3 Febbraio 2016 10:00

Mirò, il gatto di Làstrego & Testa sulle orme di Marco Polo

Mercoledì scorso ho avuto il grande piacere di andare a trovare, nella sua bella “cuccia” di via San Sebastiano Po, a Torino, un mio amico felino che è in procinto di partire per una grande avventura in terra d’Oriente.

Ad accogliermi, gentilissimi come sempre, i suoi genitori, Cristina e Francesco, i quali mi hanno dapprima introdotto nel loro laboratorio di idee, dove lavorano alacremente alcuni giovani talenti…

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… tra cui – sorpresa! – il qui presente Gatto ha ritrovato una sua cara amica che non vedeva da parecchio tempo: Elisa Bosca, brava animatrice pure lei al lavoro su uno dei progetti della coppia padrona di casa, nella fattispecie la serie animata sulle avventure di Marco Polo che, ho appreso con gioia, dopo lo stop della coproduzione con la Cina pare essere ripartita con rinnovato vigore e decisa a vedere presto la luce: speriamo!

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Salutiamo Elisa, augurandole buon lavoro, e altrettanto facciamo con il resto della ciurma alle prese con scadenze, consegne e tutti i piccoli e grandi problemi che questo bellissimo e faticoso mestiere comporta…

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… e mentre sui pc scorrono le fasi della lavorazioni dei vari progetti, sulle pareti impossibile non scorgere i ricordi della collaborazione con il grande Maestro Lele Luzzati, la cui dichiarata influenza si respira tuttora in produzioni come Il calendario dell’Avvento, Aladino e nello stesso Marco Polo.

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Ed eccola, la “strana coppia” Cristina Làstrego e Francesco Testa, i quali per una volta si scambiano i ruoli: lei sovrintende mentre lui si cimenta con il  disegno…

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… salvo riprendere subito le consuete abitudini, senza però mai scordare la stretta compenetrazione del talento di entrambi, chiave di volta di un’intesa inossidabile che si riflette nel lavoro come nella vita.

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Intesa che, ovviamente, si rispecchia nelle loro opere, con le quali – compresi il Gatto e la sua sorellina – sono cresciute un paio di generazioni e, a quanto pare, aiuteranno a crescere almeno un’altra, dato che uno dei loro capolavori, La Giovanna nel Bosco è già stato tradotto in 14 lingue tra cui, come vediamo qui sotto, anche il cinese.

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Come richiamato direttamente dal foglio di carta e dalla mano amorevole dei suoi creatori, spunta fuori, finalmente, l’amico che il Gatto era venuto a trovare: ha un nome da pittore, Mirò, e si esprime anche lui in molti idiomi perché possiede il linguaggio universale della Fantasia…

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Anche la sua nascita è una storia da raccontare: si dice che in una notte, forse non buia e tempestosa ma comunque insonne, Cristina Làstrego Testa, artista a tutto tondo dall’immaginazione sempre in movimento, incrociando stoffe, pizzi, oggetti di recupero e di uso quotidiano, abbia poco a poco dato forma a creature bizzarre e polimorfe che hanno poi preteso di venire al mondo sul serio: così, dato che da queste parti si custodisce il passato senza perdere d’occhio il presente perché si punta sempre al futuro, il progetto assunse la sua prima espressione in un’app per iPad, Identikat (2012) i cui protagonisti erano (e sono) una banda di felini fra le cui fila si fece notare, da subito, un tipo vispo e tutto blu: era Mirò.

Mirò si è messo in luce al punto da diventare il protagonista di una serie tv nel 2015, in coproduzione con RAI Fiction e SRF Radio Televisione Svizzera, senza peraltro mai rinnegare se stesso nè la propria personalità, cosa che ha fatto sì che di lui si innamorasse anche una grande casa editrice cinese, la Henan Science and Technology Press di Zhengzhou, che ne ha acquistato tutti i diritti editoriali, di publishing, licensing e video per il territorio cinese. Si parla di un accordo importante, sia a livello economico che per le implicazioni future che esso comporterà: ogni eventuale interesse di “espansione” su mercati non cinesi, comunque, dovrà essere discusso con il papà e la mamma di Mirò, che è sì un micetto coraggioso e non vede l’ora di imbarcarsi per la nuova avventura, ma è altresì molto giovane e un poco naif, ed è meglio che i genitori continuino a tenerlo d’occhio, almeno per un po’!

