Dai nostri inviati ad Annecy: "Tra gli ospiti di spicco del Festival abbiamo avuto la fortuna di incontrare Joaquin Salvador Lavado Tejon, in arte 'Quino'. Stiamo parlando ovviamente del creatore di Mafalda, la bambina contestataria divenuta ormai un'icona planetaria e che nel 2004 ha festeggiato i suoi primi, ruggenti 40 anni. In occasione del Festival di Annecy, presso le sale dello spazio culturale 'La Turbine' (a Cran-Gevrier, cittadina partner del Festival), é approdata (e vi resterà fino al 12 giugno) la mostra a lei dedicata, 'In viaggio con Mafalda', che partendo dall'Italia aveva già visitato Argentina, Spagna e Belgio ripercorrendo alcune delle tanti radici etnico-culturali del suo autore; composta da 60 pannelli 90x90 (77 strisce di Mafalda e 50 vignette umoristiche) divisi secondo temi che caratterizzano la visione del mondo dei personaggi di Quino, l'esposizione é accompagnata da numerosi 'laboratori pedagogici' per bambini, i quali possono trovare in Mafalda e i suoi amici un referente educativo in cui identificarsi. In contemporanea, é stato presentato in anteprima mondiale il DVD della serie animata omonima, di cui ampi spezzoni sono stati proiettati e commentati durante gli incontri con stampa e pubblico. Si tratta di episodi brevissimi, da 1 a 5 minuti al massimo(si cerca di rispettare i tempi comici delle strisce), senza dialoghi poiché - come spiegava Quino - ogni lettore ha in mente la 'propria' voce di Mafalda, e imporne una 'standard' allo spettatore non sarebbe stato giusto...(del resto, ci ha raccontato in seguito, lui stesso durante i viaggi in aereo ama togliere l'audio ai films per provare a coglierne la trama studiando lo svolgersi dell'azione: un ottimo esercizio la cui utilità si evidenzia bene nell'estrema efficacia cinetica delle sue tavole umoristiche...e poi non di rado i dialoghi cinematografici lasciano alquanto a desiderare!(n.d.r.). Gli abbiamo chiesto quali personaggi potrebbero sopravvivere autonomamente al di fuori del microcosmo collettivo di 'Mafalda' e i prescelti risulterebbero Miguelito e Libertà, ma ci siamo pentiti subito della domanda: che bisogno ci sarebbe di dividere la banda, dopotutto? Gli 'spin-off' spesso sono operazioni fini a se stesse. Quino ha poi espresso la sua stima e ammirazione per il coetaneo e amico fraterno Jean-Jacques Sempé, del quale, scherzando, ha detto di invidiare la capacità di lasciare spazi vuoti là dove lui sente invece il bisogno di riempirli! Infine, ritornando alla serie animata Quino si é detto abbastanza soddisfatto del risultato finale, fermo restando che il linguaggio del fumetto (e, aggiungeremmo noi, in particolare quello della striscia umorisitca) e quello dell'animazione sono fondamentalmente diversi e anche solo per i tempi di produzione occorre calarsi in un'ottica affatto differente; ha anche riconosciuto che la decisione di togliere i dialoghi penalizza l'efficacia delle gags, spesso allungate per poter rendere solo visivamente la battuta finale(inevitabilmente va perduta buona parte del messaggio satirico), e ha ribadito che la sua vera passione rimane comunque il contatto diretto dell'inchiostro con la carta, poiché al di là delle incursioni in altri campi, lui si sente sopra tutto un disegnatore. 'En voyage avec Mafalda, à la Turbine de Cran-Gevrier, fino al 12 giugno 2006, ingresso libero - info: www.annecy.org

Articolo di Eric Rittatore (se non altrimenti indicato) - Giovedì, 8/6/2006
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