4 Aprile 2016 10:30

Zootropolis. Capolavoro Disney tra scene tolte e possibili seguiti.

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Nel mese di marzo il cinema ci ha regalato uno di quei film che si amano spassionatamente fin dal primo fotogramma visto: “Zootropolis”.

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Il nuovo lungometraggio Disney ha conquistato tutti battendo record d’incassi, sbalordendoci con la visione di un mondo dove tutte le specie animali mammifere convivono in una società simile alla nostra, in una meravigliosa città utopistica dove tutti possono convivere nonostante differenze di stazza e abitudini alimentari.

Un vero colpo di fulmine e chi scrive lo sa bene. Non solo per aver trovato da subito interessante l’idea anni fa, quando circolavano solo poche immagini abbozzate e la storia era ben lontana dalla forma definitiva.

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Un coniglio e una volpe sul palco di Annecy 2015?!

Chi scrive è stato tra i fortunati che hanno visto la presentazione al festival d’Annecy 2015. Sul palco sono stati presenti (in indimenticabili costumi da animali) Rich Moore e Jared Bush, rispettivamente direttore e co direttore del film. Vedendoli, sentendoli e ammirando le parti mostrate nessuno dei tantissimi presenti in sala ha avuto dubbi sul fatto che il film sarebbe stato grandioso. Siamo stati tutti conquistati dalla bellezza dei personaggi e della storia, dalla simpatia dei registi e dal loro modo di raccontare la nascita del film. Discutendo tra di loro si sono resi conto che da piccoli i loro film Disney preferiti sono stati quelli con animali umanizzati e, coraggiosamente, hanno voluto riportarli in voga.

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No, sono Rich “Bunny” Moore
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e Jared “Fox” Bush!

Inutile dire con quanta impazienza chi scrive ha aspettato l’uscita del film e quanto questo sia stato visto e rivisto con gioia. Perché ammettiamolo “Zootropolis” è un capolavoro, un lungometraggio di un’intensità e brillantezza come la Disney non faceva da anni (eccettuato “Ralph spaccatutto”, guarda caso dello stesso regista). Un film che riesce a non cadere mai di tono coinvolgendo un pubblico di tutte le età grazie a una storia dalle numerose chiavi di lettura e che può essere visto ripetutamente e restare sempre una scoperta.

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Ecco a voi Rich Moore e Jared Bush!

Gli autori sono riusciti a mettere insieme il poliziesco più serio, con scene da noir classico e thriller contemporanei, e le commedie poliziesche più scanzonate e i telefilm più geniali e spregiudicati (i riferimenti a “Soldato Jane”, “Il Padrino” e Breaking Bad sono così diretti che quando accadono si ride di piacere). Hanno unito tutto questo a un messaggio di giustizia, pace, amore, fiducia e convivenza di una forza assoluta e totalmente condivisibile, evitando brillantemente toni patetici o da trasmissione educativa.

La storia è incentrata sul superamento dei pregiudizi: quelli esistenti tra mammiferi, anticamente divisi tra predatori e prede; tra animali di grossa e piccola taglia; sul diverso trattamento riservato a maschi e femmine nel lavoro; sul pregiudizio che anche chi dice di esserne privo scopre di avere; sul “razzismo di ritorno” che le vittime riservano agli oppressori e che troppo spesso viene giustificato o tollerato.

Situazioni che mettono i protagonisti davanti a realtà sconvolgenti facendoli crescere oltre il semplice desiderio di realizzare il sogno di tutta una vita e che fanno loro capire cosa significhi realmente quel sogno. Così, ‘essere poliziotti per aiutare la gente e per rendere il mondo un posto migliore’, discorso fatto da Judy in uno dei momenti più critici del film, in cui la vediamo distrutta dalla consapevolezza dei propri errori, diventa non solo un esempio da seguire ma anche un chiaro collegamento ai tragici fatti da semi guerra civile accaduti negli ultimi anni tra polizia violenta e popolazione chiaramente discriminata per colore della pelle o per la religione professata. Fatti successi proprio durante lo sviluppo del film e che vengono condannati da questo senza mezzi termini, proponendo la figura di una polizia non violenta, che va in giro disarmata e si batte per tutti i cittadini. Così come colpisce subito il fatto che chi voglia usare paura e pregiudizi per prendere il potere sia un personaggio dai capelli “particolari” come uno dei candidati alla presidenza degli Stati Uniti d’America che “casualmente” porta avanti idee simili, anche se in modo molto meno sottile.

Tutto questo è fantastico. Chi scrive, però, ha visto la presentazione a Annecy e ha notato una cosa che lo ha colpito: la scena che i registi avevano mostrato con tanto orgoglio è stata tagliata. Era una versione estesa dell’incontro tra Nick e Judy in gelateria, perfettamente finita e che aveva fatto scoppiare il pubblico dalle risate. Nick racconta una storia tristissima sul “suo piccolo” dicendo al gelataio e agli altri che è muto, orfano, convinto a causa di una patologia mentale di essere  davvero un elefante e che lo ha appena adottato togliendolo da un triste orfanotrofio (detto con un suadente “Oggi ho preso la più bella decisione della mia vita”) dove nessuno lo voleva adottare perché gravemente malato e in fin di vita. Judy ascolta tutto in un crescendo di empatia e commozione che la porta alle lacrime e a convincere il gelataio a servirlo. Scena perfetta, finita ma tolta. Il dialogo che Judy ha con Nick appena uscita dal negozio, però, sembra avere più senso considerando questa parte che dava un effetto molto più dirompente alla successiva scoperta della verità.

