Il Ministro e i Libri (anche a Fumetti)!

Henriette di Dupuy e Barberian - Les Humaoides Associés - la bambina con la passione per i libri e la scrittura La signora Giovanna Melandri, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, tenta di porre rimedio al bassissimo livello di lettura degli italiani costituendo un'apposita Direzione Generale per i Libri e la Lettura. Ottimo! Ma non è tutto. Partiranno delle iniziative concrete a sostegno del progetto. Ma non è ancora tutto. Ieri c'è stata una riunione (simpaticamente informale, con scopi consultivi) col Min. Melandri a cui hanno partecipato gli ilustri esponenti delle più importanti realtà italiane del libro (dall'associazione degli editori a quella dei librai e delle biblioteche ecc...). C'eravamo anche noi. Si è parlato di cosa fare per "creare" nuovi lettori per i libri (scritti e disegnati) e si è èparlato di comunicazione visiva e di come usare tutte le forme di comunicazione, nonchè di coordinare tutte le iniziative italiane, magari usando un'apposita pagina del sito Internet del Ministero. Con l'occasione abbiamo consegnato al Ministro questa nota sintetica, visto che tra poco sarà in discussione una nuova legge sull'editoria:
Roma, 4 maggio 1999 - Ministero per i beni e le attività culturali - incontro nel Salone del Ministro - Libri e Lettura.
Il fumetto non è solo un ottimo strumento per la diffusione della lettura (sia come supporto ad esempio in campagne pubblicitarie, ma anche come diretto avviamento alla lettura, proprio attraverso la lettura dei fumetti stessi): il fumetto è un oggetto librario vero e proprio. Lo si trova (in crescita anche in Italia) in libreria e è possibile perfino ricavarne versioni "lette" come si fa coi libri solo scritti. La definizione data da Hugo Partt di "letteratura disegnata" è tutt'altro che arbitraria. Una campagna a favore dell'innalzamento dei livelli di lettura, a partire dai bambini arrivando fino agli adulti, giustamente non può prescindere dall'inserimento della letteratura disegnata in questo ambito, più complessivo, della letteratura, come peraltro ha fatto da anni il Governo Francese. E' vero che il fumetto ha caratteristiche tali, a livello di linguaggio, da coprire più settori: non solo quello letterario, ma anche quello artistico e, in senso lato, della Comunicazione Visiva. E quest'ultimo è l'elemento che lo accomuna ai linguaggi parenti del cinema d'animazione, dell'illustrazione, della grafica, della multimedialità. Va tuttavia rimarcato che il fumetto è anche produttore specifico di opere librarie in un settore in espansione. Ciò richiede interventi specifici non più procrastinabili, per sostenere un settore culturale che altrimenti rischia di non poter più esprimere nemmeno in parte la cultura italiana e europea.
Inoltre, come più volte abbiamo evidenziato anche negli anni passati, è fondamentale intervenire in particolare sull'editoria fumettistica per bambini e ragazzi, giacché è in mano, al momento, a multinazionali lontanissime, dal punto di vista culturale e ideale, dal concetto di letteratura per l'infanzia che è invece caratteristico della cultura italiana e europea. Interventi in questa direzione hanno ormai acquisito carattere di urgenza sociale e culturale e in questo settore mettiamo ufficialmente a disposizione la nostra specificità, le nostre idee e professionalità, come richiestoci. (omissis)
(Segue una scaletta schematica di punti su cui lavorare per la prossima Legge sull'Editoria, per le specificità del Fumetto)
1- La Formazione e i suoi luoghi. Il passato è stato in mano all'approssimazione e, spesso, alla piccola truffa, sfruttando le legittime aspettative di tanti giovani. Stare in Europa richiede fare passi analoghi ai nostri colleghi d'oltralpe: controllo sulle scuole esistenti; interventi a favore di nuove istituzioni all'altezza del compito; avviamento di percorsi istituzionalizzati nelle scuole dalle elementari alle università.
2- Il diritto d'autore e il suo adeguamento alla realtà attuale. Mentre c'è stato un adeguamento della legge rispetto ai diritti sulla produzione informatica (a seguito delle pressioni della relativa associazione di categoria), un settore come quello dell'editoria fumettistica (che è ben più antica) non ha ancora avuto una sistematizzazione. Ecco che hanno gioco facile gli editori che, ad esempio, non restituiscono gli originali agli autori e/o non pagano diritti per le ristampe.
