4 Settembre 2020 00:32

Mufant: nuovi dettagli sul Loving The Alien Fest e la Mostra celebrativa di Sailor Moon

Il Mufant ( Museo del Fantastico e della Fantascienza di Torino ) ha svelato nuovi dettagli sulla mostra organizzata nell’ambito delle celebrazioni dedicate al 25° Anniversario di di Sailoor Mon in Italia, che si svolgeranno il 18, il 19 e il 20 settembre nell’ambito della prima edizione  del Festival “Loving The Alien Fest“ organizzato dal Museo Torinese.

IL FESTIVAL
Loving The Alien è un festival dalle tante anime.

  •   C’è quella fantastica, che spazia dalle più popolari serie tv, agli anime giapponesi come Capitan Harlock e Gundam, fino al cinema, la letteratura contemporanea e il fumetto. Il mondo fantastico sarà protagonista di incontri e appuntamenti, e sarà presente negli stand espositivi.( «Fantastika»:)
  • C’è l’anima dell’inclusione sociale, dove «alieno» si traduce con la parola diversità e allo stesso tempo con il suo contrario, e anche in questo caso sono tanti gli appuntamenti dedicati al tema. ( «Incontri ravvicinati»)
  • E c’è infine l’anima della rigenerazione urbana e della trasformazione di spazi periferici in disuso, con diversi ospiti in calendario. ( «Metropolis» )

Le tre sezioni del festival – «Fantastika», «Incontri ravvicinati» e «Metropolis» – condurranno il pubblico in un viaggio al di là dei confini fisici e mentali e della diversità, con un fil rouge costante, «l’alieno e l’altrove».

Numerosi saranno gli ospiti, fra scrittori, registi, architetti, sociologi, musicisti, psicologi, cosplayer. Il Festival, alla sua prima edizione, è ospitato nel Parco del Fantastico, il grande spazio pubblico esterno e adiacente al MUFANT, il Museo del Fantastico e della Fantascienza di via Reiss Romoli 49 bis, a Torino.

Quando? Dal 18 al 20 settembre 2020. In modalità sia
online che in presenza: il 18 settembre gli appuntamenti saranno online, il 19 e 20 al Mufant, nel rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria

Ci saranno stand espositivi e di intrattenimento, tavole rotonde e appuntamenti culturali, dal cinema alla letteratura, dal fumetto alla fantascienza, dal gotico all’horror, con momenti musicali e di spettacolo.

Nel Parco del Fantastico in quei giorni saranno inaugurate due nuove statue, che si aggiungeranno a quelle già presenti: WonderWoman ed Alien.

LA MOSTRA
Tre sale del museo saranno dedicate alla mostra «Sailor Moon: 25 anni in Italia», in esposizione dal 19 settembre 2020, in occasione dell’inaugurazione del Festival, al 10gennaio 2021.

La mostra, con circa 300 pezzi, celebra i 25 anni dall’arrivo di Sailor Moon in Italia: partendo dal fenomeno italiano, si va alla scoperta delle origini del personaggio, fino a celebrarne l’importanza per il femminismo e per la comunità LGBT che l’ha incoronata
icona gay. In esposizione giocattoli e materiale scolastico italiano, riviste, gadget, e il merchandise uscito per l’anniversario giapponese, tra oggetti magici e bambole.

L’artista Davide La Montagna, cultore romantico di anime giapponesi, durante il festival arricchirà la mostra con interventi site specific dedicati alla protagonista dell’esposizione.
La mostra è curata da Leone Locatelli, Silvia Casolari e Davide Monopoli in collaborazione con heroica.it , sito dedicato alle figure femminili nell’immaginario collettivo, e vede il prezioso contributo di Nino Giordano, che ha lavorato al rilancio italiano di Sailor Moon nel
2010-2011, e gestisce il blog «Piccola Intrigante».

