11 Gennaio 2013 01:02

Dago – Notre-Dame de Lausanne

Dago Notre Dame pag.1Ancora Dago alle prese con la più bella saga delle sue avventure, quella “svizzera”, vissuta con disincanto e partecipazione (nessuna contraddizione nei termini: è il carattere del personaggio, ragazzi!), in quella terra fertile sia nella sua natura che nelle fedi della sua gente.

Ancora quella truppa geniale sudamericana all’opera: Wood alla sceneggiatura, Gomez e Tejada ai disegni, Moreno e Herrera ai colori. E, come sempre, la musica della band è straordinaria!

Questo strano avventuriero incontra nuovamente personaggi storici (qui c’è Calvino, per esempio) portatori di valori “alti”, di sogni ispirati, di cultura classica ma si fa scivolare addosso tutte le loro morali, incuriosito certo ma disilluso allo stesso tempo. Come Padre Ambrogio, il colto compagno di viaggio di turno.

Un sacerdote che dovrebbe pensare più al catechismo e meno al vino e alle critiche dei grandi” come dice il suo carceriere al quale Dago riesce a strapparlo per convincerlo a venire nel suo paesino per insegnare a leggere, a scrivere e, forse, a pensare ai suoi abitanti.

Dago Notre Dame pag.2Intanto, la disputa tra protestanti e cattolici comincia a trasformarsi in guerra, principi e città prendono posizione, la retorica persuasiva di Calvino pare inarrestabile. Al centro del racconto c’è la cattedrale gotica di Notre-Dame a Losanna, edificata nel 1275 per testimoniare l’Amore, ma profanata nell’ottobre del 1536, appena dopo una disputa di Calvino. Chi sia stato ancora oggi è un mistero, ma non ha importanza: di matti e fanatici ne è ancora pieno il mondo. Il fatto è che, da allora, nulla fu come prima e l’odio trova facilmente la sua ragione d’esistere. Come va a finire il racconto lo lascio, come sempre, al piacere della vostra lettura.

Mi preme, invece, stavolta evidenziare la prosa di Robin Wood. Altro che fumettaro, si tratta di un poeta e scrittore di livello. Chiudo con una sua citazione. Dago è da solo su una spiaggia, l’avventura è appena all’inizio: “Chiude il pugno con gusto, sentendo il morso dell’acqua ed il gradevole scivolare delle alghe e della sabbia e delle minute creature misteriose e invisibili che portano l’odore segreto del mare….alza il viso e inspira il profumo di sale e distanze, osserva le coste lontane e i fantasmagorici orizzonti che sembrano chiamarlo….”.

Hugo Pratt, a mio parere, ha trovato il suo erede!

[ Recensione di Nico Vassallo]

Dago

Notre-Dame de Lausanne

Uchronia Edirore, Frs 30

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