3- Un inciso: il Sindacato della Comunicazione Visiva. È in avanzato corso d'opera il lavoro per la costituzione del primo Sindacato Nazionale delle Comunicazione Visiva, avviato dalle associazioni di categoria AIAP, ASIFA, Associazione Illustratori e Anonima Fumetti con l'intervento di Sergio Cofferati.
3- Gli aiuti ai creatori: borse di studio e di formazione, ecc. In Francia nel 1984 è stata istituita dal Centre National du Livre (ente governativo) la Commissione "d'aide à la creation et a l'édition de bande dessinée" (presieduta, di tre anni in tre anni, da importanti esponenti del fumetto francese, esperti e/o autori) col compito di attribuire aiuti a editori, riviste, fanzine, sceneggiatori e autori di fumetti. Agli sceneggiatori o autori completi di fumetti il CNL offre delle borse che permettano di liberarsi da certe costrizioni materiali per consacrare il loro tempo alla Scrittura. Ad esempio: dotazione per anno sabbatico - 160.000 franchi - per gli autori affermati. Borsa di creazione - 80.000 franchi - per gli autori che hanno già pubblicato diversi libri o albi. Borsa d'incoraggiamento - 40.000 franchi - per gli autori che hanno in libreria solo uno o due libri (o albi). La borsa di scoperta - 20.000 franchi - per i nuovi autori che non hanno pubblicato che su riviste (o fanzine di livello) e si tratta di un aiuto alla produzione e di una raccomandazione alla pubblicazione di un'opera prima presso un editore professionale. Borse di studio sono destinate ai ricercatori per un progetto di saggio scientifico sul fumetto (storia del fumetto, monografia su un autore, biografia, teoria e pratica del genere…). Borse di residenza sono quelle destinati a scrittori "in situ", per incoraggiare gli autori che desiderano proseguire la loro opera personale in situ nel quadro di un progetto globale di animazione letteraria elaborata di concerto con una struttura d'accoglimento. Si tratta di 11.000 franchi al mese per un minimo di due mesi, in presenza di un accordo preliminare con la struttura d'accoglienza, sempre soggetto alla verifica dell'apposita Commissione del CNL. A cura del Centre National des Arts Plastiques, invece, sono concesse borse per disegnatori e illustratori - dai 10.000 ai 50.000 franchi - per la realizzazione di progetti specifici. Parimenti vi sono borse di studio "in loco" per consentire agli artisti di soggiornare in paesi di loro scelta per la durata massima di un anno, per non oltre 100.000 franchi. Così come vi sono borse per la creazione, il miglioramento, la ristrutturazione di Studi di proprietà dei creatori di fumetti, o per l'acquisto di materiali informatici e non, soggette a approvazione e non eccedenti il 50% della cifra necessaria, con un plafond di 50.000 franchi.
4- Gli aiuti agli editori: sovvenzioni, prestiti. Sempre il CNL offre prestiti senza interessi e sovvenzioni agli editori, su consiglio dell'apposita Commissione Bande Dessinée (noi non possiamo che sollecitare con forza che una Commissione analoga sia presente nell'attività di codesto Ministero, stanti le peculiarità fortissime del settore dell'editoria fumettistica in Italia, presieduta, come in Francia, da un esponente del settore stesso). Si tratta di prestiti rimborsabili in 5 o 10 anni, su forfait annui, per arrivare al 50% delle spese complessive. I prestiti sono accordati a editori professionali che accettino di assumersi l'onere finanziario di una pubblicazione. Il progetto deve essere presentato alla Commissione a cui spetta il compito dell'approvazione, purché la finalità sia la promozione dell'opera e degli autori nazionali (nell'abito della cultura nazionale e europea). Il finanziamento prevede anche l'opera collettiva e le produzioni multimediali - plafond di 250.000 franchi per le produzioni cartacee.
5- Lo status sociale e fiscale degli autori di fumetti. Il Sindacato in costituzione si occuperà, ovviamente, di tutelare la situazione professionale dei lavori dei settori interessati, ma è certo di interesse generale che questi lavoratori possano risolvere questioni relative alla previdenza sociale e alla precisa definizione di contratti di lavoro, diritti e obblighi…
6- La conservazione della produzione artistica e letteraria. Anche in questo caso mancano in Italia regole precise, e questo ha provocato la sparizione di moltissimi originali e albi rari.
(Omissis)
(Gianfranco Goria - Anonima Fumetti - Centro Nazionale del Fumetto)

The Italian Ministry of Culture is working for Books and Reading!

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Mercoledì, 5/5/1999
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