Siamo arrivati con un paio di giorni d’anticipo, per sistemarci a nostro bell’agio e soprattutto stabilire il nostro piano di battaglia prima dell’apertura del festival. Anche quest’anno Annecy si presenta fittissimo di eventi, uno più bello dell’altro e spesso in concomitanza, così da rendere molto difficile l’impresa di stendere un, seppur vago, planning delle giornate.
Oltretutto, la prenotazione on-line delle proiezioni quest’anno ha subito un vero e proprio assalto alla baionetta e nel giro di poche ore (i ‘cancelli’ sono stati aperti a partire dalle ore 14.00 del 2 giugno scorso) non solo gli appuntamenti più ambiti sono andati esauriti (fra cui l’attesissima coversazione con il maestro Isao Takahata, sigh! Ma almeno noi potremo consolarci stasera alla cerimonia di apertura con la proiezione del suo ultimo film, ‘Kaguta no Hime‘) ma il network del Festival è letteralmente crollato per l’eccesso di contatti.
Nonostante questo i vostri audaci reporter, armati di santa pazienza e con più di un accidente rivolto agli spietati nativi digitali che sembrano dormirci, col pc! – hanno infine portato a termine l’impresa, compilando trionfanti il loro bravo calendario, tutto sommato meno dispiaciuti del previsto per gli appuntamenti saltati: ad Annecy non si resta mai delusi a lungo!
Ci siamo dunque dedicati a visitare il centro della città e, da brava novellina, mi sono affidata all’esperta guida del Gatto, che normalmente si perde fra le mura di casa, ma qui ad Annecy gode di una solida rete logistica di boulangeries, creperies, charcouteries, e chi più ne ha più ne metta … una sua dote, questa, che non mancherò mai di rimarcare a dovere.
Essendo un fine settimana, e per di più soleggiato e caldo come fossimo a ferragosto, le strade del lungolago erano già intasate di turisti, vacanzieri, sportivi (era in corso un torneo di beach volley o qualcosa del genere, e folle di giovani in costume affollavano il ‘Paquier‘, il grande prato verde che costeggia il lago). Presto abbiamo adottato uno speciale “passo della pantera”, strisciando contro i muri per evitare la canicola e sfruttare quel po’ d’ombra che ci ha permesso di non arrostire come wurstel e contemporaneamente non arenarci ogni metro nei banchi di gente (perché, tra l’altro, domenica era anche giorno di mercato…).
Verso le 14.00 di domenica stavamo ancora gironzolando nei pressi di Place de Menthon, tenendo d’occhio con finta indifferenza le tensostrutture che dall’anno scorso sostituiscono i consueti spazi del Centre Bonlieu, attualmente in ristrutturazione, e che ospitano le accettazioni per le varie categorie di partecipanti (studenti, ospiti, professionisti … e stampa! cioè noi, vabbé, seffaperdì). Beh, in breve si sono creati serpentoni di persone di ogni età (ho visto un signore nella coda degli studenti che poteva essere un mio trisavolo e che si è convinto solo dopo un bel po’ a cambiare fila unendosi alla nostra) che stazionavano davanti alle porte con ferrea determinazione, sotto un sole implacabile e bruciante.
Finalmente gli incaricati dell’ufficio stampa, mossi a pietà vedendoci quasi rantolare per la disidatrazione, si sono decisi ad aprire le porte e tutti ci siamo precipitati all’interno: caldo torrido anche lì!
Ad ogni modo … che bello poter finalmente sfoggiare il mio badge nuovo di zecca, che mi darà l’accesso alle proiezioni, alle conferenze, agli eventi del festival. A parte, ovviamente, tutti quelli che gli Sparalesto del Web mi han fregato on-line … pazienza, come ho detto non ci si può proprio lamentare qui ad Annecy.
Glom, reggerò l’urto? E soprattutto, come riuscirò a star dietro ad un Gatto sempre più ansioso di vedere tutto e ad Aladar, che sembra avere il dono dell’ubiquità? Pronti … via!!!
Come antipasto, potete ‘gustarvi’ le prime foto sul nostro blog.
Dai! Inondateci di notizie! :-)