FFF di Bologna : reportage p. 2

Copertina del volume Abracamovie delle edizioni Sala Borsa RagazziTra le molte cose interessanti che si è potuto ammirare durante il Future Film Festival 2006, negli ultimi due giorni chi scrive ha annotato i 10 minuti del film 'L'inferno', mirabile opera italiana del 1911, riportata a nuova vita dalla Cinecittà Digital grazie ai finanziamenti della Bayer (che ha annunciato anche nuovi progetti di fiction a contenuto sociale), che testimonierebbe come la nascita dei cosiddetti 'effetti speciali' per il cinema apparterrebbe in realtà al nostro Paese, e più precisamente facendola risalire ad una sorta di competizione tra Milano e Velletri. Affascinanti e divertenti i workshop tenuti da Carlos Grangel, leader dell'omonimo studio catalano cui si devono, tanto per capirci, i personaggi e il lettering de 'La Sposa Cadavere' di Tim Burton; e da Ian Whitlock, mago della plastilina targata Aardman, il quale ha mostrato i pupazzi utilizzati per il film 'Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro' e illustrato le varie fasi della loro animazione con la tecnica della stop-motion. Entrambi non hanno lesinato al pubblico spiegazioni, aneddoti e materiale e soprattutto hanno testimoniato tutta la loro intatta passione di 'artigiani'. Passione che sembra rimasta uguale anche in Andrew Jimenez, uno dei registi e sceneggiatori del nuovo corto dei maestri USA della Pixar: a Bologna Jimenez ha presentato e illustrato entusiasticamente 'One Man Band', concentrato di musica e gags ipercinetiche, nonchè il trailer del (pare) ormai imminente lungometraggio di John  Lasseter, 'Cars'. Meno idealista e più concreto, il professor Fred Nagorny di Gobelins, l'école de l'image che da anni ormai prepara le bellissime sigle di apertua del Festival d'Annecy: dovendo render conto direttamente alle imprese finanziatrici della scuola, i corsi vengono costantemente aggiornati e reimpostati in base alle esigenze di mercato e alle nuove tecnologie, e non stupisce pertanto la notevole maturità dei lavori degli studenti, financo in semplici esercizi preliminari...d'altra parte la finalità lavorativa è una prerogativa delle scuole di animazione francesi, inserite in un sistema produttivo che stimola e favorisce la formazione professionale degli studenti. A proposito di didattica, è rivolto principalmente a insegnanti ed educatori l'agile compendio sulla storia del cinema di animazione 'Abracamovie' (edito dal Comune di Bologna per la collana 'Proposte di visione'), curato da Carlo Mauro e Luca Della Casa con schede di Laura Zardi: oltre a documentare il patrimonio unico di films d'animazione a disposizione degli utenti della Biblioteca, il libro costituisce un buon viatico per avvicinarsi propedeuticamente ad una materia vasta ed affascinante (per info.: www.bibliotecasalaborsa.it ). Nella quale troviamo anche personaggi come il già citato Tim Burton (ex animatore Disney, autore anche del cartoon 'Vincent') e il visionario Terry Gilliam, che già sfoggiava tutto l'humour caustico e irriverente dei Monty Piton nel demenziale corto 'Storytime' (1989) presentato da Mario Serenellini in un'interessante rassegna intitolata Piroperiferie. Anticipazioni: ad aprile dovrebbe uscire un nuovo lungometraggio italiano, 'Yo-rahd: un amico dallo spazio', diretto da Camillo Teti e Victor Rambaldi, con personaggi e scene di Carlo 'King Kong' Rambaldi e musiche di Lucio Dalla; distribuito da Istituto Luce, si tratta del primo cartoon italiano con accordi di Product Placement e utilizza un misto di 2D/3D per narrare l'amicizia tra un piccolo extraterrestre e un bambino del nostro pianeta...già sentito? Sì, ma qui abbiamo storia, caratterizzazione dei personaggi e gags a non finire - almeno a quanto si legge sulla presentazione - nonchè un continuo richiamo all'ottimismo...appropriato, vista la situazione del nostro cinema, perciò gli auguriamo di cuore di mantenere le promesse. Difficilmente potrà impensierire la coppia 'Wallace & Gromit', ma forse potrebbe misurarsi con il nevrotico Terkel del film omonimo (doppiato efficacemente da Elio & Le Storie Tese) che non essendo targato Vanzina sconterà probabilmente la quantità di infantili parolacce utilizzate in esso come codice comunicativo tra minori ( e non gratuitamente come nei films 'per famiglie' con Boldi & De Sica), un pò come accadeva nella serie 'South Park', o semplicemente come unica difesa di fronte agli orrori della vita. Di certo non vedremo tanto presto l'ungherese 'Nyòcker!(The District), un'allegra e disperata sarabanda di vite bruciate in un quartiere di Budapest, tra droga, sesso e violenza, risse e canzoni hip-hop...e il presidente Bush che rade al suolo Bucarest con l'atomica! Una storia da banlieue, tra gitani, ungheresi, arabi che ospitano Bin Laden in cantina, e cinesi iracondi, i cui figli si sforzano di imboccare una strada migliore ma sembrano essere geneticamente votati alla disfatta. Cosa resta, dunque? La fantasia, forse, e il ricordo di una bella avventura...come quando si esce dal cinema soddisfatti.

Articolo di Eric Rittatore (se non altrimenti indicato) - Sabato, 21/1/2006
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