Gatto Mirò ama giocare e imparare “facendo”, soprattutto se in compagnia di altri bambini, e il bello delle sue imprese è che sono ripetibili dai bambini sia a casa che sui banchi di studio. Del resto, non potrebbe essere che così data la lunga collaborazione di mamma e papà con le scuole, esperienze che proseguono tuttora con gli allievi delle classi elementari della Scuola Internazionale Europea Statale “Altiero Spinelli” di Torino. Proprio in questi “esperimenti” viene fuori la peculiarità di un progetto che va controcorrente rispetto al normale iter della crossmedialità: partendo da un’applicazione “virtuale” e “digitale”, si ritorna infine alla manualità artigianale del disegno, del ritaglio e del collage, senza perdere alcuna delle funzionalità acquisite lungo il percorso.

Per il 2016 è previsto lo sviluppo della pluripremiata app Identikat anche su dispositivi iPhone. Il sito www.identikat.net, oltre ad essere di supporto alla app, contiene una sezione dalla quale è possibile giocare “offline” con Mirò scaricando e stampando le componenti grafiche del personaggio per poi ricomporle con l’aiuto di forbici e colla. Gli utenti vengono quindi invitati ad inviare le proprie creazioni, che sono successivamente pubblicate nella sezione “Kat Friends”, e tramite i principali canali social condivise con gli altri: contiene attualmente più di 4000 gatti postati in tutto il mondo!

In occasione della mostra-esibizione di Cristina Làstrego “Giochi di Prestigio” nel palazzo Mathis a Bra (30 novembre 2013-16 febbraio 2014), visitata da 80 classi di diversi gradi, sono stati avviati dei laboratori creativi tematici. Visto il successo sono stati presi contatti per riproporre la mostra in altre città, anche allo scopo di rafforzare il rapporto con il pubblico attraverso la presenza sul territorio.

Insomma, a differenza di ciò che spesso pare essere la vulgata istituzionale, forse con l’arte e la cultura non si mangerà (ma vista la quotazione di Gatto Mirò parrebbe vero il contrario) ma di certo si possono realizzare molte cose che fanno bene al contesto civile, e senza nemmeno bisogno di spropositati investimenti: contano le idee e la volontà di realizzarle.

Chi ha orecchie per intendere… si faccia un esame di coscienza.

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Torniamo al nostro Mirò, qui tra le braccia di mamma Cristina, che forse ha ancora qualche timore nel saperlo in procinto di sbarcare all’ombra della Grande Muraglia

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… ma, come detto, che siano di carta, di pezza o di pixel, il nostro ha ricevuto buone gambe dai suoi bravi genitori, e non c’è dubbio che anche all’altro capo del mondo saprà farsi valere; sapendo che, in caso di bisogno, potrà sempre contare sulla sua affezionata famiglia!

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Sopra un tavolo del tinello fa bella mostra di sé un modello cartaceo di Venezia e del favoloso Catai, con un piccolo ponte che unisce i due mondi, così lontani eppure resi così vicini dall’ardimento e dalla fantasia dei viaggiatori che in ogni tempo ebbero il coraggio di oltrepassare i confini, anche e soprattutto mentali, che ci dividono dal resto dei nostri, spesso misconosciuti, simili… il più noto fu un mercante di nome Marco.

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Oggi, sarà un gatto chiamato Mirò!

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E io mi coccolo questo Lastrego&Testa originale a 4 mani!

Siti utili:

http://www.lastregoetesta.it

http://www.identikat.net