De La Guera Granda di Luca Pozza avevo già parlato su afNews (click qui). Racconto, crudo e senza redenzione, sull’orrore della prima guerra mondiale nell’altopiano di Asiago del 1916, che mi costringe, scorrendone le immagini, a considerare che quell’orrore di brandelli di carne che volano dappertutto non è più limitato allo schifo delle trincee, dove già era insopportabile. La stupida malvagità del terrorismo ce lo porta sotto casa, ce lo ha fatto diventare disgustosamente “normale”. Come un temporale, come una inondazione, come un’eruzione. Solo che, invece, è il prodotto della (dis)umanità. Per cui ci costringe a lottare per i nostri valori, a resistere all’odio e alla violenza, a reagire alla stupida malvagità, non solo a piangere (per/con) le vittime (che sono sia morti e feriti, sia chi li ama).
