10 Dicembre 2014 16:00

Sotto18: un giovedì di musica, risate e turbamenti

La giornata di giovedì 11 dicembre 2014 al Festival Sotto18 si aprirà con l’appuntamento della sezione TeenVisionlo spazio dedicato agli under 20 e gestito congiuntamente da un gruppo di giovanissimi tra i 16 e i 18 anni e dallo staff del Festival – che conclude la presentazione dei film finalisti al Lux Prize. Il terzo e ultimo titolo che concorrerà per il premio annuale del Parlamento europeo in assegnazione il 17 dicembre, a Strasburgo, è Class Enemy (alle ore 14, Massimo 3), folgorante esordio del ventinovenne sloveno Rok Bicek, vincitore della Settimana della Critica a Venezia. I temi della repressività e severità scolastica al centro del film offriranno ai giovanissimi spunti di riflessione che saranno approfonditi nel corso dell’incontro con Aldo Pasquero, direttore artistico della Compagnia Faber Teater.

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Nel pomeriggio l’omaggio che il Festival dedica al centenario di Charlot si conclude con la proiezione (alle 16.30, Massimo 3) delle ultime due “comiche” in cartellone nella versione di recente restaurata dalla Cineteca di Bologna. Nella prima, The Floorwalker – Charlot caporeparto, del 1916, il personaggio di Chaplin interpreta la parte di un impudente cliente, fisicamente identico al supervisore delle vendite, che getta lo scompiglio in un grande magazzino, mentre, al centro della scena, una scala mobile gli consentirà di dar vita a una delle gag più note della sua carriera. Nella seconda, Behind the ScreenCharlot macchinista, sempre del 1916, il personaggio di Chaplin è impegnato, invece, a combinare guai su un set cinematografico, in veste sia di assistente attrezzista, sia di comparsa, in una geniale mini-parodia delle slapstick comedies di cui il regista è stato uno dei padri fondatori.

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Nel secondo pomeriggio, la musica, leit-motif di quest’edizione del Festival, è co-protagonista di due titoli in successione. Lo Sziget Festival che si tiene ogni estate sulla Óbudai-sziget, l’“isola della vecchia Buda” in mezzo al Danubio, e che è diventato nel tempo una delle manifestazioni di musica live più importanti d’Europa, è lo scenario al centro di ‘Free Entry – Ingresso libero’ (ore 17.30, Massimo 3), lungometraggio d’esordio della venticinquenne ungherese Yvonne Kerékgyártó. Vivace storia di formazione premiata nella categoria Fresh Danube Films al Festival goEast di Wiesbaden, il film vede protagoniste Betty e la sua amica W, due sedicenni di Budapest agli antipodi, l’una goffa e priva di esperienza, l’altra sicura di sé e del proprio fascino. Decise a non perdersi l’evento dell’anno, le ragazze partono per lo Sziget senza permesso dei genitori e senza soldi, procurandosi un po’ di marijuana da vendere in loco per racimolare il necessario. La loro inesperienza come spacciatrici, però, le caccerà in non pochi guai, finendo per dividerle e provocare un’inversione dei ruoli tra le due.

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Si torna, invece, musicalmente indietro nel tempo con il successivo Eden (alle 19, al Massimo 3), il terzo lungometraggio con cui la trentatreenne francese Mia Hansen-Løve – ospite nel 2012 a Sottodiciotto, definita da Varietyuna dei dieci registi internazionali da conoscere assolutamente” – rende omaggio alla stagione di straordinario successo della musica elettronica francese degli anni 90. Il protagonista è Paul, che a 17 anni scopre i rave, scappa di casa, diventa dj, si tuffa nella vita notturna e nella techno parigina, crea con il suo miglior amico il duo Cheers e una casa discografica, iniziando un’ascesa folgorante e pericolosa al tempo stesso. In parallelo, il film segue molti suoi coetanei che vanno nella stessa direzione, in particolare un altro duo che prenderà il nome di Daft Punk e sarà destinato a passare rapidamente dai club underground della capitale fino alla popolarità mainstream. Con una storia di formazione dichiaratamente modellata sulla struttura di Qualcosa nell’aria – il film del marito Olivier Assayas che racconta la generazione del ’68 attraverso la propria esperienza adolescenziale – Mia Hansen-Løve racconta la generazione del “French Touch” ispirandosi alla biografia familiare e in specifico alla giovinezza del fratello Sven, dj della scena elettronica parigina nel decennio d’oro 1990-2000, oggi scrittore e co-autore della sceneggiatura del film.

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Racconta una storia di formazione anche il film che chiude la serata di proiezioni, White Bird in a Blizzard (ore 21.30, Massimo 3), l’ultimo lungometraggio del provocatorio regista statunitense Gregg Araki, non certo nuovo alle esplorazioni dell’universo adolescenziale (Doom Generation, Ecstasy Generation, Splendor, Mysterious Skin), che torna sul tema con un film ambientato negli anni 80 e scandito da un’imponente colonna sonora d’epoca, con brani, tra gli altri, di Tears for Fears, Cure, Echo & the Bunnyme, Siouxsie, Jesus & Mary Chain, New Order, Talk Talk, Psychedelic Furs. Presentato allo scorso Sundance Film Festival, il film è tratto dal romanzo omonimo della scrittrice dark Laura Kasischke e interpretato da Shailene Woodley (la giovane protagonista di Colpa delle stelle), Eva Green e Christopher Meloni. La vicenda a tinte noir coinvolge la diciasettenne Kat Connors, che si ritrova a fare i conti con l’improvvisa scomparsa della lunatica madre. Avendo vissuto per tanto tempo in un clima di soffocamento e repressione emotiva, Kat considera quasi un sollievo la sua assenza e il padre, un uomo debole e con poca iniziativa, non può biasimarla. Con il passare del tempo, però, Kat comincia ad avvertire la mancanza della presenza materna e un giorno, rientrando a casa dal college, sarà costretta a confrontarsi con la verità che si cela dietro quella misteriosa partenza.

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Ingressi e info

Tutte le proiezioni e gli appuntamenti del Festival sono a ingresso gratuito.

Informazioni presso Aiace Torino, Galleria Subalpina 30, 10123 Torino; tel. 011 538962, 011 5067525;

fax 011542691; aiacetorino@aiacetorino.it; info@sottodiciottofilmfestival.it

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