La storia in breve

Usagi Tsukino (Bunny) è una ragazza di 14 anni che, grazie all’incontro con la gatta parlante Luna, scopre di essere Sailor Moon, la guerriera dell’amore e della giustizia. Nel corso della prima serie incontrerà le sue compagne Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus e troverà l’amore grazie a Mamoru (Marzio), che scoprirà essere il misterioso Tuxedo Kamen (Milord). Nel corso delle cinque serie, Sailor Moon sconfiggerà diversi nemici grazie all’aiuto delle sue amiche, alle quali si aggiungeranno delle alleate: Sailor Chibimoon (Chibiusa), Sailor Pluto, Sailor Uranus, Sailor Neptune, Sailor Saturn e le
Sailor Starlights. Il suo look «alla marinara» si ispira alle divise delle studentesse giapponesi.

Sailor Moon icona lgbt

Sailor Moon è considerata un’icona gay. Non solo perché è apprezzata dalla comunità lgbt ma anche perché sia nella versione cartacea (manga) che animata della sua storia, sono presenti diversi personaggi e temi di natura lgbt, dall’omosessualità al travestitismo.
Ricordiamo per esempio il bacio tra Sailor Moon e Sailor Uranus nel terzo arco del manga e nella terza stagione del reboot di Sailor Moon Crystal. Questa scena è andata in onda senza censure (a differenza di altri casi) su Rai Gulp nel 2017. Sailor Moon è attratta da Sailor Uranus e anche da un altro personaggio, Seiya, come viene raccontato nel quinto arco del manga e nell’anime anni ‘90.

Un sentimento che la confonde ma che non viene coltivato, perché alla fine del manga sposerà Mamoru (Marzio), di cui lei è innamorata.

Sailor Uranus ( Haruka), è affezionata a Sailor Moon, come Principessa della Luna, ma il suo cuore batte solo per Sailor Neptune ( Michiru). Compagne di vita, e compagne di guerra, fino alla morte. Oltre la morte.

Le due guerriere lesbiche  compaiono nel terzo arco del manga e nella terza serie dell’anime. ( Sailor Moon Crystal).La loro relazione non è mai esplicita, ma è andata comunque incontro a qualche censura nell’adattamento italiano ( vennero eufemisticamente definite…”Amiche” ). Nel manga formano una famiglia non convenzionale insieme alla piccola Hotaru (Ottavia, ovvero la Temibile Sailor Saturn), che le chiama «mamma» e «papà». La prima coppia di uomini gay appare invece nella prima serie dell’anime ed è quella composta da due dei generali del Regno delle Tenebre, Kunzite (Kaspar) e Zoisite (Zachar). La loro relazione è stata censurata in Italia, così come in altri Paesi, ricorrendo a un curioso escamotage: Zachar, il più «effeminato» dei due, è stato fatto passare per un personaggio femminile.

La stessa sorte è capitata a Fisheye (Occhio di Pesce) nella quarta serie.
L’ultima serie dell’anime, che in alcuni Paesi non è stata trasmessa, presenta poi tre nuovi personaggi (Seiya, Yaten e Taiki) che in forma umana sono uomini, ma dopo una trasformazione diventano donne: le Sailor Starlights.

Nell’adattamento italiano, il cambio di sesso è stato censurato e le Sailor Starlights vengono presentate come le «sorelle gemelle» Seiya, Yaten e Taiki.

Sailor Moon e il femminismo
Il contributo di heroica.it ci permette di parlare anche dell’importanza di Sailor Moon come icona femminista. All’inizio degli anni ‘90, le guerriere Sailor si fanno portavoce del concetto di Girl Power, in linea con i valori della Terza Ondata Femminista, secondo cui le ragazze possono essere forti senza rinunciare alla loro femminilità.

Le origini dell’opera

Sailor Moon nasce fra la fine del 1991 e l’inizio del 1992 dall’incontro fra la mangaka Naoko Takeuchi, già autrice di Codename Sailor V, e lo studio d’animazione giapponese Toei Animation. La Toei, interessata a produrre un anime su una guerriera ispirata a Cutie Honey di Go Nagai, chiede alla Takeuchi di elaborare una storia di più ampio respiro rispetto a Sailor V. Nasce così Bishōjo senshi Sērā Mūn (letteralmente «La bella ragazza
guerriera Sailor Moon»). Manga e serie animata debuttano a breve distanza l’uno.

l’illustrazione di Sailor Moon con la Mole Antonelliana (in allegato) è stata
realizzata da Pietro Antonazzi e sarà la locandina dell’evento.

Fonti Consultate: Comunicato stampa,movieforkids