Morta nel 2008, dichiarata Giusta tra le Nazioni nel 1965, la resistente e attivista polacca Irena Sendlerowa è stata una delle più grandi eroine della seconda guerra mondiale, salvando quasi 2.500 bambini ebrei dal ghetto di Varsavia. Eppure è dimenticata dai libri di storia… È stato per caso leggendo un articolo su di lei che Jean-David Morvan ha avuto il clic: la sua vita doveva essere raccontata. Con Séverine Tréfouël e David Evrard, ripercorrono la lotta umanista di questa “madre dei figli dell’Olocausto”. Trasportata da un disegno di grande sensibilità e per la prima volta in un’edizione completa che riprende tutti i codici del romanzo a fumetti, Irena riesce nell’impresa di parlare senza pesantezza di un argomento forte, struggente e profondamente attuale. Parlare di ieri per raccontare oggi…
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L’Italia, pure essendo una repubblica democratica nata dalla Resistenza antifascista, non ha mai fatto veramente tutti i conti col suo passato orribile. Forse anche per questo il fascismo tende a tornare come fosse una robetta innocente… Prevalse una strana idea di “pacificazione”, priva del necessario riconoscimento formale e legale e umano degli errori fatti (e delle relative mostruosità). Un grave errore che ancora paghiamo. Bisognava tirare fuori tutti gli scheletri e, per cominciare, essere dannatamente espliciti sull’orrore del fascismo. Invece si mise una pietra su tutto, su ogni crimine, così nessuno si sentì colpevole di qualcosa. E se non si riconosce l’errore, la colpa, come si può migliorare? Qua e là, invece, c’era chi era già migliore: Irena – Trailer – La vera storia di un’eroina dimenticata…
