3 Agosto 2021 12:12

Vaccini, virus e altre cose su cui non si può passar sopra

In Italia, tranne nelle situazioni in cui sarà obbligatorio per qualche motivo specifico di legge, c’è la libertà di scegliere se vaccinarsi o meno. Per ora, chiaro: se la situazione dovesse degenerare probabilmente scatterebbero obblighi severi.
Ai miei tempi lontani, per dire, i vaccini, tutti, erano semplicemente obbligatori. Niente discussioni. Nel nostro Paese c’era da sradicare, e alla svelta, quella immane disgrazia che era la poliomielite, o il vaiolo et al…
Ma non è così, adesso, per il Covid. Si può scegliere. Ok. Bene. No problem.
Ho fiducia (provata sulla mia pelle) nel metodo scientifico (che non è fatto di dogmi inamovibili, ma sulla sperimentazione e sulla ricerca e sulla modifica costante di ciò che si verifichi essere da modificare) e se il metodo scientifico dimostra che non è necessario che proprio tutti tutti tutti siano vaccinati, figurati se mi crea problemi che tu, su una massa di vaccinati, sia una persona non vaccinata. Non mi riferisco, ovvio, a chi non può vaccinarsi (per autoimmunità, per dire): tutta un’altra faccenda. Anzi, io mi sono vaccinato anzitutto per quelli che non possono. Mi riferisco a chi potendo vaccinarsi sceglie di non farlo, per paura, per dire, o altri motivi del genere.
Certo se non ti vaccini, avrai ancora qualche timore, forse, di infettarti (e di infettare a tua volta quelli non possono vaccinarsi), visto che poi la quasi totalità delle altre persone andrà in giro senza mascherine, senza più far caso alle distanze ecc. Ma immagino tu abbia già messo sulla bilancia i pro e i contro, per cui…
Ma le manifestazioni no-vax gestite da nazifascistidimmerda, violente nei contenuti (e nei fatti), strumentali alla politica di estrema destra (che ha lo scopo di abbattere la democrazia e ripristinare quella merda infinita che fu ed è il fascismo in qualunque sua forma o travestimento), e, per giunta, fondate su affermazioni/negazioni non basate sul metodo scientifico, sono altra cosa e non le digerisco punto.
Soffro di una intolleranza incurabile verso nazifascismo, derivati et similia, antidemocrazia, razzismo, fobie deleterie ecc., e, come molti altri, non sono resiliente, ma sempre pronto alla Resistenza, se e quando serve, e a schierarmi prendendo posizione (non super partes, ma dalla parte di chi ha bisogno), perché spero ancora in un mondo umano migliore e agisco, coi mezzi possibili e con quelli necessari, per questo scopo.
Superman, oltre ad aver combattuto il nazifascismo durante la seconda guerra mondiale, dovette intervenire più volte, nei decenni che seguirono gli orrori di quel periodo terribile, per cercare di indirizzare le nuove generazioni verso criteri utili a costruire un mondo migliore. Quella qui di seguito è la pagina di chiusura di una delle diverse iniziative che intraprese su carta e che ho presentato in passato su afNews.
In Italia, oggi, ci sono ancora troppe persone non adeguate alla costruzione di un mondo migliore, per svariati motivi: psicologici, psichiatrici, culturali, tradizionali ecc. Qui non c’è un Superman che può intervenire. Dobbiamo farlo noi. Insieme a Lupo Alberto, Diabolik ecc., magari. :-)