27 Ottobre 2021 15:08

La voce “chagalliana” di Miriam Meghnagi inaugurerà la mostra “Luzzati&Calvino” di Asti; domani a Genova evento off a Casa Luzzati con David Meghnagi

Il 31 ottobre alle 17, Teatro Alfieri ospiterà una straordinaria conferenza concerto, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Luzzati, Calvino e il concetto di levità”, visitabile gratuitamente fino al 19 dicembre a Palazzo Ottolenghi (AT).

L’evento fa parte del programma di FestivaLieve 

Ospiti dell’evento Sergio Noberini, presidente di Lele Luzzati Foundation e curatore della mostra e Miriam Meghnagi, etnomusicologa, cantante e compositrice che, accompagnata dal maestro Nicola Puglielli, guiderà con la sua voce gli spettatori in un’esperienza capace di unire culture e spiritualità, intonando canti tradizionali in ebraico, aramaico, arabo, ladino, giudesmo e bagitto, ispiati alla levità.

«Le immagini di Lele Luzzati mi riportano a quelle di Chagall», confessa Miriam Meghnagi. «Figure nell’aria, che si levano leggere in un secolo buio. Raccontano il rapporto degli ebrei con la storia, con il passato e il futuro, figure leggere in un mondo pesante. Poesie che volteggiano nell’aria accompagnate da un violino (potrebbe essere anche una chitarra…)».

«Parole di Calvino che parlano con leggerezza di cose assai pesanti. Di città invisibili, perché vagheggia città del cuore, essenziali, a misura di uomini, donne, bambini e animali domestici. Racconta, Calvino, di storie dove il potere e la guerra non hanno spazio, dove i dittatori, quelli sì davvero pesanti, sono invece leggeri e a rovescio, a sghimbescio», prosegue la cantante. «La leggerezza ha un peso. Un peso essenziale. Privo di fronzoli e aggiunte. Così le figure di Lele Luzzati raccontano, in pochi tratti colorati, un mondo che a volte non esiste. Un mondo rovesciato e al contrario. In particolare, di Lele Luzzati, qui, ricordo le lettere ebraiche che volteggiano sorridenti, il racconto delle feste, dei rituali, e delle tradizioni ebraiche, della famiglia, degli eventi importanti che segnano il quotidiano. Alfabeto che si scompone e si ricompone in tante possibili storie.

In fondo, ogni tavola è un canto, ogni canto è una storia.

E il canto è respiro, tra terra e cielo, ponte trasparente tra mondi lontani.

Ogni canto è fatto di testo, ogni testo di lettere, ogni lettera è un mondo…

…Mio padre cuciva nella sua giacca una tasca, in cui riponeva un libro…»

L’arte può essere lieve? e il linguaggio? una poesia? si può declinare con levità anche un tema difficile?
David Meghnagi , docente di psicologia all’Università di Roma Tre, è la persona giusta per spiegarlo e riflettere su quella levità che era anche la cifra stilistica di Lele Luzzati.
Appuntamento Off di FestivaLieve a Genova Casa Luzzati in collaborazione con Lele Luzzati Foundation giovedì 28 ottobre alle 17 – Ingresso libero senza prenotazione.