario di Charlot prosegue (alle 16, al Massimo 1) con l’antologia di cortometraggi, di recente restaurati dalla Cineteca di Bologna, risalenti ai primi anni della carriera del celebre vagabondo. I due titoli della giornata sono The Fireman (Charlot pompiere), in cui il maldestro “Tramp” veste i panni di un vigile del fuoco impegnato a sventare un incendio doloso e salvare la bella dei suoi sogni, e One A.M. (Charlot rientra tardi), in cui il personaggio inventato da Chaplin, tornato a casa alquanto alticcio e non trovando più le chiavi, è costretto a passare dalla finestra innescando una girandola di irresistibili gag.

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Per il divertimento di grandi e piccoli, alle 17, sempre al Massimo 1, Sottodiciotto presenta in anteprima italiana il lungometraggio di animazione Yellowbird, che segna l’esordio internazionale nella regia del giovane romano Christian De Vita, ospite del Festival. Già noto come storyboard artist di Tim Burton (per Frankenweenie) e Wes Anderson (per Fantastic Mr. Fox), talento in crescente affermazione all’estero, il regista italiano debutta con una storia allo stesso tempo di avventura e di formazione, che ha per protagonista un giovanissimo uccello, rimasto orfano, alle prese con un’impresa all’apparenza molto più gran di lui. Timoroso, inesperto e indolente, Yellowbird riceve, infatti, l’incarico di condurre uno stormo in migrazione dall’Europa all’Africa, in quanto l’unico a conoscere – almeno in teoria – la rotta. Nel corso del lungo viaggio, pieno di insidie e comici imprevisti, il giovane pennuto, superando errori e difficoltà, si dimostrerà però capace di crescere e cambiare, riuscendo a diventare un vero leader. Presentato lo scorso ottobre al London Film Festival, il film è stato realizzato in Francia dall’intraprendente studio TeamTo di Parigi, che non nasconde l’ambizione, pur nell’incomparabilità dei budget (Yellowbird è costato “solo” 8 milioni di euro), di voler sfidare i blockbuster statunitensi sul terreno della qualità autoriale e della forza dei personaggi. Oltre all’art direction di Benjamin Renner – già co-regista del candidato all’Oscar Ernest e CelestineYellowbird si avvale, nella versione originale internazionale, di un cast di voci famose, composto, tra gli altri, da Dakota Fanning, Seth Green, Danny Glover ed Elliott Gould. Particolare attenzione è stata dedicata anche agli aspetti scientifici del film, in relazione sia ai fenomeni migratori, sia alla riproduzione degli uccelli e delle dinamiche di volo, attraverso la consulenza costante dell’ornitologo francese Guilhem Lesaffre e la stretta collaborazione con diversi partner internazionali di “Birdlife”. In occasione della proiezione a Sottodiciotto, all’incontro con il pubblico, insieme con il regista Christian De Vita, interverrà anche il direttore Conservazione natura della LIPU Claudio Celada.

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Verso sera, Sottodiciotto propone un altro inedito, Respire (alle 19, Massimo 1), con cui una delle attrici di punta del cinema francese, Mélanie Laurent – consacrata star internazionale dal ruolo di co-protagonista in Bastardi senza gloria di Tarantino – passa di nuovo dietro la macchina da presa per dirigere il suo secondo lungometraggio, a tre anni dal film d’esordio, Les Adoptés. Presentato con grande successo alla Semaine de la Critique a Cannes 2014 e poi al Festival di Toronto, libero adattamento del romanzo, omonimo in francese, di Anne-Sohie Brasme (in italiano La mia migliore amica, pubblicato da Feltrinelli), Respire è la storia dell’incontro pericoloso di due adolescenti agli antipodi. Charlie (Joséphine Japy), anonima, goffa e insicura, sembra destinata a una giovinezza senza grandi emozioni finché nel suo orizzonte scolastico non compare Sarah (Lou de Laâge), bella, carismatica, manipolatrice. Le due diventano amiche del cuore, ma presto Sarah si stufa e comincia a guardarsi intorno, in cerca di altre compagnie. La reazione di Charlie sarà tanto imprevedibile quanto tragica.

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In serata, appuntamento con un altro ospite del Festival, David Trueba, di cui Sottodiciotto presenta (alle 21, al Massimo 1) il nuovo film, Vivir es fácil con los ojos cerrados (La vita è facile ad occhi chiusi), e che dialogherà con il pubblico in un incontro condotto dal giornalista Gabriele Ferraris. Straordinario successo in Spagna, vincitore di sei Premi Goya, titolo-bandiera del suo Paese agli Oscar 2015, il film sarà distribuito in Italia in primavera da EXIT Med!a. Settimo lungometraggio del regista e scrittore madrileno (tradotto in Italia da Feltrinelli), il film è ispirato a una storia vera, ambientata nella Spagna franchista del 1966. Il protagonista è un professore, Antonio (Javier Cámara), che insegna l’inglese ai suoi allievi servendosi delle canzoni dei Beatles, trascritte personalmente. Quando viene a sapere che il suo idolo, John Lennon, è in Almeria per girare il film di Richard Lester Come ho vinto la guerra, Antonio decide di attraversare il Paese e di raggiungerlo per fargli un’insolita richiesta: inserire nei prossimi album dei “Fab Four” anche i testi dei brani. Durante il viaggio, il professore incontra due ragazzi scappati di casa, Belén, ventenne incinta, e il sedicenne Juanjo, che, conquistati dal suo entusiasmo, si uniscono all’impresa. Vivir es fácil con los ojos cerrados, titolo-citazione di un verso di “Strawberry Fields Forever”, canzone scritta da Lennon proprio in Almeria (conosciuta anche come “Terra delle fragole”), è un road movie dolce-amaro, scandito dalla colonna sonora originale di Pat Metheny, che racconta la Spagna e le condizioni difficili di un Paese di ieri, guardando avanti. Come ha sottolineato il regista (fratello minore del Premio Oscar Fernando Trueba): “Racconto questa storia del passato perché parla anche all’oggi, a quei ragazzi che, in tempo di crisi, sono disillusi. C’è bisogno che reagiscano, che mostrino il loro coraggio, come ha fatto la generazione precedente la mia, capace di dare nuova luce a una Spagna che veniva da Franco”.

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Ingressi e info

Tutte le proiezioni e gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito.

Informazioni presso Aiace Torino, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino; tel. 011 538962, 011 5067525;

fax 011542691; aiacetorino@aiacetorino.it; info@sottodiciottofilmfestival.it