afNews 18 Gennaio 2024 08:08

Non è vero che tutto il Governo di M. è fascista!

Il Ministro Sangiuliano è antifascista, lo ha detto, sbaglio? Avrebbe persino fatto la Resistenza Partigiana (se ci fosse stato)! Oh, meno male che qualcuno c’è, tra tanti che non lo sono! Lo puoi sentire viva vox su: https://www.instagram.com/reel/C2NP-voMz-i/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==

Magari è anche anticomunista, certo, non è un reato (come non lo è, in Italia, essere comunista). 🙂
Il reato è essere fascista (di destra, di sinistra ecc.). Posso aggiungere che non mi piace per niente il modo aggressivo e arrogante con cui certi politici nostrani affrontano i lavoratori del giornalismo. Un pessimo esempio. IMVHO.
Comunque, il Ministro antifascista e anticomunista ha preso il microfono di mano al giornalista e ha a sua volta chiesto a tutti i giornalisti presenti “Lei è anticomunista?” – chissà cosa pensava di fare, eheheh! 🙂 Ovviamente tutti erano anticomunisti tanto quanto lui – e ovviamente antifascisti, a differenza di altri del suo governo.
Sempre ricordando che in Italia, stando alla Nostra Costituzione e alle relative leggi, il fascismo (oltre a essere merda) è reato. Come dovrebbe ben sapere e sicuramente saprà anch’egli. 🙂
La questione è ben descritta qui di seguito, circa gli orrori del Comunismo Stalinista (che rientra di diritto nella categoria dei “fascismi” come il nazismo) et similia:
Cosa dice esattamente la risoluzione del Parlamento Europeo circa nazismo e comunismo? https://www.wired.it/attualita/politica/2019/09/25/risoluzione-parlamento-ue-comunismo-nazismo/ – letto? Ora è tutto più chiaro, vero?

Anche per il signor Ministro che sicuramente se la ricorda quasi a memoria, quella risoluzione: la Politica è il suo lavoro.
Comunque, per la precisione, ecco il testo ufficiale completo della risoluzione citata: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html
Qui riporto solo i punti finali, ché sia chiaro cosa “dicono” agli Stati Europei fra cui l’Italia:

… omissis …

1. ricorda che, come sancito dall’articolo 2 TUE, l’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze; rammenta che questi valori sono comuni a tutti gli Stati membri;

2. sottolinea che la Seconda guerra mondiale, il conflitto più devastante della storia d’Europa, è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti, in base ai quali due regimi totalitari, che avevano in comune l’obiettivo di conquistare il mondo, hanno diviso l’Europa in due zone d’influenza;

3. ricorda che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell’umanità, e rammenta l’orrendo crimine dell’Olocausto perpetrato dal regime nazista; condanna con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l’umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari;

4. esprime il suo profondo rispetto per ciascuna delle vittime di questi regimi totalitari e invita tutte le istituzioni e gli attori dell’UE a fare tutto il possibile per garantire che gli orribili crimini totalitari contro l’umanità e le gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani siano ricordati e portati dinanzi ai tribunali, nonché per assicurare che tali crimini non si ripetano mai più; sottolinea l’importanza di mantenere vivo il ricordo del passato, in quanto non può esserci riconciliazione senza memoria, e ribadisce la sua posizione unanime contro ogni potere totalitario, a prescindere da qualunque ideologia;

5. invita tutti gli Stati membri dell’UE a formulare una valutazione chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime nazista;

6. condanna tutte le manifestazioni e la diffusione di ideologie totalitarie, come il nazismo e lo stalinismo, all’interno dell’Unione;

7. condanna il revisionismo storico e la glorificazione dei collaboratori nazisti in alcuni Stati membri dell’UE; è profondamente preoccupato per la crescente accettazione di ideologie radicali e per il ritorno al fascismo, al razzismo, alla xenofobia e ad altre forme di intolleranza nell’Unione europea ed è turbato dalle notizie di collusione di leader politici, partiti politici e forze dell’ordine con movimenti radicali, razzisti e xenofobi di varia denominazione politica in alcuni Stati membri; invita gli Stati membri a condannare con la massima fermezza tali accadimenti, in quanto compromettono i valori di pace, libertà e democrazia dell’UE;

8. invita tutti gli Stati membri a celebrare il 23 agosto come la Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari a livello sia nazionale che dell’UE e a sensibilizzare le generazioni più giovani su questi temi inserendo la storia e l’analisi delle conseguenze dei regimi totalitari nei programmi didattici e nei libri di testo di tutte le scuole dell’Unione; invita gli Stati membri a promuovere la documentazione del tragico passato europeo, ad esempio attraverso la traduzione dei lavori dei processi di Norimberga in tutte le lingue dell’UE;

9. invita gli Stati membri a condannare e contrastare ogni forma di negazione dell’Olocausto, compresa la banalizzazione e la minimizzazione dei crimini commessi dai nazisti e dai loro collaboratori, e a prevenire la banalizzazione nei discorsi politici e mediatici;

10. chiede l’affermazione di una cultura della memoria condivisa, che respinga i crimini dei regimi fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato come modalità per promuovere la resilienza alle moderne minacce alla democrazia, in particolare tra le generazioni più giovani; incoraggia gli Stati membri a promuovere l’istruzione attraverso la cultura tradizionale sulla diversità della nostra società e sulla nostra storia comune, compresa l’istruzione in merito alle atrocità della Seconda guerra mondiale, come l’Olocausto, e alla sistematica disumanizzazione delle sue vittime nell’arco di alcuni anni;

