Il fumettista egiziano Magdy El Shafee, insieme al suo editore Mohamed Sharqawi, verranno processati il 4 aprile 2009 con l’accusa di aver utilizzato, nella graphic novel METRO, un linguaggio troppo spinto. L’opera, che si può definire il primo romanzo a fumetti in lingua araba, narra le vicende di Shehab, giovane programmatore coinvolto in un rapina da un politico corrotto … tematiche decisamente amorali, in effetti. Per le autorità del Cairo tutto ciò è risultato oltraggioso al punto da ritirare e confiscare dopo pochi mesi tutte le copie possedute dalla casa editrice Dar Malameh e ordinare l’arresto di Mohamed Sharqawi, il quale accuserà in seguito la polizia di sevizie. Magdy non si è mai perso d’animo, e confortato dalla solidarietà ricevuta dai colleghi stranieri, si è iscritto a Facebook per raccontare la sua storia e invitare tutti a scrivere la frase NO FOR METRO CONFISCATION AND TRIAL, SUPPORT FREEDOM OF ARTS AND EXPRESSION sul social network dando poi appuntamento ai propri sostenitori sabato mattina alle 9 alla stazione Metro Naguib per assistere al processo. La notizia è stata ricordata oggi, non a caso durante la tavola rotonda di Cartoons on the Bay sul diritto d’autore, dai giornalisti del quotidiano on-line http://www.agendacomunicazione.it/ sul quale è possibile trovare i link per la petizione pro-Metro e una bella intervista a Magdy nella quale rivela come il suo amore per il fumetto sia nato leggendo Corto Maltese di Pratt…
Egyptian cartoonist Magdy El Shafee ask a petion on Facebook to save his graphic novel Metro from confiscation and trial. News on http://www.agendacomunicazione.it/