9 Ottobre 2021 18:18

Il West di Sclavi, Migranti Mediterranei, L’Inventrice del Corriere dei Piccoli e Hugo che è Gay

c.s.: ComicOut: 4 grandi letture per scaldare cuore e cervello!



Là nel Selvaggio West

di Tiziano Sclavi e Federico Maggioni

Ripescato dagli anni 80 del Corriere dei Piccoli, restaurato nei suoi colori – folgoranti quanto le battute demenziali – due grandi firme, Sclavi e Maggioni, per un fumetto che pare scritto dal dylandoghiano Groucho e disegnato da un Bruno Bozzetto stralunato. Divertente per i bambini di oggi, trasportati in un Far West dove possono incontrare Cocacola e Supereroi, e per adulti che ritrovino De Chirico con gli indiani metropolitani. Là nel Selvaggio West ripercorre la storia dell’America, dai nativi ai cercatori d’oro, dai banditi alla ferrovia, ai grandi circhi e al cinema
Una storia dove si spara e non si muore, d
a leggere a testa in giù.



Vivi!

Di Joub & Nicoby a sostegno di SOS Méditerranée

Come spiegare ai ragazzi il percorso difficile, le morti, le difficoltà, le irregolarità e i ritorni alla casella di partenza, ma anche l’inserimento in Europa di tanti fuggiaschi emigranti? Come spiegare da cosa partono, o meglio scappano? Questo libro non usa le parole per dirlo. Il silenzio dei personaggi che attraversano deserti, mari e montagne, spiega e il dolore e la perseveranza di queste persone e coinvolge in prima persona. Per  piccoli e per adolescenti… ma – perché no – anche per adulti. Ogni copia venduta 2 euro sosterranno quelli di SOS Méditerranée, che ne ha curato la documentazione e che lo promuoverà con incontri nelle scuole interessate.



La donna che ideò il Corriere dei Piccoli
Paola Lombroso Carrara

a cura di G.C. Cuccolini

Il «Corriere dei Piccoli», il primo giornale italiano a fumetti, è dovuto all’idea di una colta e battagliera Paola Lombroso in Carrara. Dopo due anni di progettazione puntuale, Paola Lombroso fu estromessa dal giornale dagli Albertini, gli editori del Corriere. Espulsa in quanto donna, e certo personaggio ingombrante e non comodo, relegata alla posta, che firmava zia Mariù (il cognome del padre Cesare era decisamente ingombrante). Il carteggio e il progetto, che qui pubblichiamo con la preziosa cura del Professor Cuccolini, sono un’importante testimonianza della storia della donna nella cultura italiana e della storia del fumetto.



Hugo è gay

di Hugues Barthes

Oggi può sembrare che l’omosessualità sia un problema in gran parte risolto. Non per tutti, così per il giovane che si scopre gay, nel momento in cui affronta la sua sessualità, non è sempre facile fare coming out, farsi accettare e accettarsi lui/lei stess*. L’autore ha vissuto la sua presa di coscienza a fine 900 e l’ha sofferta profondamente, ha poi deciso di tradurla in graphic novel nel 2006, mosso dalla lettura di un libro documento sul numero maggiore di gay tra gli adolescenti suicidi. Il libro oggi rinasce ampliato, e aggiornato, un libro da leggere, noi adulti, ma da far leggere soprattutto ai ragazzi dalle scuole medie in su.


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