Non cliccate subito sull’immagine qui a lato: prima parliamo d’altro. “Iron Man 2” è finalmente al cinema: ho prenotato i biglietti il giorno precedente l’uscita (venerdì 30 aprile), per essere sicuro di avere i posti più centrali possibile, nella sala con lo schermo più grande di Torino. Il film è bello corposo (dura più di due ore) e, devo dirlo, tra le sette persone che mi hanno accompagnato, ben tre si sono addormentate durante la visione, tre hanno espresso giudizi tiepidi e solo una era entusiasta come me. Sì, ero entusiasta: il film è il primo di tutti quelli tratti dalle avventure dei personaggi MARVEL che, finalmente, si pone come fosse un vero e proprio capitolo immerso nella continuity della casa delle idee. Bisogna mettersi un po’ in alto per avere una visione d’insieme, ma tutto torna: “Iron Man 2” è il preludio a qualcosa di ben più grande e, probabilmente, il giudizio sul film e su quelli che lo seguiranno dovrà tener conto di tutti i componenti della saga (almeno quella dei Vendicatori). Già nel primo film dedicato al vendicatore di ferro, l’ingresso sul finale di Samuel L. Jackson nei panni del capo dello S.H.I.E.L.D., Nick Fury, era un chiaro indizio, così come la comparsata di Tony Stark alla fine di “The incredible HULK” (quello con Edward Norton), ma in questo “Iron Man 2” le cose si fanno decisamente più… (continua qui)