11. chiede inoltre che il 25 maggio (anniversario dell’esecuzione del comandante Witold Pilecki, eroe di Auschwitz) sia proclamato “Giornata internazionale degli eroi della lotta contro il totalitarismo“, in segno di rispetto e quale tributo a tutti coloro che, combattendo la tirannia, hanno reso testimonianza del loro eroismo e di vero amore nei confronti dell’umanità, dando così alle future generazioni una chiara indicazione dell’atteggiamento giusto da assumere di fronte alla minaccia dell’asservimento totalitario;

12. invita la Commissione a fornire un sostegno effettivo ai progetti di memoria e commemorazione storica negli Stati membri e alle attività della Piattaforma della memoria e della coscienza europee, nonché a stanziare risorse finanziarie adeguate nel quadro del programma “Europa per i cittadini” per sostenere la commemorazione e il ricordo delle vittime del totalitarismo, come indicato nella posizione del Parlamento sul programma “Diritti e valori” 2021-2027;

13. dichiara che l’integrazione europea, in quanto modello di pace e di riconciliazione, è il frutto di una libera scelta dei popoli europei, che hanno deciso di impegnarsi per un futuro comune, e che l’Unione europea ha una responsabilità particolare nel promuovere e salvaguardare la democrazia e il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, sia all’interno che all’esterno del suo territorio;

14. sottolinea che, alla luce della loro adesione all’UE e alla NATO, i paesi dell’Europa centrale e orientale non solo sono tornati in seno alla famiglia europea di paesi democratici liberi, ma hanno anche dato prova di successo, con l’assistenza dell’UE, nelle riforme e nello sviluppo socioeconomico; sottolinea, tuttavia, che questa opzione dovrebbe rimanere aperta ad altri paesi europei, come previsto dall’articolo 49 TUE;

15. sostiene che la Russia rimane la più grande vittima del totalitarismo comunista e che il suo sviluppo in uno Stato democratico continuerà a essere ostacolato fintantoché il governo, l’élite politica e la propaganda politica continueranno a insabbiare i crimini del regime comunista e ad esaltare il regime totalitario sovietico; invita pertanto la società russa a confrontarsi con il suo tragico passato;

16. è profondamente preoccupato per gli sforzi dell’attuale leadership russa volti a distorcere i fatti storici e a insabbiare i crimini commessi dal regime totalitario sovietico; considera tali sforzi una componente pericolosa della guerra di informazione condotta contro l’Europa democratica allo scopo di dividere l’Europa e invita pertanto la Commissione a contrastare risolutamente tali sforzi;

17. esprime inquietudine per l’uso continuato di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali e ricorda che alcuni paesi europei hanno vietato l’uso di simboli sia nazisti che comunisti;

18. osserva la permanenza, negli spazi pubblici di alcuni Stati membri, di monumenti e luoghi commemorativi (parchi, piazze, strade, ecc.) che esaltano regimi totalitari, il che spiana la strada alla distorsione dei fatti storici circa le conseguenze della Seconda guerra mondiale, nonché alla propagazione di regimi politici totalitari;

19. condanna il fatto che forze politiche estremiste e xenofobe in Europa ricorrano con sempre maggior frequenza alla distorsione dei fatti storici e utilizzino simbologie e retoriche che richiamano aspetti della propaganda totalitaria, tra cui il razzismo, l’antisemitismo e l’odio nei confronti delle minoranze sessuali e di altro tipo;

20. esorta gli Stati membri ad assicurare la loro conformità alle disposizioni della decisione quadro del Consiglio, in modo da contrastare le organizzazioni che incitano all’odio e alla violenza negli spazi pubblici e online, nonché a vietare di fatto i gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi altra fondazione o associazione che esalti e glorifichi il nazismo e il fascismo o qualsiasi altra forma di totalitarismo, rispettando nel contempo l’ordinamento giuridico e le giurisdizioni nazionali;

21. sottolinea che il tragico passato dell’Europa dovrebbe continuare a fungere da ispirazione morale e politica per far fronte alle sfide del mondo odierno, come la lotta per un mondo più equo e la creazione di società aperte e tolleranti e di comunità che accolgano le minoranze etniche, religiose e sessuali, facendo in modo che tutti possano riconoscersi nei valori europei;

22. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla Duma russa e ai parlamenti dei paesi del partenariato orientale.


Il fatto che la risoluzione non contenga la parola “fascismo”, ma solo “nazismo”, “comunismo stalinista” ecc. non vuol dire che non si sappia che il Nazismo  e lo Stalinismo (ecc.) sono dei “fascismi” – è risaputo e accettato oggidì. Per il resto, il richiamo formale del Parlamento Europeo agli Stati membri non mi pare abbia dato grandi risultati, nei paesi più “vicini” al fascismo storico o allo stalinismo storico. Ma spero di sbagliarmi…
In ogni caso, gli artifizi lessicali e le dita dietro cui nascondersi di certi politici, contano davvero men che niente: ciò che si chiede, ai politici come a qualunque altra persona, è di essere Umani, non merde umane. I “fascismi” non sono umani per loro intrinseca natura, rappresentano l’annullamento dell’Umanità. Per non parlare della futura umanità.


Superman si sa che ha spesso lottato contro i nazisti (e i fascisti et similia), ma queste due tavole lo mostrano eccezionalmente portare in giudizio sia Hitler, sia Stalin. La data della storia chiarisce il perché (se conosci la Storia – ma basta fare una ricerca e comunque hai un indizio al punto 2 della Risoluzione) e anche l’assenza di Mussolini e Hirohito, che invece verranno sbeffeggiati tutti insieme da Superman un poco più avanti nel tempo.

Superman cattura Hitler e Stalin – 1940
Superman cattura Hitler e Stalin – 1940
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