Renato Genovese risponde agli attacchi a Lucca Comics...

LuccaPOSTERgnago100.JPG (5180 byte) Riceviamo da Renato Genovese la risposta agli attacchi di Luca Boschi (afNews 18 ottobre) e Rinaldo Traini (afNews 19 ottobre) a Lucca Comics, e la pubblichiamo:
Continua purtroppo la serie di interventi allarmistico-folcloristico-delatori dell'ex direttore culturale di Lucca Comics (I misfatti di Lucca Comics & Games 2000!!!?) e, nelle mia veste di coordinatore della manifestazione, mi sembra necessario a questo punto replicare ad affermazioni  e valutazioni che oltre a non corrispondere a verità, sembrano nascere dalla volontà di distruggere ad ogni costo qualcosa di cui non si fa più parte. Odio scendere nella polemica personale, soprattutto se di bassa lega (come gli attacchi ricevuti finora), ma ho delle responsabilità nei confronti dei collaboratori della manifestazione ed anche nei miei, visto che Boschi continua ad additarci come millantatori, malfattori, incompetenti e molto altro ancora. Innanzitutto, Boschi che ora si erge a difensore dell'Ente Garnier, dovrebbe saper bene che i suoi rapporti con i rappresentanti dell'Ente erano alla fine della scorsa edizione talmente deteriorati che nessuno gli avrebbe rinnovato l'incarico. Anche il Piano Triennale oggi tanto sbandierato lo ha dovuto digerire di malavoglia, in quanto per la maggior parte non era farina del suo sacco, ma proprio di chi forse non vedeva l'ora di sostituirlo. Comunque sia, lo stato di crisi dell'Ente ai primi del 2000, mi ha spinto a farmi avanti per garantire il regolare svolgimento dell'edizione autunnale, cosa che è stata fatta nell'interesse della città ma anche del mondo del fumetto, visto i consensi che l'iniziativa ha ricevuto. Il mio è un mandato a termine, insieme ad un gruppo di lavoro temporaneo, con un regolare incarico da parte della Giunta Comunale. La correttezza di tutto ciò e nei fatti e non nelle parole. L'Ente Garnier è sempre vivo e le istituzioni locali dovranno prendere delle decisioni circa l'assetto futuro della struttura che si occuperà di gestire la manifestazione e le altre vitali iniziative legale alla comunicazione per immagini.  La nostra è stata una soluzione di emergenza per gestire la crisi e questo Luca Boschi, che ho tentato di coinvolgere sin dall'inizio, lo aveva ben presente. Ai dubbi e alle incertezze seminate a piene mani, bisognava necessariamente dare risposte serie e concrete: realizzare la manifestazione al meglio era l'unica cosa che avrebbe potuto tranquillizzare il mondo degli operatori e degli appassionati. Ma Boschi continua a spararle grosse: l'Ente non è stato occupato, perché la sua sede è stata regolarmente trasferita in quanto momentaneamente inattivo. Tutto il materiale è di proprietà del Comune di Lucca, anche le sedie, sulle quali ci sono i bollini dell'inventario dell'economato comunale, senza contare che il telefono è intestato al Comune a così via. Ma queste mi sembrano fesserie talmente piccine che è inutile soffermarcisi. Circa le altre accuse: sono ben consapevole che il "Salone" è quello gestito da Rinaldo Traini, ma non ho mai preteso né detto diversamente. L'affermazione che si festeggia un matrimonio tra Lucca ed i Comics che dura ormai da 35 anni è la pura verità, non sottintende niente, ma è un'affermazione oggettiva. Anche la gestione Boschi aveva una continuità con questa realtà, e addirittura nel 1994, quando ci fu la separazione ed Expocartoon divenne la sede del Salone, nessuno trovò da ridire che Lucca continuasse a fare la sua manifestazione dedicata al fumetto. Perché oggi sì? Ma perché un direttore non rinnovato si è erto a paladino del fumetto e di se stesso, ma con quali finalità? Cosa importa agli espositori, al pubblico, agli addetti ai lavori se l'incarico a gestire la rassegna viene affidato dal Comune o dalla Provincia, oppure da un'altra Istituzione? Il mio gruppo - costituito da persone di provate capacità che hanno lavorato anche nelle precedenti edizioni con mansioni di responsabilità - ha operato per garantire almeno il presente, mentre Boschi sta lavorando