(dalla nostra agente ad Annecy Alice Buscaldi)
Giunto alla sua 47ma edizione, il Festival Internazionale di Film d’animazione di Annecy si rinnova con un format più lungo delle precedenti: inizio della programmazione di domenica con le prime proiezioni e la cerimonia di apertura in onore del Paese ospite, il Messico, e un programma più ‘colorato’ che mai.
Ad aprire la settimana come ormai consuetudine ad Annecy, l’associazione divenuta oramai una sorta di ‘madrina’ del Festival, Women in Animation, curatrice del World Summit WIA che anche quest’anno ha dedicato il focus principale alla lotta contro gli stereotipi di genere.
A sette anni dalla sua fondazione, Margaret Dean – Presidente di WIA e Direttrice di Studio a Skybound Entertainment – ricorda come nonostante i grandi progressi fatti fino ad ora, ancora se ne possano fare per rendere il domani migliore. Ad accompagnarla all’apertura della conferenza c’è Mikael Marin – Direttore del Festival e CITIA – il quale inevitabilmente ritorna, come già avvenuto nel discorso tenuto alla serata inaugurale, un pensiero di vicinanza ai feriti dell’aggressione avvenuta giovedì scorso sul Paquier ricordando come ogni giorno si possa fare la differenza se si persegue il bene comune.
Ad unirsi alla lotta di WIA contro gli stereotipi di genere quest’anno è l’organizzazione no profit GLAAD, il cui obiettivo è quello di rappresentare e sostenere la comunità LGBTQ + attraverso servizi mirati di incontri e consulenze volti a promuovere la diversità attraverso un linguaggio più inclusivo.
Megan Townsend – Direttrice del reparto di Ricerca e Analisi a GLAAD – ha raccontato attraverso numeri e tesimonianze mediatiche di come il riconoscimento del mondo queer nelle serie tv e nel linguaggio comune impatti in modo positivo su tutti coloro che non si riconoscono in un’identità precisa e che in tal modo possono sentirsi comunque rappresentati e appartenenti ad una comunità.
Il compito congiunto di GLAA e di WIA – ha spiegato Megan Townsend – è anche quello di lottare contro la continua disinformazione creata da aziende ed entità che vogliono dividere le comunità instigando la paura verso le minoranze al fine di rinforzare le dinamiche di potere già esistenti.
A questa lotta per il riconoscimento della comunità queer hanno dato il loro sostegno anche Paula Boffo – Direttrice creativa presso OJO RARO, Leslie Pulsifer – Sceneggiatrice e Animatrice autonoma, Molly Ostertag – Sceneggiatrice e Artista autonoma e Alex Hanson – Sceneggiatrice che, guidate da Tendayi Nyeke – Co – Produttrice Esecutiva presso NETFLIX ANIMATION STUDIOS, hanno parlato di come la creatività sia amica della comunità queer perché consente di creare storie e personaggi ideali con i quali ci si può immedesimare, e che possono diventare simboli della comunità queer stessa (chi scrive ha amato Steven Universe, She-Ra, Avatar Korra e tanti altri analoghi serial proprio per questo!).
Da un punto di vista di leadership e coordinamento del lavoro il tema queer è stato affrontato dalle ospiti della seconda tavola rotonda che ha riunito Deepa Joshi – Co-CEO INCESSANT RAIN, Vicky Jenson – Direttrice presso SKYDANCE ANIMATION, Lou Bones – Direttrice Creativa presso PSYOP, Nosipho Van Den Bragt – CEO CHOCOLATE TRIBE, Emilie Walmsley – Direttrice d’animazione presso EDDY ANIMATION, Noriko Matsumoto – Produttrice Esecutiva presso DWARF, Ramsey Naito – Presidente PARAMOUNT & NICKELODEON, Nora Twomey, co-fondatrice e Direttrice creativa presso CARTOON SALOON, Nate Diana (N.D.) Stevenson – Autrice e Illustratrice di NIMONA, Anna Ginsburg – Direttrice presso STRANGE BEAST e le moderatrici Julie Ann Crommett – CEO Collective Moxie e Margaret Dean – Presidente di WIA e Direttrice di Studio a Skybound Entertainment.
Con loro sono state esaminate le difficoltà che si nascondono dietro la guida di un team di creativi quando le storie raccontate sono profondamente intime e la soddisfazione portata dal guidare un gruppo di artisti diversificato.
“Un leader capace di assecondare e sfruttare la sensibilità del suo team è un leader che riesce a rompere i codici sociali tradizionali e che può attuare cambiamenti sostenibili nella riorganizzazione del nostro settore” – è la tesi sostenuta da Ramsey Naito e Nora Twomey durante il loro panel.
Il mese di giugno è riconosciuto a livello mondiale come il mese del Pride, e tutti noi di AfNews non possiamo che essere contenti che anche il Festival di Annecy abbia deciso di omaggiare con le sue conferenze e programmi speciali la comunità LGBTQ+ .