Troppo bello vedere, nelle foto di Federico Fiecconi, il mitico Bruno Bozzetto insieme a Diane Disney nel Museo di famiglia (Disney)! Per questo e tutti i dettagli relativi mi rimandiamo (click qui) al blog di Luca Boschi, nel caso ve lo foste perso. In coda ci troverete anche il trailer di un nuovo in animazione Disney, Arjun, che probabilmente non vedrete mai nelle sale occidentali. Sul perché dovreste andare fino in India, o attendere il relativo dvd, per godervelo ci sono, per ora, giusto delle ipotesi, che trovate nei commenti all’articolo citato, fra cui la nostra, per quel che vale, così riassunta: “Arjun (Arjuna in sanscrito) può essere definito un principe guerriero, uno dei grandi protagonisti dell’enorme e antichissimo poema epico indiano, 
Il Mahabharata. Questo è pieno di tantissime cose, tra cui l’inevitabile violenza, per ovvi motivi (tipo l’Iliade, per capirci) e basta vedere il trailer per notare che la inesorabile carica di violenza esplicita (parte integrante del racconto epico), per quanto si cerchi di contenerla, viene fuori in un modo che potrebbe risultare "sgradito" al pubblico occidentale, specie se si pensasse a Disney come “animazione per famiglie”. Si veda la scena in cui Arjuna usa la famosa spada composta da una lunga lamina ambiaffilata, l’urumi, difficile da usare (tipo la catena nel kung fu, ma persino peggio, per via del taglio) e affetta in due parti i corpi degli avversari… I fermo immagine sono spietati. Nota tecnica sull’urumi, o "spada a molla", per gli appassionati di arti marziali. E’ una delle tante armi incredibili delle arti marziali 
indiane. Si porta arrotolata, poi si slega e si agita in aria e già questo fa un rumore infernale, polvere, scintille e confusione (specie nella versione a lame multiple). Letale. Affilata da tutti i lati, roteata (tipo al catena del kung fu) crea una sorta di schermo difensivo circolare che disorienta l’avversario (che quando viene beccato viene letteralmente affettato, come si vede nel video). La si ferma riavvolgendola elegantemente attorno alla vita, con nonchalance…”. Ma se il motivo fosse solo questo, magari si potrebbe risolvere con qualche taglio qua e là, chissà.
