Il Museo d’Arte e Storia dell’Ebraismo di Parigi presenta la prima retrospettiva in Francia dedicata a Joann Sfar. L’esposizione comprende quasi 250 tavole e disegni, la maggior parte dei quali mai esposti, ma anche taccuini, fotografie e filmati, per ripercorrere il viaggio artistico ed esistenziale di un artista fuori del comune, la cui creatività si è espressa in trent’anni di onoratissima carriera nel mondo del fumetto, del cinema e della letteratura.
Nato a Nizza nel 1971, Sfar trova da sempre nel disegno più di un rifugio, un peculiare modo di vivere e vedere il mondo, un’autentica “vita disegnata”. Lavoratore indefesso, egli esplora graficamente temi universali quali la “scienza umana”, il dibattito teologico e interreligioso, l’infanzia, il corpo e la sessualità, l’amicizia, la gioia o la morte, perseguendo al contempo una instancabile e profonda riflessione se sé stesso che riversa in fulminanti appunti grafici raccolti in una serie di taccuini toccantio, autoironici e dissacranti.
La mostra rievoca successivamente la giovinezza dell’artista a Nizza (raccontata di recente nel graphic novel “La Synagogue“), il suo arrivo a Parigi e la sua formazione all’École des Beaux-Arts; l’incontro con i suoi ‘complici artistici’ (David B., Christophe Blain, Émile Bravo, Emmanuel Guibert , Mathieu Sapin, Marjane Satrapi, Riad Sattouf, Lewis Trondheim …), il laboratorio Nawak e poi il laboratorio Vosges; i suoi maestri in letteratura (Romain Gary, Joseph Kessel, Pierre Dubois…). Si concentra sui diversi elementi che contraddistinguono la sua opera: immaginazione, magia e un pantheon di creature mitologich, folkloristiche e mostruose (Petrus Barbygère, Professor Bell, Grande Vampiro), dramma storico (Klezmer, Chagall), riferimenti musicali (Serge Gainsbourg, Georges Brassens, ecc.). Verranno affrontati anche la sua attività di scrittore per i più giovani (“Piccolo vampiro“, “Il piccolo principe“), il suo metodo di lavoro, e le sue fonti di ispirazione (strumenti, carte, artisti di riferimento), il suo sguardo sul quotidiano e l’attualità nelle collaborazioni con Paris Match, fino a uno sguardo sugli attuali ‘lavori in corso’.
Attraverso le creazioni più emblematiche di Sfar, la mostra si propone di mettere in luce la anzitutto coerenza espressa dal suo lavoro: dagli innumerevoli taccuini personali agli sketch per “Klezmer“; dai racconti dell’infanzia (con una sala dedicata ai giovani visitatori) alle tavole erotiche dedicate al pittore bulgaro di origini ebraiche Julius Mordekaj Pinkas, noto in Francia come Jules Pascin. Mettendo al centro la meravigliosa serie BD “Il Gatto del Rabbino”, la mostra vuole anche celebrare un artista che ha saputo mettere una voce ebraica – in senso culturale più che religioso – al centro di tutte le sue storie, traendo molte delle sue fonti di ispirazione dalla storia stessa della sua religione nativa, non mancando di lanciare un documentato allarme ai propri lettori su un prepotente ritorno dell’antisemitismo.
“Joan Sfar. La vie Dessine” è la quinta mostra che il mahJ dedica al fumetto, dopo “Da Superman al gatto del rabbino” (2007), “I mondi di Gotlib” (2014), “O voi, fratelli umani. Luz disegna Albert Cohen” (2016) e “René Goscinny. Oltre la risata” (2018).
Una serie di eventi in sala, oltre a visite guidate e attività per il pubblico giovane, faranno da corollario alla mostra.
Il catalogo è pubblicato con le edizioni Dargaud.
Informationi pratiche
▷ Musée d’art et d’histoire du Judaïsme
Hôtel de Saint-Aignan
71, rue du Temple
75003 Paris
▷ Orari di apertura della mostra
Da martedi a venerdi dalle 11 alle 18
Apertura serale il mercoledi fino alle 21
Sabato e domenica dalle 10 alle 19
Chiusura ecceazionale mercoledi 1 maggio 2024
▷ Come arrivare:
Métro : Rambuteau, Hôtel-de-Ville
RER : Châtelet – Les Halles
Bus : 29, 38, 47, 75
▷ Informazioni:
mahj.org
01 53 01 86 53 ; info@mahj.org
▷ Tariffe
Mostra e Museo
Intera: 10 € ; ridotta: 7 € ; 5€ per persone residenti in Europa di età compresa tra i 18 e i 25 anni