Se ancora non avete visitato il salone Cartoomics 2006 a Milano, vi suggeriamo almeno un buon motivo per farlo (tutti gli altri li trovate elencati, ovviamente, nel sito ufficiale della manifestazione). La mostra dedicati ai mitici Numeri Uno (i Tesori di Carta), organizzata dalla Associazione e Museo Fondazione Franco Fossati, realizzata da Excalibur, in collaborazione con l'Associazione Francesco Rum e 
curata da Luigi F. Bona, Riccardo Mazzoni ed Enrico Ercole, presenta vere rarità assolute, chicche da collezionisti, preziosità da far gola ai musei, tutte insieme probabilmente (purtroppo) solo per questa occasione. A partire dallo scoop storico: il supplemento speciale del Corriere della Sera del 1887, il primo (al mondo, per quanto se ne sa oggi) di un quotidiano dedicato interamente a un autore di fumetti, Wilhelm Busch! (Gossip: testioni oculari e auricolari ci dicono che la troupe 
di un importante gruppo televisivo nazionale, a differenza di tutte le altre TV intervenute, non ha voluto riprendere e parlare di questo scoop, perchè si trattava del Corriere della Sera...) Un primato, per ora. Questo è campo per un ricercatore come Alfredo Castelli, il quale è presente nella mostra con i numeri uno delle riviste e della fanzine storiche cui ha partecipato e anche con un simpatico resoconto di 
riunione di redazione (per Il Quotidiano dei Fumetti), interamente a fumetti, ovvio, nel quale si trovano frasi polemiche come "Categoria i fumettari? Quel branco di pecore! Non sono neppure una corporazione, non sono!". Non sappiamo a chi attribuire il virgolettato, perché il balloon appare come vuoce fuori campo, commentata da un paio di didascalie che recitano rispettivamente "Tecnicamente questa si chiama 'voce fuori campo'. Serve a risparmiare fatica ai disegnatori" e 
"Tecnicamente il commento espresso si chiama 'pane al pane'". E non è che una delle tante curiosità della mostra. Se i pezzi storici rappresentano le rarità museali, preziose persino dal punto di vista biecamente commerciale, le fanzine (che allora non si chiamavano così) degli 
anni sessanta e settanta offrono una visione di un mondo che sembra ormai lontanissimo, carico di entusiasmo, goliardia e semplicità, in cui scoprire alcuni dei nomi fondamentali della storia del fumetto contemporaneo. Nel breve servizio fotografico realizzato ieri mattina, potete vedere altro, le altre mostre di Cartoomics, alcuni dei (tanti) giovani autori raccolti nel banchetto di Cronaca di Topolinia, Tito Faraci e Vittorio Pavesio, pupazzi, pirati, Mozart, il Pepito di Bottaro, Tipitì, lo stand Bonelli, la jaguar di Diabolik e altre amenità. [Come d'uso le foto in formato originale, anche quelle non pubblicate nel servizio per motivi di spazio, sono disponibili per i colleghi della stampa e per le persone ritratte]Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Sabato, 25/3/2006
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