3 Agosto 2012 01:27

La Repubblica coi disegnatori della Città Nascosta

Immagine Muò ( x Menozzi)L’Anonima Fumetti segnala: Anche questo Sabato (4 Agosto), non perdetevi in edicola La Repubblica. Infatti, nel paginone di ESTATE Piemonte potrete godervi il quinto racconto, scritto da un’allieva del Master della Scuola Holden, illustrato da Fabrizio Muò (Accademia Albertina) che avrete modo di apprezzare nel 3° numero de “La città nascosta” (di prossima uscita su afnews.info), con il fumetto “Musica”, per il quale il giovane talento ha realizzato i disegni, il colore e il lettering. La scrittrice della Holden, presentata nel prossimo numero de La Repubblica, è Elisa Menozzi, col racconto ”La bicicletta e il respiro di Arianna”. Come vi avevamo già comunicato, il tema generale sulla quale questi giovani talenti si confronteranno per tutta l’estate (ogni sabato) è: 2012 Fuga a Torino.

Il racconto della Menozzi è drammatico nella descrizione della quotidianità algida ed egoista che spesso caratterizza la vita sociale in una grande città. Una fuga, dopo tanti anni di vita a Berlino, ed un approdo nella sua città,Torino. Pochi soldi in tasca, il sogno di diventare una scrittrice, l’impatto con l’aridità di donne arcigne (la sua coinquilina) o, peggio, con l’amministratore del condominio che le impedisce, a norma di Regolamento, di parcheggiare una bici nel cortile, esempio di tanti uomini ai quali, se li infili una “divisa” sociale addosso, li trasformi in persecutori. Squallore di vite sprecate a far “rispettare” regole assurde. Ed assurda, eppur reale, la descrizione di balconi di palazzi di periferia foderati da teli di plastica verde bottiglia: “Interi condomini impacchettati, appartamenti ancora da scartare ma già vecchi e impolverati di smog.”

Non importa quanto ci sia di autobiografico nella scrittura della Menozzi. Anche Bukowski, descriveva la sue squallide giornate. L’importante è come scrivi e la nostra giovane scrittrice, è dotata di un linguaggio efficace, scarno che rende la sensazione di soffocamento della quotidianità. Quando, alla fine, la protagonista “tornò a respirare normalmente”, lo facciamo anche noi lettori. Respira perché scappa nel centro di Torino, lontana, per un po’, dalla persecuzione della “normalità” degli avari e degli imbecilli.

E ancor ci viene in mente l’aforisma di Bukowski: La Bibbia dice, "Ama il prossimo tuo". Potrebbe anche voler dire lascialo in pace.

L’illustrazione di Fabrizio Muò, privilegia l’altra protagonista del racconto, accanto ad Arianna, mettendo al centro dell’illustrazione la città, le sensazioni che trasmette, il suo essere comunque viva. Il “momento” topico prescelto è la fuga della ragazza dal condominio, quando si perde per le strade, nelle prime luci dei lampioni, lasciandosi trasportare dalle sensazioni e dai panorami magnifici che Torino sa regalare. Muò cerca di trasmettere questo senso di meraviglia, cornice di colline e orizzonti, sfondo perfetto per scorci di periferia nascosti e spettacolari.

La Redazione de “La città nascosta” – www.afnews.info/wordpress/speciali/la-citta-nascosta/