10 Luglio 2013 05:57

I giustizieri metropolitani sono tra noi

Fumetto 86 2013Sono moltissimi i giustizieri di carta protagonisti di infinite storie a fumetti. Forse i più numerosi e senz’altro i più popolari sono quelli del West, ma ci sono anche i giustizieri del mare, della giungla (Phantom, per esempio) e perfino della notte, mentre un filone molto ricco è quello dei giustizieri metropolitani, benemeriti personaggi che fanno il possibile per aiutare, o magari sostituire, le forze dell’ordine. E’ questo il tema d’apertura di Fumetto n. 86, la preziosa rivista dell’ANAFI che dedica il suo inserto centrale a Sergio Bonelli, visto attraverso testimonianze e ricordi di molti addetti ai lavori. E’ difficile individuare il capostipite di questa “dinastia”, perché nel mondo dell’immaginario disegnato (e non solo) sono molti i protagonisti che possono contendersi il primato. In ogni caso, quasi per introdurre l’argomento, Luciano Tamagnini ne evoca almeno tre che in tempi diversi hanno lasciato un segno per originalità e spessore, come Devil, Spiderman o il Punitore, ma forse il più celebre di tutti è Batman, l’uomo pipistrello nato nel 1939 sulla scia di Superman, e che ancor oggi non accenna a perdere colpi, anche perchè periodicamente rilanciato dai film hollywoodiani. Oltre che nei comic-books, Batman ha avuto una ricca produzione nel settore delle strisce quotidiane, come testimonia, con certosina precisione statistica, anche Alberto Becattini, cui si deve inoltre la “scoperta” di un personaggio quasi totalmente sconosciuto in Italia, quel Beetle Blue (ovvero lo Scarafaggio blu), nato sul finire degli anni Trenta, creato da Will Eisner [ma la paternità è controversa: click qui – NdR] che poi lo abbandonò per Spirit, e arrivato fino ad oggi, sia pure tra intervalli editoriali e creativi. All’inizio Beetle Blue era Dan Garret, un poliziotto dalla doppia personalità, e con qualche potere in più. in seguito, quando negli anni Sessanta è stato realizzato da Steve Ditko, è diventato Ted Kord, nuovo nome ma molti punti di contatto con il predecessore. Col passar del tempo questo Scarafaggio è entrato nel club dei supereroi della DC Comics, dove vivacchia alla meglio. Il filone ha avuto un certo sviluppo anche in Italia, per esempio sul finire degli anni Quaranta quando Roberto Renzi e Augusto Pedrazza crearono la figura della Dama di Picche, una coraggiosa ragazza che combatte il crimine metropolitano soprattutto a Londra. Il nome forse evoca quello allora popolare dell’Asso di Picche, primo successo della coppia Alberto Ongaro (ai testi) e Hugo Pratt, apparso sulle pagine dell’ormai mitica rivista del dopoguerra. Paolo Gallinari si è divertito a cercare sviste e refusi apparsi nelle prime puntate, frutto di fretta e inesperienza, che non si ritrovano nelle storie pubblicate poi in Argentina e ora riproposte in un volume della stessa ANAFI. Concludiamo con altro piccolo personaggio, praticamente dimenticato, e cioè l’Asso di Quadri, un simpatico e sveglio ragazzino creato da Sergio Asteriti che nel suo piccolo fa di tutto perché i cattivi vengano sconfitti, ma qualche volta combina divertenti pasticci, molto apprezzati oltre mezzo secolo fa dai bambini di ieri. (Carlo Scaringi).

2 risposte a “I giustizieri metropolitani sono tra noi”

  1. Esatto, correggiamo il pezzo di Scaringi, grazie. E’ solo alla fine del suo complesso percorso che è approdato alla DC Comics. Nato per la Fox Comics nel 1939, passò alla Holyoke Publishing, alla Charlton Comics, alla Americomics e poi alla DC nel 1983. Rinnovato come d’uso nel 2006. La paternità è controversa.

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