13 Dicembre 2021 17:12

La tragedia che è il film di Diabolik dei fratelli Manetti

Flagellato da scelte di recitazione che uccidono ogni coinvolgimento, incapace di fare azione e privo di qualsiasi tensione è l’opposto di un film di intrattenimento…  

Sorprende moltissimo come Valerio Mastandrea centri bene sia l’integrità dell’uomo di legge, che la determinazione di Ginko; è impeccabile Miriam Leone, l’unica che dall’inizio alla fine è sempre credibile, in ogni momento, come donna di grande classe, esponente dell’élite culturale ed economica, spietata e sessualmente potente, un corpo consapevole e spregiudicato che sa come muoversi come portare quegli abiti e quel look. L’unica con un piede nel fumetto e uno nel cinema. Luca Marinelli infine, eccezione meritevole, a differenza degli altri disperatamente riesce a lavorare su questa recitazione così flemmatica con un eroismo encomiabile e alla fine, in una qualche maniera, la fa funzionare. È l’unico di tutto il cast per cui recitare così fuori dal proprio corpo sembra dar vita ad un personaggio unico e sembra quasi sensato rispetto a chi è e cosa fa Diabolik…

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