4 Dicembre 2014 11:50

Sotto18 pills: si apre domani con rombo di motori … e Charlot

Riceviamo:

Sottodiciotto Film Festival apre domani, venerdì 5 dicembrela sua XV edizione con un evento speciale, inserito tra le anticipazioni dei grandi appuntamenti che prossimamente animeranno Torino 2015 Capitale Europea dello Sport. Alle ore 21, al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (corso Unità d’Italia 40), verrà presentato in anteprima Squadra Corse, il documentario di Andrea Griva, Mattia Napoli, Giulio Pedretti e Patrizia Tron dedicato al team del Politecnico di Torino che partecipa al campionato interuniversitario di motorsport “Formula Student”. Alla proiezione interverranno i registi e i protagonisti del film che dialogheranno con il pubblico in un incontro condotto dalla giornalista de “La Stampa” Letizia Tortello.

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Nata 33 anni fa in USA, la Formula 1 degli studenti universitari conta 425 team in tutto il mondo, impegna decine di migliaia di giovani, tra designer, ingegneri meccanici, esperti di elettronica e piloti, e vede ogni anno le maggiori università tecnologiche del mondo sfidarsi sui grandi circuiti automobilistici (come Silverstone e Hockenheim), che hanno fatto la storia del motorsport internazionale. Il Politecnico di Torino è stata una delle prime squadre europee ad iscriversi al campionato e dal 2005 gareggia regolarmente in Europa con un’auto da corsa che cambia totalmente ad ogni stagione, tranne per il colore rosso fiammante e il numero 46 stampato sul musetto. Il team coinvolge circa 40 ragazzi, studenti di ingegneria, uniti dalla passione per i motori e per la tecnologia, che, messi per qualche mese da parte i libri, scelgono di sporcarsi le mani con olio motore, benzina e grafite, occupandosi di tutte le fasi dell’impresa: dalla progettazione dell’auto alla sua costruzione pezzo per pezzo, dalla selezione dei piloti alla presentazione ufficiale della monoposto. Il film segue la Squadra per un’intera stagione mentre affronta le diverse fasi del campionato – gareggiando con centinaia di altre squadre in Inghilterra, Germania e Italia – in particolare attraverso le esperienze di tre ragazzi del team: Gabriele, il capo meccanico, un passato da pilota con le mini moto e ora responsabile della produzione della monoposto, piemontese doc, schivo e un po’ scorbutico, lavoratore instancabile; Mariusz, il team leader arrivato dalla Polonia con il progetto Erasmus, subito innamoratosi della Squadra e incaricato di rappresentarla nelle occasioni ufficiali; e Tania, la pilota, che a otto anni è salita sul go-kart regalatole dal padre e da allora non è più scesa, la ragazza carina che prepara da mangiare per tutti, ma che si rivelerà in grado di farsi largo in un mondo per tradizione tutto al maschile, tosta e determinata oltre ogni aspettativa, e da cui arriverà la sorpresa più bella e la rivincita su ogni pregiudizio.

Storia di sport, Squadra Corse è anche, e forse soprattutto, un racconto di formazione, che registra la progressiva evoluzione, crescita e maturazione dei suoi giovani protagonisti e in cui si concentra un’esperienza di vita narrata nel suo sviluppo esemplare, dalla complessità degli esordi (i ritardi nella produzione, le defezioni nel gruppo dirigente, i guasti meccanici, la difficoltà di tenere insieme e motivare un gruppo di 40 ragazzi provenienti da sei diversi paesi, gli screzi, la rabbia, le delusioni per le iniziali débâcles), fino alla conquista della consapevolezza del proprio ruolo, alla costruzione dello spirito di squadra, all’esultanza e alla soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi condivisi. Nelle parole degli autori: “Squadra Corse, fin dal titolo, rivela la natura corale del racconto. Anche la regia, in linea con il contenuto, è stata pensata in gruppo, passo dopo passo. Il risultato è un documentario che vuole narrare in maniera semplice una storia vera, per condividere le emozioni che abbiamo vissuto assieme ai ragazzi protagonisti. Il nocciolo del racconto è uno dei temi più classici di sempre: il passaggio dalla gioventù all’età adulta, in questo caso visto attraverso gli occhi di tre ragazzi, molto diversi tra di loro, ma accomunati da una macchina e un’esperienza. L’obiettivo è semplice: far scoprire in modo leggero e divertente una realtà poco nota che merita di essere conosciuta”.

Il documentario sarà preceduto dalla proiezione di Kid Auto Races at Venice, Cal, “comica” in tema che apre l’omaggio di Sottodiciotto al centenario di Charlot in prosecuzione nei prossimi giorni all’interno del Festival con una selezione di cortometraggi d’epoca di recente restaurati dalla Cineteca di Bologna. Prodotto nel 1914 da Mack Sennett, il cortometraggio (in italiano Charlot si distingue) segna il debutto sul grande schermo del vagabondo più famoso della storia del cinema, che esordisce come “personaggio di disturbo” entrando continuamente in campo durante le riprese di una corsa di macchine di cartone per bambini, nonostante i ripetuti tentativi del regista di allontanarlo.

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