Quindi la domanda è: perché hanno tolto una scena fantastica perfettamente finita è mostrata in prima visione mondiale come una delle parti geniali del film?

La prima risposta che viene in mente è che Nick dava un’immagine di sé tanto cinica da far decidere alla produzione di toglierla. Segue la seconda risposta, ovvero la tremenda possibilità che mostrare un uomo che adotta un bambino senza essere sposato sarebbe stato oggetto di polemiche da parte di qualche personaggio che trova l’idea sbagliata. Insomma, l’ipotesi del taglio per motivi di tempo sembra poco soddisfacente e si tratta di una scena davvero importante per descrivere il personaggio e che non può essere paragonata alle scene tagliate, e che recentemente sono state diffuse in rete, in cui vediamo Judy decorare la sua stanza con una foto della sua immensa famiglia.

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Scene con la ics tolte. Divertente, ma più avanti la camera ancora squallida avrebbe acquisto più senso.

Mentre chi scrive ragionava sul perché di questo taglio, ecco che qualcuno manda un tweet al regista linkandogli la fan art fatta dalla fan artist e illustratrice liryn93 e postata sulla sua pagina di Deviantart (chi scrive ringrazia l’autrice del permesso di pubblicarla e vi invita a vedere il resto dei suoi lavori cliccando qui, merita), che mostra Judy presentare Nick ai suoi genitori come suo fidanzato. Rich Moore ha risposto divertito al tweet dicendo che effettivamente esisteva una scena simile, ma è stata tolta e spera di poterla rimettere nel Blue Ray.

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“Zootropia alternative ending?” di Lyrin93 L’imbarazzante incontro a orecchie basse… troppo comica!
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E ecco l’ormai celebre tweet di risposta.

Quindi un’altra scena tolta e, probabilmente, perfettamente finita, se si vuole interpretare il volerla rimettere come parte integrante del film e non come un contenuto extra del Blue Ray. Anche qui la domanda è: “Perché toglierla?”. Come la precedente è una scena importante!

Il regista non dice chiaramente se Judy avrebbe presentato Nick come fidanzato o come collega, ma comunque, l’incontro tra i quattro sarebbe stata una scena alla “Indovina chi viene a cena?” fantastica da vedere.

È stata tolta, quindi, per motivi di tempo o perché mostrare una coppia mista sarebbe stato troppo anche se il film è fondato sull’integrazione? O come suggerito da un articolo di movie for kids (questo) già segnalato su afNews potrebbe essere il tema di un seguito?

Quante parti finite saranno state tolte e verranno davvero messe nel Blue Ray? Purtroppo dovremo aspettarne l’uscita per saperlo. Ma se ci sono varrà la pena comprarsi il lettore apposta.

Tornando alla coppia Nick e Judy, per quanto il pubblico sia diviso tra chi preferisce pensarli come una coppia di amici stile telefilm poliziesco anni ’80/’90 e altri che li vogliono come coppia d’innamorati, il regista Rich Moore sembra tendere alla versione sentimentale. Questi, però, non può confermare niente e sembra divertirsi parecchio a rispondere ai tweet che i fans gli mandano.

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Tutta questa riservatezza, più l’enorme successo del film, più il fatto che il mondo immaginato è stupendo e davvero pieno di infinite possibilità fanno subito pensare alla possibilità di un seguito per il cinema e magari anche ad una serie animata.

Anche in questo caso il regista stuzzica i fans senza confermare niente. L’unica cosa che si può fare è ipotizzare, partendo dai molti tweet dove Moore risponde alle domande riguardanti Nick, a un seguito incentrato sul passato del nostro amico volpe. Un seguito nel quale potremo scoprire la presenza o meno del padre di Nick e conoscere la madre, che sembra desiderare l’arrivo di nipotini. L’unica certezza che ci è data avere al momento è l’uscita di una Graphic Novel per giugno.

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Tutto queste riflessioni, speranze, dubbi, richieste e sogni sono dovuti a un lungometraggio animato Disney da subito considerato tra i migliori realizzati, nonostante i possibili tagli alla storia. L’ennesima dimostrazione che la Disney quando realizza storie con protagonisti animali antropomorfi e non è imbattibile e di quanto una grande storia possa ispirare un mondo migliore per tutti noi.

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Pero per favore, per il seguito veloci eh? Vero che sarete veloci? vero? Come sarebbe a dire “Ci pensa Flash????”

 

Una risposta a “Zootropolis. Capolavoro Disney tra scene tolte e possibili seguiti.”

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