Il Museo a Lucca nasce, once again, e altro ancora...

Riceviamo: Il Museo Italiano del Fumetto trova la sua collocazione ideale nel cuore di Lucca, la Città del Fumetto, la stessa che da trentasette anni fa da scenario a una “fiera” dedicata alle nuvole parlanti tra le più importanti in ambito internazionale. Sede del museo è la ex caserma Lorenzini, sita in Piazza San Romano, una struttura militare carica di storia, appena riportata al suo originario splendore dopo un attento lavoro di restauro e di conversione a un utilizzo museale diretto dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini. Il nuovo impianto espositivo si presenta al pubblico da sabato 1 novembre 2003 ospitando anche due mostre tematiche, in calendario fino al termine di dicembre. Il percorso proposto dal museo, che sarà possibile seguire anche con visite guidate, incomincia con una sezione dal titolo “Scopriamo il Museo Italiano del Fumetto”. Attraverso l’esposizione di pannelli esplicativi verrà visualizzato il progetto architettonico del museo, ma non solo. Altro elemento caratterizzante della mostra, infatti, è dato dalle bacheche dedicate al fumetto prodotto dagli anni Trenta agli anni Sessanta del Novecento, che conterranno tavole originali e testi di approfondimento curati dai maggiori storici e critici del settore. Insomma, sarà un viaggio che condurrà i visitatori sia a scoprire l’evoluzione di questo genere letterario, sia a ricostruire mutamenti sociali e culturali di un periodo cruciale dello scorso secolo. Come appendice alla sezione c’è una sala attrezzata con postazioni multimediali per approfondire gli argomenti trattati nella mostra. Un sistema informatizzato darà accesso al data-base della Guida al Fumetto Italiano, opera del direttore del museo, lo storico del fumetto Gianni Bono a Rapallo, 2000 - photo GoriaGianni Bono. Naturalmente la struttura dell’archivio virtuale non si limita alla possibilità di “navigare” tra le migliaia di testate raccolte e descritte nella Guida, ma consente anche di visitare la Città del Fumetto, conoscendone i particolari abitanti di carta, e di accedere alle biografie degli autori, scoprendo i segreti delle loro opere, che potranno essere proiettate anche su maxischermo. Maxischermo che servirà per fruire anche di vari contributi video. Concluso il primo tragitto espositivo, i visitatori avranno accesso alla mostra Paolo Piffarerio, eleganza e Dinamismo” dedicata all’autore milanese che da più di sessant’anni svolge l’attività di disegnatore ad altissimi livelli. Piffarerio, il “Gustave Dorè del fumetto” come è stato definito per il suo stile sontuoso e carico di tratteggi, è passato attraverso esperienze con gli editori più accreditati prima di approdare nel 1977 al Giornalino. E proprio per il settimanale delle Edizioni San Paolo ha realizzato un discreto numero di romanzi a fumetti, molti dei quali incentrati su figure carismatiche del cattolicesimo. Ultimo di questi, solo in ordine di tempo, è il racconto della vita di Gemma Galgani, la santa stimmatizzata di Lucca, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario della morte. Con questa operazione le edizioni Paoline hanno voluto rendere omaggio alla Città del Fumetto e al suo museo che ospiterà, nella prima parte di questa mostra, proprio le tavole originali dell’opera di ricostruzione storica. Il seguito dell’esposizione prosegue con un itinerario che ricostruisce cronologicamente tutte le tappe artistiche di Piffarerio a partire dal suo esordio avvenuto su Gli Albi dell’Eroismo. Sempre nello splendido contesto delle sale del museo, avverrà la presentazione del libro Gemma di Lucca. La preziosa edizione, pubblicata dalle Paoline sotto gli auspici del Comune di Lucca, sarà ampiamente diffusa. Terzo percorso proposto è “The Magic Gallery: Disney Incontra l’Arte”, una vera e propria raccolta di quadri che, rivisitati attraverso i personaggi Disney, ripercorrono i grandi capolavori della storia della pittura mondiale. Nell’ambito dell’esposizione sarà possibile accedere alla vita di Walt Disney, il geniale creatore di Topolino & Company, attraverso un video interattivo. La mostra rappresenta un evento eccezionale, infatti, è la prima volta che la Disney permette a queste opere di uscire dai propri archivi in così grande quantità. In questo modo si potranno ammirare i personaggi Disney raffigurati alla maniera dei grandi artisti della storia della pittura mondiale in un ambiente assolutamente congeniale, la sacrestia di San Romano, adeguatamente attrezzata per l’esposizione delle opere. La presentazione del Museo Italiano del Fumetto sarà preceduta il 30 e 31 ottobre dal corso di aggiornamento per insegnanti dal titolo “Parlare con le nuvole – Didattica del fumetto nella scuola” che si terrà presso l’Agorà in Piazza dei Servi. Il seminario sarà tenuto da Davide Barzi, giornalista esperto del settore e sceneggiatore, Gianni Bono, direttore culturale del museo e storico del fumetto italiano, Claudio Riva, docente, autore di scolastica e scrittore di letteratura per l’infanzia e dal disegnatore e illustratore Oscar Scalco (Oskar). Il corso intende accrescere le competenze professionali degli insegnanti riguardanti la conoscenza e l’utilizzo delle tecniche relative alla comunicazione per immagini e stimolare la produzione di materiali e di proposte metodologiche funzionali alla didattica laboratoriale della scuola. Il 31 ottobre, sempre all’Agorà, si terrà una tavola rotonda sul tema “Per un fumetto europeo: origini, percorsi, obiettivi futuri”. Per quanto riguarda il primo punto in discussione: “le origini”, il convegno, strutturato in una serie d’incontri che avranno cadenza annuale, prende in analisi singolarmente gli anni dal 1963 in poi che hanno visto la nascita di quel fenomeno dal respiro internazionale che va sotto il nome di fandom, quando uomini della cultura “ufficiale” incontrarono gli autori di fumetto, dando vita a realtà nuove come i primi saloni espositivi oppure a riviste dal taglio culturale come la nostrana Linus. È il caso dei cineasti francesi Alain Resnais e Francis Lacassin che assieme al disegnatore Jean-Claude Forest, il giornalista Bernard Trout e ad altri fondarono il Celeg (Centre d’Etude des Litteratures d’Expression Graphique), primo gruppo di interessati studiosi europei a produrre pubblicazioni amatoriali. Testimoni e mentori nella ricostruzione storica di quel fenomeno sono lo stesso Trout, a lungo responsabile della Sagédition, e Alfredo Castelli e Bob Beerbohm - photo GoriaAlfredo Castelli, creatore di Comics Club, prima fanzine (parola derivata dalla contrazione dei termini inglesi fan e magazine) prodotta in Italia. Lo sviluppo dei punti inerenti ai “percorsi” e agli “obiettivi futuri” del fumetto europeo saranno invece dibattuti da Gianni Bono, direttore del Museo Italiano del Fumetto, da Jean Pierre Mercier, del Musée de la B.D. di Angouleme, da Charles Dierick, del Centre di Bruxelles e da altri esponenti di realtà omologhe in altre nazioni europee. Tra gli argomenti proposti nella discussione vi saranno la possibilità di dare vita a collaborazioni per la creazione di eventi dal respiro internazionale, la ricostruzione della storia del fumetto europeo, attraverso la presentazione e la creazione di testi di approfondimento e lo studio del protofumetto americano, fondamentale punto di partenza per la storia della “nona arte”.

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Lunedì, 13/10/2003
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