26 Aprile 2012 06:03

Il Mago, una grande rivista o una rivista grande?

scan464All’inizio degli anni Settanta, sulla scia di mensili come Linus ed Eureka, nonché il raffinato Kirk, c’è stata una vera fioritura di riviste che oggi si possono definire d’annata, ma soprattutto d’autore. Particolarmente ricco fu il 1972 che vide la nascita tra l’altro dell’Echo des Savanes in Francia, di Zack in Germania e di Sorry e il Mago, oltre al Corriere dei Ragazzi, in italia. Tra queste il Mago, edito dalla Mondadori che voleva così rispondere alla Milano Libri rizzoliana, fu forse la novità più significativa, anche se resta insoluto il dilemma di fondo: fu una grande rivista per l’originalità e i contenuti, oppure solo una rivista grande, per il formato veramente insolito, a mezza via tra l’A/3 e l’A/4 delle fotocopie? Per molti fu una grande rivista, anche se poi la maggioranza dei lettori cominciarono a trascurarla, facendo perdere copie e formato. La sua vita si concluse nel 1980 dopo un centinaio di numeri e un formato simile a quello di Linus e affini. Al di là di tutto, il Mago è stato un interessante esperimento editoriale, soprattutto all’inizio quando Mario scan465Spagnol e la coppia Fruttero e Lucentini fecero del mensile una preziosa antologia del meglio, o quasi, del fumetto mondiale, sia con la riproposta di vecchie storie umoristiche di Jacovitti (come quella gustosa parodia del nazismo e delle dittature nota come Heil Flitt) o di Asterix e Luke Lucky che di racconti avventurosi, egualmente d’autore, come il ciclo di Mort Cinder del maestro Alberto Breccia, oppure le storie western di Cisco Kid o poliziesche di Dick Tracy. Per lungo tempo la rivista fu diretta da Bepi Zancan, che forse perse qualche colpo rispetto ai predecessori, ma ebbe il merito di aver lanciato diversi bravi autori italiani, dagli Origone di Nilus al Panebarco di Big Sleeping, da Vittorio Giardino (con Sam Pezzo) a Giorgio Cavazzano, non ancora catturato dal mondo disneyano. L’importanza di questo mensile venne confermata negli anni Ottanta dall’arrivo di altre riviste come Orient Express, Comic Art o l’Eternauta, che ne seguirono la strada. (Articolo di Carlo Scaringi).

Una risposta a “Il Mago, una grande rivista o una rivista grande?”

  1. grazie per questo “ricordo” della rivista Il Mago… Ho collaborato, nel 1980 con un racconto -Il gatto- e Bepi Zancan era una splendida persona… E’ stata una bella esperienza anche se per me, molto limitata. Peccato!! renata.

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