afNews 26 Febbraio 2023 11:25

Il Vocabolario Perduto della Narrazione Visiva

Oh, tu che fai fumetti, che ti senta messo in causa direttamente oppure no, questa è una analisi del 2014, dal blog Illustration Art, che ancora vale la pena esaminare a fondo, nel tuo stesso interesse. Poi mi ringrazierai.

I fumetti e i graphic novel hanno guadagnato rispettabilità negli ultimi decenni. Ora ricevono premi culturali e attirano un pubblico che un tempo era impensabile. Ma anche se la loro statura è cresciuta, sembrano aver perso parte dell’abilità nel disegno di cui poteva godere il fumetto un tempo.
Oggi la comunicazione sembra in gran parte mancante da molti dei fumetti più prestigiosi e grafici. Artisti superstar come Spiegelman, Ware, Panter, Brown, Beaton, Trudeau, Bechdel e molti altri semplicemente non parlano con quel linguaggio visivo. Forse è perché hanno aspirazioni diverse per la loro arte. Forse è perché non disegnano abbastanza bene da poterne impiegare il vocabolario. Forse questi due motivi sono correlati.
Non riesco a pensare a nessun esempio migliore per mostrare la lingua perduta che la striscia intelligente e aggraziata di Leonard Starr, On Stage (1957-1979). Ogni giorno per i prossimi giorni mi concentrerò su un aspetto diverso della narrazione visiva di Mr. Starr. Oggi vorrei mostrare come usa il linguaggio delle mani. STARR scrive benissimo, ma nota cosa aggiungono le sue mani al suo testo …

Leggi e vedi il resto su: ILLUSTRATION ART: THE LOST VOCABULARY OF VISUAL STORYTELLING, day 1

E il discorso, datato 2014, proseguiva in questo sito così, fino ai “chiarimenti” finali:

Non sai l’inglese? Segui le istruzioni facendo click qui (“Come tradurre le pagine [di afNews] che sono in lingue straniere [che non conosci]“) e potrai comunque leggere.

“Fai fumetti per hobby? Non farti problemi di sorta ed esprimiti come ti pare. Fai fumetti per lavoro (o vorresti), o insegni a far fumetti? Allora questo post DEVI leggerlo! Assumiti la tua responsabilità culturale.
In questa epoca di retrograda decadenza, in cui molte cose vengono fatte con approssimazione, causando anche nei lettori (e nei giovani, dannazione!) analfabetismo di ritorno (anche nel campo della cultura e del fumetto e della musica e della politica e di tutto il resto), ripassa i fondamentali. Ciò che un bravo fumettista è in grado di esprimere bene con le immagini NON deve essere spiegato a parole! Il che vuol dire che il disegnatore deve essere davvero bravo, e non tirar via per fare in fretta.”

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