Note a latere:
Di cosa si occupa un console
L’attività dei consoli è disciplinata dalla Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963, in base alla quale il console ha la funzione di:
- proteggere, nello Stato di residenza, gli interessi dello Stato d’invio e dei suoi cittadini;
- favorire lo sviluppo di relazioni commerciali, economiche, culturali e scientifiche tra lo Stato d’invio e lo Stato di residenza e incentivare le relazioni amichevoli fra gli stessi;
- informarsi delle condizioni e dell’evoluzione della vita commerciale, economica, culturale e scientifica dello Stato di residenza e farne rapporto al Governo dello Stato d’invio;
- concedere passaporti e documenti di viaggio ai cittadini dello Stato d’invio, così come visti e documenti appropriati alle persone che desiderano recarsi in questo Stato;
- prestare soccorso e assistenza ai cittadini dello Stato d’invio;
- agire come notaio e ufficiale dello Stato civile ed esercitare funzioni d’ordine amministrativo;
- tutelare gli interessi di tutte le persone fisiche o morali dello Stato d’invio;
- tutelare gli ‘interessi dei minorenni e degli incapaci, cittadini dello Stato d’invio;
- trasmettere atti giudiziali e stragiudiziali o eseguire commissioni rogatorie;
- esercitare i diritti di controllo e d’ispezione sui navigli marittimi e sui battelli fluviali e sugli aeromobili immatricolati nello stesso, oltre che prestare assistenza in caso di necessità;
Come anticipato, il console non ha a che fare con questioni di politica internazionale: questo ruolo è affidato alla figura dell’ambasciatore. Oltre alle funzioni meramente amministrative, i consolati si occupano di fare in modo che all’estero non vengano violati di diritti dei loro cittadini o venga limitata la loro libertà.
Per quanto attiene allo specifico ruolo di console onorario, per quanto goda delle stesse immunità e privilegi dei consoli di carriera, si tratta di una posizione alla quale non si accede tramite concorsi: il console onorario viene nominato direttamente dal Paese d’invio.
Quali sono le immunità consolari
Chi svolge il ruolo di console è soggetto alle seguenti immunità consolari:
- la libertà di comunicazione e l’inviolabilità della corrispondenza tra il posto consolare e le autorità dello Stato d’invio o la sua missione diplomatica;
- l’inviolabilità personale, limitata all’arresto e alla detenzione;
- la libertà di movimento e la libertà di comunicazione compresi i corrieri diplomatici o consolari, la valigia diplomatica o consolare e i messaggi crittografici;
- l’inviolabilità degli archivi e delle stanze consolari;
- l’inviolabilità dell’abitazione dell’agente consolare, se si trova nello stesso edificio del posto consolare;
- l’immunità dalla giurisdizione, che è valida soltanto per gli atti che attengono all’esercizio delle funzioni consolari;
- l’esenzione fiscale dalle imposte dirette personali;
- l’esenzione dai diritti doganali e dall’ispezione doganale;
- l’esenzione dall’obbligo di testimoniare in sede processuale.
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