6 Agosto 2021 08:01

La fine si avvicina… e non lentamente?

Quando ero solo un ragazzino, ci si avvicinava alla soglia dei 4 miliardi di esseri umani e gli scienziati ci avvertivano già da qualche anno dei pericoli della sovrappopolazione:

  • estinzione prematura della nostra specie,
  • estinzione nel frattempo di moltissime altre specie per far posto alle nostre coltivazioni,
  • distruzione sistematica delle foreste (e degli ecosistemi locali) e conseguente diminuzione della respirabilità dell’aria,
  • erosione del suolo,
  • desertificazione,
  • eccessivi livelli di CO2,
  • riscaldamento globale e mutazioni troppo rapide del clima,
  • innalzamento delle acque conseguente allo scioglimento dei ghiacciai,
  • rilascio di elementi tossici nei terreni nelle acque,
  • riduzione dell’acqua potabile rispetto al ciclo dell’acqua sul pianeta,
  • crescenti problemi di alimentazione,
  • tensioni crescenti fra le popolazioni per la riduzione degli spazi vitali e delle risorse vitali,
  • veloce distruzione delle risorse non riciclabili di ogni tipo,
  • problemi crescenti di energia,
  • ecc. ecc. ecc…

Oggi, a circa 70 anni dagli avvisi dei primi ecologi sul disastro che la specie umana avrebbe portato (a un certo punto in modo irreversibile) all’unico ecosistema (chiuso) in cui per ora la nostra specie può vivere, la Terra, quelle catastrofiche previsioni si sono avverate, una ad una.
Siamo alla soglia degli 8 miliardi (manca davvero pochissimo) e continuiamo a figliare in modo aggressivo, invece di distribuire le popolazioni in modo adeguato e ridurre drasticamente la natalità (per tornare almeno ai famosi 4 miliardi che oggi forse sarebbero sostenibili) per poi mantenerla nei limiti della sostenibilità planetaria. Stamattina, dati worldometer, lo sbilancio fra nati e morti è di oltre 48 milioni dal 1 gennaio: quanti in più saremo entro la fine dell’anno 2021? E non contare sulla pandemia per ridurre la popolazione, per favore! Cinismo disumano a parte, guerre ed epidemie non ce l’hanno fatta, tanto siamo tignosi e tanto siamo… tanti.
Il totale degli umani stamattina era di quasi 7.900.000.000.

  • Dovremmo ridurre rapidamente la natalità per invertire la tendenza e ridistribuire le popolazioni in modo adeguato alla sopravvivenza.
  • Dovremmo restituire terreni alle altre specie (animali e non) così da conservare la biodiversità che è fondamentale anche per la nostra sopravvivenza.
  • Dovremmo smettere di consumare ciò che non può essere riciclato (e non mi riferisco al marmo, ché per quello basta smettere di arredare le case dei ricconi e si salvano colline, o solo al petrolio che una volta finito semplicemente è… finito).
  • Dovremmo smettere di inquinare aria, acqua e terra.
  • Dovremmo ripensare e rimodulare globalmente e completamente la nostra presenza su questo pianeta.

Oppure possiamo rassegnarci a non dare alla nostra specie il futuro che potrebbe avere se noi non fossimo così stupidi, inutilmente aggressivi, ignoranti e… disumani.
Lo so, noi umani siamo anche meravigliosamente meravigliosi (e quindi umani), è vero, ma questo potrebbe non bastare per evitare la nostra prematura estinzione, visto tutto quel che c’è da fare e il tempo che rimane.
IMVHO, ovviamente.

Cosa ci toccherà vedere?

La mia foto qui sopra, collegata concettualmente all’editoriale, serve a preannunciare un servizio fotografico da Helsinki, tutto dedicato ai fumetti. Prossimamente qui.