www.afnews.info segnala:
“Ho studiato animazione digitale negli anni Ottanta, in Australia, però essendo musicista ero in grande vantaggio al colloquio per la scuola di cinema perché loro percepiscono chi fa animazione e chi fa musica, molto simili come mentalità, come ragionamento e come cultura. Lo noto anche tra i miei studenti: quasi sempre i più bravi sono musicisti. Siccome quello che faccio io è ritmo visuale e contrappunto con la musica, per me essere musicista non è fondamentale però aiuta un bel po’. Ho animato Galileo’s Journey a Campobasso e qualcuno mi ha detto che la musica sembrava composta per i visual ma era il contrario”…
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