Dei 175 anni dalla nascita (15 aprile 1832) di Wilhelm Busch, o dei quasi 100 anni (9 gennaio 1908) dalla sua morte, in Italia non si sarà accorto quasi nessuno, a parte qualche professional del fumetto, o qualche attento lettore dell'Agenda del Fumetto di afNews, naturalmente. Ma in Germania, dove c'è un Museo a lui dedicato, è un evento, tanto che la sua città, Hannover, gli ha dedicato il proprio sito. Se non vi è chiaro di chi stiamo parlando, vi basta seguire i link di questo articolo, o ricordare che i suoi pestiferi Max un Moritz sono alla base dei famosi Bibì e Bibò (con relativo capitan Cocoricò), i longevi (sono del 1897) marmocchi combina guai che l'Italia imparò a conoscere sulle pagine del Corriere dei Piccoli. L'autore tedesco era inzialmente influenzato stilisticamente dallo svizzero Rodolphe Topffer (il "padre" del fumetto moderno), ma presto trovò il proprio, fluido e satirico, e divenne famosissimo. Nella foto qui accanto (da ingrandire facendoci click sopra) si vede sullo sfondo un ingrandimento di uno storico numero del Corriere della Sera dedicato proprio a Busch. Per l'occasione ActuaBD ha pubblicato un articolo sull'evento.Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Domenica, 30/12/2007
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