Misteriosa (e seria) malattia colpisce i fumettomani
mano di Castelli - photo Goria - click per i dettagliQuella che state per leggere è una “noterella di uno dei mille”, con la m minuscola, perché i garibaldini – le cui imprese da Quarto al Volturno sono state raccontate a suo tempo da Giuseppe Cesare Abba nell’omonimo libro – non c’entrano affatto. I mille in questione, poco più o poco meno, sono tutti coloro che in maniera professionale si occupano di fumetti, ovvero sceneggiatori, disegnatori, critici, ecc. Ebbene in questo piccolo gruppo si è registrata recentemente una vera e propria epidemia, provocata dalla Sindrome di Guillain Barrè, un malanno che i medici chiamano col solito parolone difficile, forse per complicare tutto, di "poliradicolonevrite". In parole povere, è una malattia che provoca la paralisi pressocchè totale dei nervi e dei muscoli, che costringe il malcapitato all’immobilismo più assoluto, nei casi migliori per qualche mese, negli altri (e sono la maggioranza) per due o tre anni. E’ una malattia che secondo le statistiche colpisce un individuo ogni 100 mila abitanti, per cui in Italia i malati di questa sindrome saranno più o meno 600. Di questi almeno quattro gravitano nell’universo delle nuvolette, con una percentuale insolita e inquietante che trasforma la Guillain Barrè quasi in una malattia professionale. Tra i colpiti figurano Alfredo Castelli, il papà di Martin Mystère e tanti altri eroi di carta, che ne ha parlato sull’ultimo numero di MM tuttora in edicola, e chi scrive, oltre ad altri due che non sveliamo. Tra i tanti malanni che colpiscono l’umanità, questo non è certo il più terribile, ma è senz’altro fastidioso, anche se la guarigione è praticamente sicura. L’unica medicina si chiama, come ci diceva un medico, “pazienza, pazienza, pazienza, e poi ancora pazienza”, il tutto unito a una massiccia dose di esercizi di fisioterapia. Chi scrive convive con la Torre di libri - photo Goria - click per i dettaglisindrome dall’agosto del 2006, ma ha praticamente perso il primo anno per complicazioni varie, compresa una lunga permanenza in rianimazione, che hanno prima bloccato e poi rallentato la ripresa. Per uscirne bisogna esere ottimisti, senza mai abbandonarsi al pessimismo, e in questo è stata di grande aiuto la lettura dei fumetti, da quelli di Bonelli a quelli dell’Eura e di altri editori, nonché il dialogo pressocchè quotidiano con un medico grande collezionista di Tex, Dylan Dog, Nathan Never ecc. e con i fisioterapisti, attenti lettori di molti albi bonelliani, ma forse un po’ meno di Tex, considerato un mito, quasi da maneggiare con cautela. Dopo qualche mese di fatica quotidiana, il malcapitato riesce a muovere le mani e le braccia, a reggere un cucchiaio, a manovrare il telecomando della TV, magari anche a mangiare da solo, prima di spostare appena le gambe e infine stare in piedi e fare un po’ di passi, aggrappato al deambulatore e al fisioterapista. Questo è un passo avanti, che forse prelude a una svolta decisiva, Fumetti d'epoca - photo Goria - click per i dettaglianche se la strada è ancora lunga. Il BVZM nella sua confessione pubblica considera l’origine della malattia decisamente misteriosa e azzarda l’ipotesi che lo stesso presidente Roosevelt ne fosse stato colpito: ma settant’anni fa non se ne sapeva nulla e fu curato solo per un attacco di poliomielite. In tempi più recenti altro malato illustre è stato Joseph Heller, lo scrittore americano autore di Comma 22, un romanzo sul mondo dei militari, che ha poi narrato la sua esperienza in un libro, C’è poco da ridere, pieno di humour. Come detto, la causa scatenante della sindrome di Guillain Barrè è sconosciuta. I fumettari addetti ai lavori azzardano le ipotesi più fantasiose, come quella di invisibili germi nascosti nella carta o nell’inchiostro dei vecchi fumetti, che escono alla ribalta e attaccano chi li disturba. Forse Castelli da questa e altre esperienze potrebbe trarre lo spunto per un’indagine di Dylan Dog o di Martin Mystère, che potrebbe fare una capatina all’interno della misteriosa base di Altrove e scoprire che da quei laboratori segreti è fuggito qualche virus che aggredisce i fumettari. Dove non è ancora giunta la ricerca medica, arriverà forse la fantasia di chi vive fra le …. nuvolette? [Carlo Scaringi]

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Venerdì, 3/10/2008
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