La serie Tintin è nota anche per la immane quantità di riferimenti documentali che contiene. Molti anni fa, nel secolo scorso, si pensò di allestire una mostra dedicata a una sorta di museo immaginario che sarebbe stato possibile realizzare cercando gli oggetti di quei riferimenti. Ne venne fuori una vera mostra che girò dal Belgio alla Francia tra il 1979 e il 1980. Il catalogo di quella mostra eccezionale, edito da Casterman, è ormai una piccola rarità, Le musée imaginarie de Tintin, di cui vi mostro qualche scansione dalla mia collezione personale:
L’albo, di meno di 50 pagine, mostrava alcune matite originali, la procedura di realizzazione di una tavola che era stata esclusa dall’avventura definitiva (dallo storyboard al colore) e il campionario di molti oggetti concreti che appaiono nelle avventure e che furono esposti nella mostra. Oggi, ispirati a quella mostra, si trovano in vendita un poster con l’immagine della copertina del catalogo e i pupazzi dei personaggi e degli oggetti che vi appaiono. Per collezionisti senza troppi problemi di budget, ovviamente (e, sì, sono un pochino invidioso)…
Di altro spessore è l’albo, di quasi 100 pagine e cartonato, prodotto quest’anno dalla rivista GEO come Fuori Serie della rivista periodica Tintin c’est l’aventure (che segnalo regolarmente), intitolato Le musée imaginarie. Reperibile in rete senza problemi.
Come vedi dall’indice, qui c’è molto altro, rispetto al vecchio catalogo. I due, quindi, sono complementari. Buona lettura!
