Cossiga: in tribunale o al manicomio?
Mai detto Polizia! di Moise-Creativo GalatticoInfiltrare poliziotti tra gli studenti manifestanti. Appena inizia un po' di bagarre fra fascisti e manifestanti, la polizia non li separi ma, invece, si ritiri. Poi qualcuno (magari, per sicurezza, vien da pensare immediatamente, lo stesso infiltrato) spara a un passante, un vecchio, una donna, magari un bambino, così da giustificare una feroce repressione della polizia nei confronti dei manifestanti. Chi può aver dato consigli del genere al capo della Polizia italiana? Un terrorista? Un pazzo maniaco? Uno spietato delinquente? Un dittatore frullato di testa? Macché: un Presidente della Repubblica Italiana. Tal Cossiga, in una lettera aperta (click qui) spara (è il caso di dirlo) robe più o meno di questo tipo, come già aveva fatto poco tempo fa. "Serve una vittima", dice, "un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti". Che, se mai succedessero cose di questo tipo e la vittima fosse un bambino, il primo a cui il padre o la madre andrebbero personalmente a fare la pelle sarebbe proprio Cossiga, poi l'infiltrato, per cui tanto varrebbe che le vittime sacrificali le facessero direttamente loro, Cossiga e gli infiltrati. Ma con che testa e con quanta disumanità si possono anche solo pensare cose del genere? Non è istigazione a delinquere? E' solo follia? Qualcuno mi dica che non è vero, per favore.

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Sabato, 8/11/2008
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