21 Ottobre 2021 22:05

View confwrence 2021: Kris Pearn, Dylan Sisson e Daniela Strijleva ci dicono che Tutto andrà bene.

Martedì 19 ottobre alla View Conference nella Sala Fucine delle OGR si è svolta una conferenza dall’emblematico titolo “It’s Going to Be Ok: Snatching Defeat from the Jaws of Victory…” relatori della quale sono stati Kris Pearn e Dylan Sisson, più l’aggiunta all’ultimo momento di Daniela Strijleva.

La conferenza aveva come obiettivo quello di raccontare situazioni che sembravano disastri terribili che avrebbero potuto rovinare le loro vite, ma che sono stati superati. Mostrando così al giovane pubblico della View Conference che non bisogna mai disperare.

Il pubblico aveva inoltre la possibilità di partecipare alla conferenza in prima persona e c’erano tre magliette della View Conference 2021 che sarebbero state regalate personalmente da Dylan Sisson, che da anni disegna il logo delle varie edizioni dell’evento, a chi sarebbe salito sul palco.

Kris Pearn ha raccontato dei suoi inizi allo studio di Don Bluth e come fosse sicuro che avrebbe fatto l’animatore per tutta la vita. Nel 1995 la Pixar fece uscire “Toy Story” e l’industria cambiò per sempre. Kris descrive la prima volta che vide quel film come il sentire l’esplosione fatta da un Jet supersonico. Capì che il mezzo era davvero valido e di lì a qualche anno chi, come lui, aveva studiato per diventare animatore 2D e amava tanto disegnare si ritrovò con sempre meno lavoro. Per continuare a disegnare divenne Storyboard Artist per serie televisive, facendo questo lavoro prese confidenza con la CGI, iniziò a fare delle regie e da lì finì col diventare co-regista e sceneggiatore di lungometraggi.

Daniela racconta che è stata coinvolta in questa discussione perché la sera prima aveva raccontato ai due la storia degli inizi della sua carriera da Pixar. Prima di raccontare il fatto si presenta dicendo che già a sei anni aveva deciso che il suo lavoro sarebbe stato fare cartoni animati. Passava ore a disegnare dappertutto ed è stata allieva di Kris quando lui insegnava animazione tradizionale. Era riuscita a entrare nelle ultime produzioni 2D dei grandi studios, ma quando la CGI prese il sopravvento il lavoro iniziò a sparire. Lo studio d’animazione Nelvania gli chiese se volesse fare la Charater Design, facendogli notare che se voleva continuare a disegnare non c’erano molte altre possibilità. Fu così che iniziò a fare il sua attuale lavoro.

Alcuni suoi disegni auto pubblicati in un volume che vendetta a una ComiCon attirarono l’attenzione della Pixar, che la contattò proponendole un’audizione per lavorare in un film. Lei partì portandosi dietro il suo voluminoso portfolio, che andò tragicamente perso nel viaggio.

Lavorò il più possibile per rifarne un altro in poche ore e presentarlo alla Pixar, ma non ottenne il posto e dovette tornare a casa. Purtroppo la possibilità di essere assunta in California l’aveva messa nella scomoda posizione di non poter rinnovare il contratto della casa che affittava e che pensava di dover lasciare. Così dovette cercarne un’altra disperatamente.

La situazione le fece giurare di non andare più a fare un provino alla Pixar. Ma qualche anno dopo la chiamarono di nuovo e quella volta andò meglio.

Dylan Sisson racconta che a sei anni a scuola per “mostra e dimostra” aveva fatto uno spettacolo con una marionetta che fece ridere tutta la classe. Da lì decise che avrebbe lavorato nell’intrattenimento e dato il suo amore per il disegno, fare fumetti gli sembrava la cosa migliore per lui. Quando all’università scoprì che c’era un corso che insegnava a fare arte con il computer lo seguì. Da lì continuò fino all’assunzione da Pixar e lo sviluppo di Rendermen. Un programma che serve a fare animazione 3D, ma che la NASA ha scelto per realizzare le simulazioni grafiche di missioni. Da allora ha paura che uno sbagliato nel programma possa provocare un incidente grave che faccia vittime, se accadesse lui si sentirebbe responsabile.

Parlando del suo lavoro su “Luca” Daniela racconta quanto sia stato difficile trovare la forma finale per il personaggio. Un processo lungo, con molti rifiuti e errori. Ma ogni volta imparava qualcosa e capiva come procedere. Una volta capito ciò, realizzare i personaggi secondari fu semplice. Rispondendo a una domanda del pubblico dice di non avere uno stile personale, anche la sua scrittura cambia molto a seconda della situazione. Si adatta al lavoro degli altri e ammette di amare gli imprevisti perché rendono la vita avventurosa.

Chiedono al pubblico se qualcuno vuole andare sul palco con loro e parlare dei propri progetti. Sale un giovane studente che racconta del suo interesse per l’animazione digitale e come stia studiando con l’obbiettivo di sviluppare il proprio videogioco. Non sapendo nulla su come si faccia a realizzarli ha iniziato partecipando a una Game Jam di un giorno, imparando molto e incontrando gente in gamba con cui ha continuato a parlare. Riceve in regalo una maglietta di View e tanti consigli dai tre.

Il secondo a salire sul palco è un giovane professionista originario della Colombia ma che si è trasferito a Berlino per poter continuare i suoi studi sull’animazione e lavorare nel settore. È lui a chiedere se c’è un aspetto del loro lavoro che non gli piace. In realtà, tutti e tre amano il loro lavoro. Hanno per colleghi delle persone incredibili e piene di talento, nei casi in cui sentono qualcosa che non va è più per questioni di insoddisfazione personali che per il lavoro. Daniela racconta che il suo unico problema è il restare ferma troppo a lungo in un posto. Cosa che risolve viaggiando ogni volta che può e con meno cose possibili. Anche il giovane professionista riceve una maglietta di View.

L’ultima a salire sul palco e ricevere la maglietta di View è stata una studentessa che ama disegnare e fare Caracther Design, ma più come hobby che con l’intenzione di farlo come lavoro nella vita.

La conferenza è stata molto divertente e ha dato allegria e speranza al pubblico, concludendo così la missione che i tre si erano prefissati.

Questa è stata un’altra grande qualità della View Conference 2021.