3 Marzo 2014 09:55

“Se hai la puzza sotto il naso, non senti i profumi”

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“Decine e decine di anni per portare il fumetto anche in libreria (come nella francofonia) e il risultato è… che ci è arrivato il graphic novel.” Questo potrebbe sembrare, in effetti. Poi la realtà è, come sempre, più variegata, ma l’effetto pare questo: in edicola ci sono i fumetti, in libreria i romanzi a fumetti. La verità è che ci sono fumetti qua e là, e basta. Ma il rischio è di “nobilitare” ciò che si trova in libreria e “denobilitare” ciò che è in edicola, facendo quindi passi indietro di decine e decine di anni, giacché questa era la situazione, allora. Che la letteratura era in libreria e la robetta in edicola. Invece no. In edicola si trova dell’ottima letteratura a fumetti (e altrettante cose di scarso valore), proprio come in libreria. Sì, perché (e lo sa bene chi frequenta la letteratura scritta) non basta trovare uno spazio espositivo in libreria per trasformare la propria opera in un capolavoro. Sui nobili scaffali ci sono alcune opere eccelse e tantissime robette da un tanto al chilo. Ciò detto, è il caso di ricordare che anche le “robette da un tanto al chilo” hanno tutto il diritto di esistere e non solo perché la loro presenza consente un paragone con le vette della narrazione, ma perché non sono solo i capolavori a dare gioia ai lettori. Per fare un esempio, era il buon diavolo Geppo a darmi sollievo e un sorriso, quando andavo a fare i periodici prelievi di sangue da bambino, mica la Divina Commedia…

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