Uno strano e insidioso concetto sta prendendo piede in Francia, col rischio di diffondersi come virus nel resto d’Europa? La legge difende (tra il resto) il diritto di parodia (oltre a quello di critica, di stampa, di opinione ecc.), ma alcune sentenze d’oltralpe, venendo incontro alle richieste di Moulinsart (la ricca società che gestisce il patrimonio miliardario legato a Hergé e ai suoi personaggi tra ci Tintin), condannano una piccola casa editrice come la Léopard Masqué, o la BedeStory, o un povero scrittore come Bob Garcia (e vedremo quanti altri, ormai) non per aver violato il diritto di autore (che non è stato violato affatto), ne’ le citate leggi, ne’ per contraffazione, ne’ per plagio, ma – udite udite – per “parassitismo” (come potete leggere qui di seguito). Se un pericoloso (pericoloso per le libertà che ci sono per ora ancora familiari) concetto del genere diventasse, in questo modo, di uso comune nei tribunali, vedremmo forse condannati tutti i comici che fanno la parodia di Berlusconi, piuttosto che di Fassino, tutti i vignettisti che traggono da vivere da vignette nelle quali, come parassiti, non fanno altro che ritrarre e rappresentare personaggi famosi, e via così, estendendo il discorso a ogni arte, mezzo di comunicazione ecc.? Chissà, intanto le vittime dei continui attacchi legali di Moulinsart hanno scarse possibilità di ricorrere in appello, non avendo risorse tali da consentire di sopportare i costi e le lunghe attese processuali (per quanto più veloci, pare, delle nostre). Rischiano così di finire, banalmente, sul lastrico ed essere calpestati come… parassiti.
“Dans une lettre ouverte à Frédéric Mitterrand, un éditeur explique risquer la faillite car il est attaqué par Moulinsart SA pour ses parodies de Tintin. Nouvel épisode dans l’offensive des héritiers d’Hergé contre les défenseurs autoproclamés de la «tintinophilie»…” Full article: click here.