Fuori di Trend: Ecco Paperino, nel bene e nel male
Molto atteso dagli appassionati, è stato distribuito gratuitamente stamani, col "Corriere della sera", il primo volume de "Le più belle storie di tutti i tempi - La grande dinastia dei paperi - Paperino e il sentiero dell'unicorno e altre storie". Com'era prevedibile, è andato a ruba ed in molte città era già esaurito di prima mattina. In costola - e nel frontespizio interno - appare anche la numerazione e un "1950", a significare che si tratta di un'opera in più volumi. Naturalmente tutti sanno, avvertiti dal tam tam collezionistico, dai forum e perfino dalla TV, che si tratta dell'integrale della  produzione Disney realizzata da Carl Barks: ma è curioso che tutto quel po' po' di titolo non ne dia o quasi l'idea al profano, se si eccettua, accanto a quella inevitabile di Walt Disney, la "firma" di Carl Barks in copertina. Il che comunque non è poco. Il volume consta di 192 pagine a colori, in carta opaca, Luca Boschi - photo (c) Goria - click to zoom in at Flickrpregiata, che personalmente prediligiamo rispetto alla patinata lucida. L'opera è a cura di Lidia Cannatella e Luca Boschi. Una pregevole presentazione anonima (ma il colophon avverte che i testi sono di Boschi) spiega al colto e all'inclita, con ottima sintesi, chi è Carl Barks e accenna a una sorta di piano dell'opera: si comincia "in media res", dalle storie più belle, ma alla fine si pubblicheranno anche gli anni iniziali. Ogni storia è preceduta da una breve scheda di Alberto Becattini. Corredano il volume pregevoli seppur scarni apparati bibliografici e iconografici (segnaliamo alcuni olii di Barks). Seguendo la cronologia delle opere di Carl Barks redatta da Michael Barrier, incrociata con quella di Franco Fossati, le storie non sono pubblicate in stretto ordine cronologico, e nell'ambito temporale considerato Marco della Croce Lidia Cannatella Enrica Salvatori - photo (c) Goria - click to zoom in at Flickrmancano all'appello tre tavole autoconclusive e due storie"brevi": una di dieci pagine, "Paperino e la margherita" (WDC&S #117), e una di otto, "Paperino consulente sportivo" (VP #1). S.e.&o. Luca Boschi ci ha comunque personalmente assicurato che queste lacune verranno colmate già nel prossimo volume, che non a caso si chiamerà "1950-51". E' evidente che si tratta di un'opera imperdibile: queste opere a fumetti sono fra le più belle e importanti di tutti i tempi, e sarà incalcolabile il "peso" che avranno per una nuova generazione di lettori. Non Alberto Becattini - photo (c) Goria - click to zoom in at Flickrabbiamo avuto il tempo di valutare la qualità delle traduzioni, anonime (se abbiamo visto bene), per cui rimandiamo il giudizio. Gli impianti ci sembrano quelli della "Carl Barks Library", con i loro pregi (molti) e i loro difetti (pochi ma non trascurabili). Alle limitazioni dell'edizione americana è da ascrivere, per esempio, l'ingrossamento del tratto di Barks in alcune storie (proprio "L'unicorno" ne soffre di più). Non sappiamo invece di chi sia la... colpa del colore (possediamo solo l'edizione in nero della Carl Barks Library), ma è di qualità non eccelsa e in un caso (Paperino nel Paese dei totem) con interventi di aerografo a parer nostro assai discutibili. Brutte (ovviamente sempre a parer nostro) copertina e frontespizi delle singole storie, ma questi sono difetti trascurabili: il progetto è senz'altro da sostenere, sempre che i "salti" di cui abbiamo detto prima, siano davvero recuperati in seguito.

Articolo di Leonardo Gori (se non altrimenti indicato) - Lunedì, 28/1/2008
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