Riceviamo da Roberto Genovesi un Comunicato stampa di Expocartoon: Gravissimo gesto di intolleranza da parte della Fiera di Roma nei confronti degli Organizzatori di Expocartoon. Nonostante gli ottimi rapporti tra i direttori artistici delle due manifestazioni fumettistiche romane, l'ente organizzatore di Romics si è reso protagonista di un gesto davvero poco carino nei confronti di Roberto Genovesi e Bepi Vigna. La sera precedente l'apertura di Expocartoon e Romics, Luca Raffaelli e Roberto Genovesi si sono scambiati, in una breve ma cordialissima telefonata, i reciproci auguri per le due manifestazioni invitandosi reciprocamente ad una gradita visita di cortesia. Nella giornata di venerdì, Roberto Genovesi, ha chiamato di nuovo al cellulare Raffaelli per confermare l'incontro ricevendo naturalmente l'assenso del collega. Ma quando Genovesi, accompagnato da Bepi Vigna, si è recato alla Fiera di Roma, si è trovato di fronte ad una brutta sorpresa. La reception mostrava di non sapere chi fosse Raffaelli e Genovesi, dopo circa 30 minuti di attesa, è stato accolto dal Direttore di Marketing della Fiera che, gli ha sottolineato quanto la sua visita di cortesia - preventivamente concordata con Raffaelli - non fosse affatto gradita. ''Sono convinto che questo gesto di intolleranza e poca sportività - ha dichiarato Genovesi - non sia da attribuire a Luca che è persona di estremo buon senso e grande professionalità. Piuttosto ritengo che il clima di tensione originato dal grande successo di pubblico confermato anche quest'anno da Expocartoon, abbia fatto perdere agli organizzatori di Romics anche quel fair play che è doveroso perfino nei confronti più accesi. Mi dispiace anche che sia stato impedito a Raffaelli un incontro preventivamente concordato con un collega secondo le regole della più limpida sportività doverosa tra due persone che lavorano nello stesso settore da tanti anni e che si occupano essenzialmente della costruzione artistica dei due eventi concorrenti e che, durante la campagna promozionale, non hanno mai accettato di scendere sul terreno della polemica''.

Un commento a caldo di Gianfranco Goria: Chi si occupa del fumetto si stima reciprocamente, mentre chi ospita le fiere si odia? Questo è quanto emerge dal comunicato inviatoci da Genovesi. I moduli per la prenotazioni degli spazi fieristici di Expocartoon all'Eur contenevano un attacco esplicito a chiunque avesse osato fare una manifestazione in contemporanea alla loro. La Fiera di Roma ha letto quelle frasi e ha colto l'occasione per una ritorsione? Come per ogni guerra si dovrà, inutilmente, cercare chi ha scagliato la prima pietra? Viene da pensare che chi si occupa di Fumetto forse vivrebbe meglio se potesse fare a meno di degli enti fieristici... Ma non può essere così. Le fiere rivestono un ruolo ancora fondamentale (a meno che non si voglia fare solo delle manifestazioni virtuali in rete) che può essere svolto degnamente. E questo è un discorso che sentiamo anche per la politica, non è vero? La si può fare da delinquenti oppure degnamente. Mah.
Le Fiere (quelle di Roma, quelle di altre città) sono aziende commerciali. Il loro scopo è fare soldi, lo sappiamo tutti. Perciò è normale che si facciano concorrenza (siamo in un libero mercato, no?) e tutti sappiamo cosa significhi. Se, invece, chi si occupa della "cultura fumettistica" non si sente in concorrenza, perché non lavora insieme? Questa è la domanda che diversi appassionati e visitatori si sono posti (e si pongono da sempre, quando hanno visto fare manifestazioni intenzionalmente nelle stesse date anche negli anni passati). Forse dovremmo rassegnarci: la concorrenza riguarda tutto, non solo le attività commerciali. E che occuparsi di fumetto sia "altra e più nobile cosa" dovrà essere dimostrato dai fatti, non dalle parole.

Bad "political" situation for comics festivals in Rome? So it seems...

Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Domenica, 25/11/2001
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