Roger Leloup, con la morte di Jacques Martin (col quale ha lavorato all’inizio della sua carriera), è l’ultimo autore vivente di quelli che lavorarono su Tintin per Hergé nei famosi Studios di Bruxelles. Ma Leloup è ormai da molti anni noto per la sua personale serie a fumetti, Yoko Tsuno, creata la sera del 25 dicembre 1968, che narra le avventure di una giovane giapponese esperta di elettronica, le cui cui storie (ambientate in giro per il mondo) sono caratterizzate dalla sensibilità e dai valori morali della protagonista, più che dalla sua abilità nelle arti marziali nipponiche. Nel deposito video della bella trasmissione Un Monde de Bulles è stata messa a disposizione del pubblico la puntata (trasmessa il 14 dicembre 2007) con l’intervista a Roger Leloup. Potete godervela facendo click qui. Scoprirete com’è che un ragazzo, che avrebbe dovuto fare il parrucchiere come il padre, è diventato uno degli autori classici del fumetto belga per la gioventù. Un’intervista che diventa, man mano, il racconto sincero dell’uomo, del suo senso di solitudine nella professione, dell’età che avanza, del disegnare e raccontare per se stesso, per il bambino che è ancora in lui, in solitudine, anzi, meglio, in compagnia solo di Yoko, che sente ormai come fosse una figlia vera, in carne e ossa, con una propria vita autonoma.
