I cattivi della finzione piacciono sempre molto, si sa. Non perché noi si voglia davvero essere come loro, anzi. Ma senza questa controparte, gli eroi (quelli della finzione letteraria) che ci stanno a fare? Ed è divertente immaginarsi un po’ cattivi, di quel tipo s’intende, di tanto in tanto, per sfogare, in modo sicuro, il nostro lato oscuro.
Nella realtà quotidiana, invece, gli eroi ci sono anche senza i cattivi: sono tutti quelli che rischiano la propria vita per gli altri, e non hanno super poteri. Poi ci sono, purtroppo, anche i cattivi, quelli veri, quelli in cui le parti “malate” del nostro improbabile e imperfetto cervello hanno il sopravvento. Di quelli si farebbe volentieri a meno: portano solo dolore e distruzione, e rappresentano un grosso rischio per la sopravvivenza della specie umana. Ma tant’è.
In attesa di una umanità sempre creativamente imperfetta, ma non più così “malata”, ci godiamo i cattivi dei fumetti. Questo è uno dei (non pochi) volumi a essi dedicati. Divertitevici!