21 Ottobre 2015 01:37

View Conference 2015. il lunedì che prepara tutto.

Lunedi 19, quando il View ufficiale con le sue conferenze non è ancora iniziato, partono già i Workshop e le Master Class. Al contrario delle conferenze questi sono a pagamento e bisogna registrarsi in anticipo o sul posto. Eccone tre di quelli svolti.

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Anche quest’anno Dario Passariello ha tenuto i suoi workshop sull’uso di Autodesk, uno era dedicato a ai vari processi per scolpire i personaggi in CGI usando come esempi figure di orchi o macchinari fantascientifici.

Quello che si riesce a fare con questo programma nel modellare le superfici ricreando increspature, rugosità o altre particolari superfici di diversi materiali è stupefacente. Molto preciso e più veloce che con altri. Ci sono metodi per modellare e altri per simulare con la luce ombre o superfici partendo da disegni piatti. Ci sono modi per ottenere superfici nette e altri per le morbide.

Il modo di rendere gli oggetti è ormai definito, quello che varia è l’utilizzo della luce. Come sa bene la Pixar che per l’animazione si è sempre rifatta ai principi del classico di Frank Thomas e Ollie Johnston “The illusion of Life” concentrandosi completamente sulle luci e la loro resa il più possibile realistica negli ambienti a contrasto di personaggi sempre più cartooneschi.

Interessante anche un trucco mostrato per fare animazione usando un filmato al posto della costosa Moction Capture. Si anima il personaggio copiando passo passo i movimenti di qualcuno o qualcosa filmati con una comune telecamera. Se c’è l’abilità il risultato è quasi identico.

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Curiosità, sapevate che per colorare bene un personaggio in CGI con photoschop bisogna “Scuoiarlo”? Infatti per lavorare bene si deve staccate la “pelle” nei punti giusti e colorarla da piatta. Autodesk è piuttosto efficace in quest’operazione di scuoiatura.

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Altro Workshop interessante lo ha tenuto Michael Kurinsky della Sony che parlando di Hotel Transylvania II ha spiegato il suo argomento. “L’Arte della creazione del Color Script”. Ovvero la scelta dei colori dominanti in una scena per aiutare a sottolineare il momento. Questo è necessario non solo per enfatizzare le scene, ma anche per cancellare totalmente i fondali durante quelle d’azione per concentrare l’attenzione sul movimento senza niente che possa disturbare. La cosa è spiegata con coloratissimi disegni fatti esagerando volutamente il cromatismo. Ogni azione ha un colore particolare non solo legato a ciò che succede ma anche al personaggio che ne è protagonista. Frankenstein ha un colore da calmo e uno da agitato e così anche gli altri. Per fare un ulteriore esempio/ spoilers nella scena dove il nipotino di Dracula scopre la sua natura assume i colori del nonno.

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v-14Altro Workshop è stato quello di Michael Rubin, che oltre a essere un grandissimo fotografo lavora per l’Adobe al reparto Creative Technology. Si trattava di un bel discorso su come si fotografa aspettando lo scatto giusto e trovando l’inquadratura migliore anche a costo di aspettare il momento giusto per lungo tempo. Mostra sue foto e le modifiche fatte per migliorarle mettendo in evidenza dei soggetti variandone il tono o dei trucchi per inquadrare qualcosa evitando che l’attenzione sia concentrata su una parte invece che su ciò che si vuole evidenziare.

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L’esempio è una foto scattata a Jorge Gutierrez e genitori il giorno prima.
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Cercare il momento giusto e scegliere la foto migliore.

Dopo questi esempi porta fuori chi sta seguendo il Workshop per fotografare per la città.

Questo era il “Pre-View”. Martedì sono iniziate le conferenze.