18 Maggio 2012 06:58

Da Bambi a Lorax i "cartoni" ecologici

lorax1Settant’anni fa la parola ecologia era un termine che forse nemmeno gli addetti ai lavori conoscevano. La seconda guerra mondiale stava incendiando il pianeta, distruggendo foreste, città storiche e capolavori artistici, senza contare la vita di milioni di uomini e donne. Oggi quel mondo è stato ricostruito, ma un altro disastro – egualmente fragoroso e devastante, perché i motori delle auto, delle fabbriche o degli aerei fanno rumore e i loro gas inquinano – rischia di distruggerci. Contro questo pericolo combattono, talora in modo un po’ confuso, ambientalisti ed ecologisti, come già fece nel 1942 Walt Disney con un film, Bambi, che proponeva un discorso in difesa della natura e dei suoi abitanti. Bambi era un film naturalistico, che raccontava la vita del bosco e degli animali, in maniera realistica (l’incendio della foresta), drammatica (la morte della madre di Bambi), didascalica (col lorax-protects-dr-seuss-environment-o8130ogo-x-largegufo saggio che educa i giovani) o umoristica (con il coniglio e la puzzola compagni di giochi del cucciolo Bambi). Un film forse un po’ melenso, che tuttavia avrebbe poi spianato la strada a quella ricca produzione di documentari sulla natura, realizzati in seguito dalla stessa Disney e imitati un po’ in tutto il mondo con cortometraggi che in fondo sono spesso uno la copia dell’altro, perché gli animali, i boschi, le montagne sono sempre uguali. Più sfaccettato è invece il panorama dei film d’animazione che da tempo ormai affrontano con serietà temi e situazioni legate all’ecologia. Dalla Gabbianella all’Era glaciale, gli esempi non mancano, con risultati spesso soddisfacenti, sia sul piano artistico che su quello degli incassi. L’ultimo arrivato – uscirà il 1. giugno in Italia – è Lorax, il guardiano della foresta, ispirato al romanzo di Theodor Geisel che dr-seuss-the-lorax-images-2cac4nel 1970 scrisse una storia che non condannava la distruzione degli alberi, delle foreste e dei loro abitanti, ma denunciava la speculazione, l’avidità e l’ambizione economica, che c’è quasi sempre dietro ogni operazione del genere. il protagonista del film è Lorax, un buffo personaggio, quasi uno gnomo del bosco, basso, peloso, arancione con due baffoni da vichingo, che interviene ogni volta che qualcuno osa abbattere un albero. Il film non propone scene apocalittiche come Wall-E con la Terra trasformata un un’enorme pattumiera o rivoluzionarie come Animal United con gli animali in marcia verso l’ONU per difendersi. No, è una favola, come la storia che l’ha ispirato, con colori pastello, musiche adeguate, scene rassicuranti e una voce, quella di Danny De Vito, doppiatore di Lorax, che sembra proprio leggere una fiaba. (Articolo di Carlo Scaringi).