afNews 16 Dicembre 2023 17:50

Il Torino Film Festival presenta “Linda Veut du poulet”

Sabato 24 novembre alle 15:00 durante la prima giornata del Torino Film Festival è stato presentato il film d’animazione franco italiano “Linda veut du poulet!”.

A presentarlo è stato Chiara Malta, autrice della storia e coregista insieme a Sébastien Laundenbarch. Il tutto si è svolto nella sala 1 del Cinema Massimo, la più grande tra tutte quelle usate durante il festival, riempita da un pubblico ansioso di vedere il film.

Su cosa sia questo film è stato scritto molto, soprattutto sulle pagine di afNews. Ma chi scrive non può evitare di continuare a parlarene. È un film unico, realmente dirompente per storia e stile artistico inusuale. Queste due parti si fondono perfettamente per realizzare un opera d’arte emozionante e piena di energia e libertà.

Il disegno è a linee aperte, sia il paesaggio che i personaggi sono resi con pochi tratti e ogniuno di loro ha un suo colore, che lo circonda come se fosse dentro a un ovale.

La storia è ambientata durante uno sciopero generale e ha come protagonista una bambina a cui è stato promesso, dalla madre, di poter realizzare un desiderio. Dalla promessa di cucinare il pollo alla romana si scateneno eventi che permettono a tutti i bambini del quartiere, lasciati soli da quasi tutti gli adulti, di scatenarsi in un trionfo di libertà senza regole e piena di gioia. Gli unici adulti presenti finiscono col perdere gradualmente ogni serietà tornando a pensare alla loro infanzia e ai loro sogni, salvandosi e ritrovando la gioia di vivere.

Un film pieno di soluzioni registiche e artistiche in grado di sorprendere e incantare, che giustamente ha trionfato al festival di Annecy e probabilmente resterà nella memoria come uno dei film d’animazione più importanti che siano stati realizzati.

Dopo la proiezione del film Chiara Malta ha raccontato la sua genesi. Lei aveva scritto il film anni fa, mettendo poi la sceneggiatura in un cassetto aspettando di trovare un modo per poterlo realizzare. Con il passare degli anni conobbe Sébastien Laundenbarch, che all’epoca stava realizzando “La jeune fille sans mains”, un lungometraggio che stava facendo praticamente da solo. Vide che per poterlo fare aveva trovato uno stile di disegno sintetico e veloce, ma allo stesso tempo davvero artistico, bello e dinamico. Pensò subito che lui sarebbe stata capace di trovare lo stile giusto per il suo film.

Dopo averlo aiutato a realizzare il suo primo film, sono partiti con la produzione di questo. Il successo del film precedente gli ha permesso di mettere insieme uno studio con molti animatori, ma il loro stile libero di disegnare i personaggi, senza aver da seguire alla lettera un model fermo in una bibbia di lavorazione, ha dato alcuni problemi.

Gli animatori hanno avuto molte difficoltà a accettarlo e hanno quasi tutti lasciati la produzione. Per realizzarlo hanno potuto contare esclusivamente su degli animatori davvero giovani (molti erano appena diplomati) che sono riusciti a adattarsi a questo stile. Altra cosa che ha stranito è stata la mancanza di uno storyboard. La regista racconta di considerarli un modo di bloccare la creatività di un film fissando la storia in qualcosa di immutabile.

Per decidere come raccontare la storia ha richiesto agli artisti di produrre animatic seguendo le sue indicazioni. Racconta di aver fatto realizzare centinaia di disegni per fare scene tra cui scegliere la soluzione migliore. Il numero di disegni scartati è stato altissimo, ma tutto ciò a contribuito a dare al film la sua energia e a riempirlo di scene che lasciano a bocca aperta per la loro bellezza e originalità.

Per quanto riguarda la distribuzione del film in Italia, ci sarà ma non si ha una data certa. Sarà un giorno tra primavera e inizio estate. CHi scrive non vede l’ora e già invita tutti a andare a vederlo. Non ve ne pentirete.

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