17 Marzo 2016 10:43

Libertà di Stampa anche per le testate fumettistiche

Libertà di Opinione, di Stampa ecc. Libertà fondamentali in una società civile. In base a ciò, qualunque testata (o persona) è libera di scrivere di quel che vuole, di intervistare o non intervistare chi vuole, di scegliere la propria linea editoriale ecc. ecc. ecc. Inutile offendersi, o accampare pretese, o ipotizzare inesistenti complotti. Tanto più che nessuno è obbligato a leggere una testata piuttosto che un’altra, un blog piuttosto che un altro, no? Chiaro, semplice, pulito, limpido, trasparente.
Ogni tanto va ricordato, non si mai, onde evitare lamentazioni prive di senso e grugniti rancorosi privi di alcuna utilità sociale. E questo vale anche qui, naturalmente, dove, per esplicita e ben nota scelta mia, si parla solo di quel che mi va. In genere, ormai da tempo, evito di parlare di cose che proprio non mi piacciono, o che suscitino assurde e sterili polemiche, tanto più che lo faccio gratis.
Ma siccome  non sono un Dio, non parlo anche di un sacco di altre cose, perché non ho il tempo (e nemmeno la voglia) di parlare di tutto e di tutti. E questo non significa che ciò di cui non parlo è oggetto di odio da parte mia, vorrei fosse chiaro. Anzi, a volte, semplicemente, non ho tempo (o voglia) di trattare cose che in fondo potrebbero anche piacermi almeno un po’, o persino di cose che mi piacciono un sacco. E questa libertà, coi suoi limiti, si estende naturalmente ai miei amabili (e generosi) collaboratori, più o meno occasionali: se hanno uno spazio su afNews, possono gestirlo in libertà, anche quando, magari, non abbiamo esattamente le stesse opinioni, tanto più che, visto che li ospito, abbiamo in comune almeno dei princìpi fondamentali (e l’odio non ne fa parte).
(Per la cronaca, anche i commenti, qui, dovrebbero adeguarsi a un certo tipo di comportamento: fai click qui per scoprire quale.)
A fronte di quanto appena detto, su afNews.info trovi “il bello e il buono” e se, raramente, c’è anche del brutto e del cattivo è solo per stimolare il lettore a cercare ancora di più il bello e il buono in sé stesso e negli altri (e a tirarlo fuori al posto del brutto e del cattivo, che già abbondano decisamente troppo nell’umana società).

Perciò divertiti! E condividi.

Shiva Nataraja - foto Gianfranco Goria
Shiva Nataraja – foto Gianfranco Goria