per distruggere il futuro: "muoia Sansone!" E le falsità che spara sul sito? C'è sempre il sito dedicato all'edizione di novembre, al programma triennale e a tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni: non è stato cancellato niente perché non ci sono oscure congiure né misteriose finalità. Anche i copyrights sono debitamente citati, incluso ovviamente l'Ente Garnier. Se Boschi volesse operare davvero nell'interesse del mondo del Fumetto e del Gioco Intelligente, credo che si dovrebbe comportare ben diversamente, ma non sta a me impartire lezioni a nessuno. Mi diverte solo l'accanimento con cui si scaglia contro le mostre (ma le ha viste? Come ha fatto a conoscere già il parere del pubblico? E quello degli addetti ai lavori?). E poi, se Lucca gli fa tanto schifo, perché partecipa alla presentazione di una collana da lui curata proprio nell'ambito di questa manifestazione che non avrebbe valenze culturali né addirittura ragione di esistere? Bah! Certo che Luca Boschi ha buoni rapporti con tutti (tranne che con i direttori e i presidenti di Lucca Comics sui quali ha sempre sparato a zero) ed è normale che abbia molto credito nel mondo del fumetto. Nella sfida parto già perdente per molti addetti ai lavori, il verdetto sembra già emesso, ma pazienza. L'unica cosa che mi dispiace è che da un rapporto di stima e di amicizia, siamo passati ad una guerra a senso unico nei miei confronti da parte sua, della quale non riesco ancora a capire il perché. Leggo nel frattempo l'intervento di Rinaldo Traini e devo fare alcune precisazioni. Come già chiarito nella risposta a Boschi non ho mai affermato che l'edizione di Lucca Comics di quest'anno è la diretta prosecuzione del "Salone". Tutti sappiamo benissimo come stanno le cose (e l'ho nuovamente sottolineato) e non ho mai scritto cose diverse. E' possibile che sull'argomento ci sia in giro un po' di confusione, perché il nome di Lucca è talmente noto che quasi nessuno riesce a cogliere la differenza, ma questa non è colpa mia né di Lucca, e Rinaldo Traini sa che questo problema esiste da anni ma, non so perché, è solo quest'anno che esso viene tirato fuori. Inoltre, parla di sviste: Il volume di Claudio Bertieri "13 volte Lucca ", che è la storia ufficiale del salone da Bordighera a Lucca 13, dichiara a chiare lettere : "1966 LUCCA 2 - Mostre 24 settembre - 2 ottobre. Incontro: 24-25 settembre". Insomma, questa querelle di accuse ridicole sta assumendo toni da farsa pur di puntualizzare contro la manifestazione di quest'anno, e credo che tutto ciò serva solo a far ridere la gente e non certo ad aprire un dibattito serio (ma tanto a chi interessa il futuro di Lucca Comics?  Per molti è solo un'occasione perduta o un concorrente in meno). Come pure parlare di palloni e tensostrutture: ma chi ha mai affermato che a Lucca 2 furono presentate le tensostrutture? E se anche qualcuno lo avesse fatto (cosa che non credo) a chi importerebbe se i "palloni" erano bianchi o verdi, uno o due, e così via? Comunque bisogna fare un po' di attenzione prima di parlare di bugie e di appropriazioni: ho il massimo rispetto per chi ha dato vita a tutto ciò, ma è innegabile che Lucca ci abbia messo anche qualcosa di suo e che la manifestazione odierna come pure quelle degli ultimi anni non si tengono in questa città solo per caso. Questo è quanto sui presunti "misteri" di Lucca: grazie al cielo la gente comune ha altro da pensare e a Lucca ci verrà oppure no solo in base ai propri interessi, impegni, voglia, ecc., così come hanno fatto gli espositori che non si sono lasciati intimidire né fuorviare da chi spergiurava che la manifestazione non ci sarebbe stata. Grazie per l'attenzione. Renato Genovese
- www.comune.lucca.it/comics/
(afNews - www.fumetti.org/afnews)

inglese.gif (995 byte) And now the new director of Lucca Comics answers to the accusations of Boschi and Traini published here in the previous days...
(afNews - Anonima Fumetti - www.fumetti.org/afnews)

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Sabato, 21/10/2000
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