Riceviamo: La seconda edizione di “Gialloluna Neronotte”, Festival della letteratura di genere promosso dalla Provincia di Ravenna, in programma a Ravenna dall'1 al 10 ottobre 2004, continua nella propria esplorazione attorno ai “colori del giallo” proponendo un approfondimento sui “crimini d'altri tempi”. Nei due week-end del periodo prenderanno vita gli eventi più strettamente connessi alla letteratura, dilatando poi nella settimana appuntamenti che hanno riscosso notevole successo, come i murder party o cene con delitto, sempre in collaborazione con la compagnia 'Quelli del delitto', e il teatro. A queste conferme si aggiungeranno momenti pomeridiani d'animazione per i ragazzi, distinti in due progetti particolari e innovativi. Verrà inoltre confermata la doppia sezione espositiva, che occuperà la prima metà di ottobre e sarà dedicata al Fumetto. Mostre (Biblioteca Classense, Manica Lunga dal 4, inaugurazione ore 18.00, al 17 ottobre): Mantenendo questa chiave di lettura, “Gialloluna Neronotte” proporrà una sezione dedicata all'illustrazione divisa in due parti: la prima vedrà l'interpretazione del tema centrale, cioè i gialli storici e soprattutto Dante, grazie alla collaborazione di autori che proporranno storie inedite espressamente realizzate per l'evento. Hanno dato la propria adesione: Massimo Cavezzali, Riccardo Crosa, Davide Reviati, Gianni Sedioli, Guglielmo Signora e un artista nuovo per questa rassegna, il pittore fiorentino Raffaello Mori, con un'inquietante 'Il giallo dei due Dante', che illustra un saggio critico di Angelo Chiaretti, presidente del Centro Dantesco 'S.Gregorio in Conca'. Verrà poi realizzata la prima mostra dedicata ai personaggi “gialli” di Daniele Panebarco, a partire dall'hollywoodiano Big Sleeping. Una rassegna mai realizzata fino a ora. Massimo Cavezzali (che è appena tornato nelle librerie con ‘Ogni volta che sono Vasco’, per i tipi di Coniglio Editore) propone un incontro storicamente impossibile, ma credibile sul piano della logica: l’immenso Nero Wolfe che ospita nella propria casa di arenaria, nel centro di New York, il più celebre commissario di polizia contemporaneo, Salvo Montalbano. Ovviamente, come l’ispettore Cramer, è quest’ultimo ad apparire in difficoltà di fronte al pachidermico e infallibile investigatore dalle camice di seta gialla. Riccardo Crosa nel 2003 aveva preparato la copertina in stile Mondadori per la serie ‘Le indagini del commissario Miagoloni’, che debuttava con ‘L’oscuro delitto del professor Crocchetta’. Il suo personaggio aveva antenati illustri: il pretoriano Miagolonus che non ha dubbi: “Nessuno scampo per gli assassini di Cesare”. Per altro Crosa ha realizzato i disegni di un affascinante romanzo a fumetti didattico (testi di Massimo Marcucci e Gianni Barbieri): ‘Il mistero dei musei. Lapsit Exillas’. Si tratta di una ‘guida’ al Sistema museale della Provincia di Ravenna, nascosta nelle pieghe di una vicenda che ha come protagonista Dante Alighieri (un caso?), la setta dei fedeli d’amore, gli accoltellatori dell’ottocento ravennate e altro ancora. Una particolarità: i direttori dei musei sono presentati con i loro veri volti. Torna anche il Commissario Garzollo, con pipa immensa e profilo da cagnone di Davide Reviati. Da un singolo disegno di è passati a una intricata vicenda dove i morti sono addirittura quattro e l’assassino… vedere per credere.
Gianni Sedioli ripropone personaggi e illustrazioni ‘montati’ sui fondali della città di Ravenna. Commissario con cappello e tranch e ispettore con papillon e occhialini, dopo essersi confrontati con Teodhorror, sono alle prese con l’Inferno dantesco trasformato in realtà; e con lo stesso Sommo poeta. C’entra anche un attore ravennate celebre, Ivano Marescotti. Il resto è da scoprire. Per divertirsi ancora una volta. Gianni Sedioli, per altro, ha aggiunto un altro successo al proprio Palmares: all’inizio del 2004 ha disegnato un episodio in due puntate di uno fra i personaggi a fumetti più celebri d’Italia, Zagor (si tratta dei numeri 514 e 515, intitolati ‘Neve rossa’ e ‘La valanga’). Infine Gugliemo Signora, con il proprio segno inconfondibile; dopo aver raccontato per Gialloluna Neronotte, le cinque morti del commissario LeBlanc, trasporta i lettori negli anni della guerra di Troia. Achille è stato ucciso e, a differenza di quanto ha narrato Omero nell’Iliade, la sua morte è avvolta dal mistero. Scatta un’indagine e sarà Agamennone a scoprire l’assassino. Una sorpresa per tutti, quasi quanto il cavallo di legno per  i Troiani. Siamo alla seconda puntata della detective story a fumetti ‘La Caduta dell’Impero romano’, scritta e disegnata da Daniele Panebarco per ‘Reporter - quotidiano del mattino’ nella seconda metà del 1985 (la prima puntata venne pubblicata nel n.148 del 25 agosto). È l’unica avventura di Big Sleeping ambientata interamente a Ravenna. L’investigatore privato più denso di citazioni mai apparso su una pagina stampata viene ingaggiato dall’imperatore Onorio che ha perso la sorella Galla Placidia, forse rapita; barbari dall’aria padana, bizantini crudeli e legionari stanchi intrigano, amano, muoiono. “Arrivai che stava crollando l’impero. Non era il primo. Non sarebbe stato l’ultimo”, dice Big Sleeping entrando in scena. La storia non è mai stata ripubblicata è costituisce una vera e propria ‘chicca’. I morti sono illustri, oltre a Dante Alighieri c’è anche Giulio Cesare, finito però da una sola pugnalata. E Big si muove in perfetto stile Marlowe, compreso durante il finale, amaro quel tanto che basta dopo sei puntate spassosissime.Versione comico surreale del Marlowe chandleriano, Big Sleeping è un detective che si trovava alle prese con i casi più assurdi, compresi cammelli che si rivelano spie russe. In quelle storie Panebarco seguiva una linea narrativa di completa, soddisfacente e godibile leggibilità in cui risultava chiara la trama e trasparenti i riferimenti a uomini e fatti della cronaca dell’epoca, al cinema o a forme della letteratura minore: feuilleton, poliziesco, fantascienza. Per informazioni: tel. 338 4053594 gialloluna@racine.ra.it sito internet: www.gialloluna.it. [NdD: segnaliamo tra gli incontri quello col giallista, noto esperto di fumetti, Leonardo Gori.]